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Arriva l’autunno che vede protagonista delle nostre tavole tantissima carne di selvaggina. Lepre, cinghiale, cervo, coniglio ma anche svariati pennuti, inebriano il nostro palato di estremo piacere, grazie al loro par...
Per il capriolo:
Per la marinata:
Lava accuratamente la polpa di capriolo sotto l’acqua corrente, asciugala, mettila in una boule e aggiungi la cipolla tagliata in quattro, i chiodi di garofano, le bacche di ginepro, gli spicchi d’aglio schiacciati, salvia, alloro e rosmarino
Versa il vino fino a coprire tutti gli ingredienti, richiudi con la pellicola la boule e lascia marinare in frigo per una notte
Lava e pulisci sedano, carote e cipolla, poi tagliali finemente per ottenere un battuto4 In una casseruola metti burro e olio, aggiungi il battuto di verdure e falle appassire qualche minuto.
Scola la carne dalla marinatura, conservando il liquido in un recipiente, aggiungila al soffritto, falla rosolare a fiamma vivace e regola di sale e pepe. Versa il liquido della marinatura e fai cuocere il tutto per 2-3 ore a fiamma bassa fino a rendere la carne morbida e ottenere un sughetto ristretto al punto giusto. Servi il tuo capriolo in salmì con polenta e gustalo con i tuoi cari.
Arriva l’autunno che vede protagonista delle nostre tavole tantissima carne di selvaggina. Lepre, cinghiale, cervo, coniglio ma anche svariati pennuti, inebriano il nostro palato di estremo piacere, grazie al loro particolare sapore. Oggi vi proponiamo il capriolo in salmì alla veneta, con protagonista una carne molto tenera, magra e proteica allo stesso tempo, particolarmente gradevole per il suo sapore delicato ma deciso .
Si tratta di una ricetta tipica veneta per un secondo di carne fastoso ideale per occasioni speciali o una cena tra amici buongustai alle porte dell’inverno. La ricetta prevede una particolare marinatura realizzata con diversi aromi, con lo scopo di contrastare il tipico sapore selvatico caratteristico nella selvaggina a pelo. Scopri la ricetta e leggi curiosità e consigli per prepararla!
Amante della selvaggina? ecco altre ricette:
Per molte ricette con carne di selvaggina è necessario un trattamento speciale prima della cottura, che ha lo scopo di eliminare il forte odore tipico di questa carne e di renderla più morbida e gustosa. Parliamo della marinatura , che varia a seconda della ricetta e del tipo di carne da cucinare, ma che ha come base tre elementi: spezie e aromi, olio e una componente acida.
Le erbe più indicate sono: salvia, alloro, rosmarino, timo, dragoncello, origano. Ad esse vengono aggiunte bacche di ginepro, pepe in grani, chiodi di garofano, peperoncino, aglio. Il tutto è immerso nell’olio e in base ai propri gusti si spazia tra marinature al limone, al vino, all’aceto ma anche al whisky, alla tequila o alla birra. Più la carne è tenuta a marinare, migliore sarà il risultato e il tuo piatto sarà un invito al passato!
Altri piatti con la marinatura:
Cucinare la carne di capriolo è semplice e puoi trovare tantissime svariate ricette, ma è molto importante prestare attenzione all'acquisto del prodotto. Scegli solo carne di capriolo macellata in modo appropriato: tagliata a porzioni, impacchettata sottovuoto e refrigerata secondo le normative vigenti.
Puoi riconoscere la carne fresca verificando che abbia un colore omogeneo, privo di parti scure o macchie e che l’odore sia gradevole e non acre. Puoi cucinare questa prelibata carne preparando delle squisite fettuccine al ragù di capriolo , oppure cuocilo in umido con polenta, ma anche semplicemente arrosto in padella, se si tratta di un filetto.
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