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Fare, vedere, gustare. Viaggio a Ferrara...in pillole!

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Magnifica capitale rinascinamente, nonché Patrimonio Unesco, Ferrara è la prima città moderna d'Europa. Una città, ricca di e storia, da scoprire a piedi, percorrendo le sue pittoresche viuzze medievali, o anche pedalando in bicicletta lungo le maestose mura. Il tutto senza rinunciare a tante tappe golose...

di Elena Caccia e Alessandra Cioccarelli

A renderla grandiosa furono gli Estensi che la governarono per tre secoli. Stiamo parlando di Ferrara, la magnifica capitale rinascimentale, situata a pochi chilometri a su del fiume Po e a circa 50 chilometri dal mare.

Riconosciuta dall'Unesco Patrimonio Mondiale dell'Umanità, è una città a misura d'uomo da scoprire passeggiando tra le sue suggestive viuzze medievali o noleggiando una bicicletta per pedalare lungo le sue maestose mura e nelle circostanti riserve naturali. Tra itinerari artistici, naturalistici e tappe golose, i nostri consigli per innamorarsi di Ferrara...

SAPEVATE CHE...

- L’enoteca più antica del mondo sarebbe proprio a Ferrara? Oggi si chiama “Al brindisi”, un tempo “Hostaria del Chiuchiolino”, ed era già famosa nel 1435 quando venivano qui Tiziano, Ariosto e Tasso.
- Berra, un piccolo paese in provincia di Ferrara detiene un primato: essere il più importante produttore mondiale di bocce da gioco.
- Anche Ferrara ha la sua Montmartre. Tra piazzetta San Michele e Schiatti c’è la piazzetta dei fratelli Bartolucci. Dal Cinquecento i pittori e gli artisti si ritrovano qui per disegnare.

DA VEDERE

- Il Campanile del Duomo di Ferrara, in piazza Trento Trieste, è l’unica costruzione ferrarese a essere tutta in pietra. Dalla Torre dei Leoni la vista su Ferrara è impagabile.
- La chiesa di San Giorgio è il tempio più antico della città. Straordinari la torre campanaria e il chiostro.
- Il Castello estense con le quattro torri circondate dal fossato è il simbolo della città.
- L’Abbazia di Pomposa che sorge su un’isola boscosa circondata dai due rami del fiume. Da non perdere nella basilica di Santa Maria uno dei cicli di affreschi d’ispirazione giottesca più belli della provincia e il pavimento a mosaico.
- Visitare Comacchio, un piccolo borgo dalla bellezza paragonabile a Venezia, nel Parco del Delta del Po. Da vedere le scalinate di Trepponti, il Duomo di San Cassiano, Palazzo Bellini e la manifattura dei Marinati dove si cuoceva e marinava l’anguilla.

  DA FARE

- Una pedalata da Ferrara ad Argenta nel cuore del delta del Po. Si attraversano piccoli borghi e paesini di campagna, la pieve di San Giorgio (una delle più antiche) e si arriva all’oasi di Campotto e al Museo delle Valli. Questo è solo uno dei tantissimi itinerari possibili su due ruote!
- Trascorrere una giornata nel Parco del Delta del Po. Da visitare: la penisola di Boscoforte con i suoi cavalli selvaggi, sostare al Museo del bosco per capire i diversi ecosistemi di questa terra, navigare caricando la bici sulla barca fino al mare e fare attività di birdwatching.
- Affittare una bici e pedalare sulle mura di Ferrara, uno dei sistemi difensivi più imponenti realizzati nel Medioevo. DA ASSAGGIARE​

- I cappellacci di zucca erano preparati già nella corte degli Estensi; prendono il nome dalla loro particolare forma a cappello e sono ripieni di morbidissima zucca violina.
- Una bruschetta all’aglio di Voghiera Dop, grande, bianco e lucente.
- Nel ferrarese si preparano ben 48 piatti diversi a base di anguilla: dal risotto, alla griglia!
- Le carote del Delta ferrarese, deliziose.
- La coppia, il pane ritorto nato a metà del Cinquecento, leggero e fragrante. Inimitabile.
- Il panpepato ispirato a una ricetta rinascimentale con mandorle, canditi e spezie profumate.
- Pere, pesche e nettarine dell’Emilia Romagna.
- Il riso del Delta del Po. Sapete, tra l’altro, che lo chef Igles Corelli ha conquistato le due stelle con il Trigabolo di Argenta promuovendo proprio i prodotti del Delta del Po.
- La salama da sugo che compare per la prima volta in una lettera di Lorenzo de Medici come uno strepitoso impasto di carne suina con vino rosso, sale, pepe nero, noce moscata, cannella e chiodi di garofano con l’aggiunta di un ingrediente segreto, mai stato svelato. 
 

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