Albergian: marmellate, succhi e prelibatezze piemontesi
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A Pragelato, nel Torinese, un’azienda nata da una famiglia che aveva cominciato con un hotel dove si servivano eccellenze gastronomiche. Ora confetture, mieli, liquori e succhi, sono diventati una produzione richiesta in tutto il mondo
Albergian è il nome di una montagna di 3.043 metri sul livello del mare davanti a Pragelato, nella valle del fiume Chisone, in provincia di Torino. Poco prima di arrivare, s’incontra la ciclopica fortezza di Fenestrelle, mentre poco più su c’è Sestriere: tutto intorno le valli alpine, con i torrenti e gli alpeggi. In questa realtà si trova il mondo di Albergian ed è qui che nascono ancora oggi le sue specialità.
Era il 1908 quando a Pragelato venne aperto l’Hotel Albergian. Oggi, seguendo le stesse tradizioni di allora, in cucina Serafino e Secondina Ponsat preparano marmellate, infusi, miele e specialità gastronomiche rispettose delle antiche ricette e delle materie prime offerte dai monti; oltre che essere servite agli ospiti, queste specialità sono ricercatissime per omaggi e dispense. Data la grande richiesta, venne aperta proprio nell’albergo, ora punto vendita storico del marchio, la bottega artigiana che negli anni divenne l’attuale Albergian.
Della bottega del fondatore è rimasta solo l’allure, per il resto Albergian è un’impresa, da qualche anno è anche iscritta al registro delle imprese storiche d’Italia, ma dove tutto seppur con i dovuti canoni, è prodotto rigorosamente a mano. Le confetture ad esempio, sono fatte di sola frutta e zucchero. La materia prima, ancora oggi viene fatta cuocere nei calderoni con lo zucchero e non usando addensanti presenta una consistenza più fluida e il gusto, dicono in azienda, è “più genuino”. Le castagne o le pesche sono sciroppate a bagnomaria con lo zucchero e nello stesso modo le verdure sono amalgamate alla salsa di pomodoro per creare un antipasto piemontese dal gusto inconfondibile. In azienda, però, tengono a precisare che artigianale non significa che le materie prime o i procedimenti non vengano controllati in maniera addirittura maniacale, anzi: si parla di otto controlli, da quello visivo delle materie prime fino alle analisi di laboratorio a 12, 24 e 36 mesi dalla produzione.
Oggi, anzi da ben quattro generazioni, è la famiglia Tillino a dedicarsi all’azienda: ogni prodotto è seguito da uno dei familiari, a partire dalla selezione delle materie prime sino al confezionamento. Sono Adriano, il capofamiglia, e Giacomo, il figlio, a guidare l’azienda e a portarla in tutto il mondo: esiste infatti una Albergian Jam nei migliori negozi di New York; una Albergian Ramasin Plum Compote sulle spiagge della California; una Albergian Fruit Gelées in Nuova Zelanda e una Drops Candy in Estonia e certo i Tillino non hanno intenzione di fermarsi qui. Proprio qualche settimana fa, infatti, sono state lanciate sul mercato le “succosissime” una spremuta al 100% di frutta fresca di stagione pronta da bere presentata per ora nei gusti insoliti e vitaminici che la primavera richiede: fragola, mirtillo, pesca, albicocca, lamponi, pere martin, rosa canina e sambuco.
Nel 2015 Albergian compie 107 anni, ma non li dimostra: è legata al territorio, dove reperisce le materie prime, cerca il minimo impatto ambientale seguendo la stagionalità della frutta e lavorandola entro 48 ore dalla raccolta e, interagendo con aziende agricole del territorio contribuisce a salvaguardare la microeconomia locale.
di Silvia Galli
Albergian è il nome di una montagna di 3.043 metri sul livello del mare davanti a Pragelato, nella valle del fiume Chisone, in provincia di Torino. Poco prima di arrivare, s’incontra la ciclopica fortezza di Fenestrelle, mentre poco più su c’è Sestriere: tutto intorno le valli alpine, con i torrenti e gli alpeggi. In questa realtà si trova il mondo di Albergian ed è qui che nascono ancora oggi le sue specialità.
Era il 1908 quando a Pragelato venne aperto l’Hotel Albergian. Oggi, seguendo le stesse tradizioni di allora, in cucina Serafino e Secondina Ponsat preparano marmellate, infusi, miele e specialità gastronomiche rispettose delle antiche ricette e delle materie prime offerte dai monti; oltre che essere servite agli ospiti, queste specialità sono ricercatissime per omaggi e dispense. Data la grande richiesta, venne aperta proprio nell’albergo, ora punto vendita storico del marchio, la bottega artigiana che negli anni divenne l’attuale Albergian.
Della bottega del fondatore è rimasta solo l’allure, per il resto Albergian è un’impresa, da qualche anno è anche iscritta al registro delle imprese storiche d’Italia, ma dove tutto seppur con i dovuti canoni, è prodotto rigorosamente a mano. Le confetture ad esempio, sono fatte di sola frutta e zucchero. La materia prima, ancora oggi viene fatta cuocere nei calderoni con lo zucchero e non usando addensanti presenta una consistenza più fluida e il gusto, dicono in azienda, è “più genuino”. Le castagne o le pesche sono sciroppate a bagnomaria con lo zucchero e nello stesso modo le verdure sono amalgamate alla salsa di pomodoro per creare un antipasto piemontese dal gusto inconfondibile. In azienda, però, tengono a precisare che artigianale non significa che le materie prime o i procedimenti non vengano controllati in maniera addirittura maniacale, anzi: si parla di otto controlli, da quello visivo delle materie prime fino alle analisi di laboratorio a 12, 24 e 36 mesi dalla produzione.
Oggi, anzi da ben quattro generazioni, è la famiglia Tillino a dedicarsi all’azienda: ogni prodotto è seguito da uno dei familiari, a partire dalla selezione delle materie prime sino al confezionamento. Sono Adriano, il capofamiglia, e Giacomo, il figlio, a guidare l’azienda e a portarla in tutto il mondo: esiste infatti una Albergian Jam nei migliori negozi di New York; una Albergian Ramasin Plum Compote sulle spiagge della California; una Albergian Fruit Gelées in Nuova Zelanda e una Drops Candy in Estonia e certo i Tillino non hanno intenzione di fermarsi qui. Proprio qualche settimana fa, infatti, sono state lanciate sul mercato le “succosissime” una spremuta al 100% di frutta fresca di stagione pronta da bere presentata per ora nei gusti insoliti e vitaminici che la primavera richiede: fragola, mirtillo, pesca, albicocca, lamponi, pere martin, rosa canina e sambuco.
Nel 2015 Albergian compie 107 anni, ma non li dimostra: è legata al territorio, dove reperisce le materie prime, cerca il minimo impatto ambientale seguendo la stagionalità della frutta e lavorandola entro 48 ore dalla raccolta e, interagendo con aziende agricole del territorio contribuisce a salvaguardare la microeconomia locale.
di Silvia Galli