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Gorgonzola, passione ormai condivisa in tutta Italia

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Sono stati presentati dal consorzio per la tutela del formaggio Gorgonzola gli ultimi dati legati alla produzione, al consumo, alla vigilanza, alla tutela e alla ricerca di questo prodotto tipico italiano

Il gorgonzola è sempre più una passione condivisa da tutti gli italiani, sia a Nord che a Sud del Paese. Lo rivelano i dati presentati al Cosmo Hotel di Milano durante la Conferenza annuale dei soci del consorzio per la tutela del formaggio Gorgonzola. Il presidente del consorzio, Renato Invernizzi, insieme ai produttori di gorgonzola Dop, ha fatto il punto sugli scenari di mercato del formaggio gorgonzola, sul consumo e l'export di questo formaggio nel mondo.

Nonostante la crisi, il consumo del gorgonzola è cresciuto del 2,3% nel 2012. In particolare, c'è stato un inaspettato incremento degli acquisti al Sud. I maggiori canali d’acquisto restano supermercati e ipermercati, ma crescono i discount (+2,6% sul volume 2011) dove il prezzo medio di vendita è inferiore di quasi 2 euro al kg rispetto ai supermercati e di oltre 3 euro rispetto ai negozi tradizionali. All'interno dei punti vendita il prodotto al banco taglio è il più venduto, ma cresce l'importanza del take away (+21,3%).

Altro dato importante: nel 2012 le esportazioni nel mondo di gorgonzola Dop sono cresciute del 4% (15.200 tonnellate esportate). All'Europa è destinato l’80% del totale, per la maggior parte diretto in Francia e Germania, con buone performance anche del Regno Unito (+1,7%) e dei Paesi dell’est. Per quanto riguarda il resto del mondo, più che positive le esportazioni verso gli Stati Uniti (+15,6%), dove nel 2012 si sono consumate 462 tonnellate di gorgonzola, e verso l’Asia in generale (+29%).

La produzione
Nel 2012, dopo anni di continua crescita, la produzione di formaggio gorgonzola Dop subisce un lieve rallentamento chiudendo l'anno con 4.156.966 forme prodotte (-0,89% rispetto al 2011). La diminuzione è fortemente correlata alla sospensione dell'attività, negli ultimi due mesi dell'anno, di un caseificio di medie dimensioni. 
Scorporando il dato tra le uniche due regioni italiane in cui viene prodotto il gorgonzola che può fregiarsi della prestigiosa Dop, il Piemonte copre il 66,8 % della produzione totale, mentre la Lombardia si è attestata al 33,2%,  un punto percentuale in meno rispetto al 2011.
La tipologia dolce rappresenta sempre il 91,5% della produzione e quella piccante il restante 8,5%. Il gorgonzola prodotto con latte proveniente da agricoltura biologica rimane ancora una realtà “marginale” passando da circa 36 mila forme, a circa 27 mila, poco più dello 0,67% della produzione totale.

I controlli
Nel 2012 il consorzio per la tutela del formaggio gorgonzola ha effettuato, con casualità e imparzialità, ben 424 campionature di formaggio gorgonzola Dop che quest'anno hanno coperto, in particolare, il 100% della distribuzione nelle regioni Lazio, Umbria ed Abruzzo.
Lo scorso settembre, presso l'EUROPOL dell’Aia e in collaborazione con l’INTERPOL di Lione, il consorzio ha fornito il suo supporto nel corso di OPSON 2, un'operazione di controllo sulle attività Import-Export, intra ed extra-CEE, sull'utilizzo e la rispondenza delle indicazioni che avevano come riferimento le principali denominazioni comunitarie protette, tra cui anche la Dop gorgonzola. L’operazione OPSON 2, inserita nel piano UE di contrasto e lotta alla contraffazione, alle potenziali frodi commerciali ed all’indebito sfruttamento della proprietà di marchio intellettuale, ha avuto l'adesione di ben 27 paesi, inclusi gli Usa.
Gli agenti vigilatori del consorzio hanno fornito, inoltre, il loro supporto tecnico a seguito di numerosi interventi svolti sul territorio nazionale dal Corpo Forestale, dal Nucleo Antifrodi Carabinieri (NAC), dalla Guardia di Finanza e dal Comando Carabinieri per la tutela della Salute (NAS), tesi al contrasto delle violazioni sulla denominazione di origine protetta gorgonzola.

La tutela
L’attività di difesa legale e tutela della Dop vede ogni anno il consorzio impegnato in questo delicatissimo campo. Il susseguirsi di casi d’usurpazione, a livello nazionale e internazionale, ben dimostra il valore intrinseco di questa Dop e proprio per questo è necessaria una costante e attenta attività di monitoraggio degli illeciti. Nel 2012 sono state più di 50 le segnalazioni di simil usurpazioni del marchio “Cg” (Consorzio Gorgonzola) o della denominazione “gorgonzola”.
Anche all'estero aumentano i casi di prodotti commercializzati come provenienti dall’Italia e contrassegnati dal marchio Dop che in realtà d’italiano non hanno proprio nulla. Tali prodotti sono il frutto di attività che mirano a sfruttare il pregio che il formaggio gorgonzola Dop offre.

La ricerca
Combattere la contaminazione degli agenti patogeni a tutela del consumatore è da sempre la priorità del comitato scientifico che fa capo al consorzio. A tal fine il "Manuale di corretta prassi operativa per il formaggio gorgonzola Dop.", che segue "Buone Pratiche di Lavorazione" del 2006, è in fase d’approvazione presso il Ministero della Salute.
Il Consorzio sta però portando a termine anche un interessante progetto di valorizzazione delle proprietà alimentari del gorgonzola. La ricerca, condotta dal prof. Neviani, docente di Microbiologia degli Alimenti all'Università di Parma, e dal prof. Del Piano, primario di gastroenterologia all'Ospedale Maggiore Novara, intende sottolineare alcune qualità tipiche, ma forse poco conosciute, del gorgonzola. L'elevato contenuto in acidi grassi utili, a esempio, o la presenza di potenziale inibitori di sintesi del colesterolo, la naturale assenza di lattosio e di glutine o, ancora, la presenza di antiossidanti naturali, sali minerali e vitamine, il tutto unito all'eccellente digeribilità di questo erborinato.

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