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L’arista di maiale al latte è un classico secondo piatto della cucina casalinga cha accontenta tutta la famiglia. La lunga cottura permette di ottenere un risultato molto morbido e ricco di gusto e la salsa cre...
800 g arista di maiale
600 ml latte
1 cipolla
Rosmarino q.b.
Sale q.b.
Burro alpino Sapori&Dintorni Conad q.b.
Pepe verde q.b.
Pepe rosa q.b.
Legare l’arista di maiale, poi salarla e peparla su tutta la superficie, nel frattempo in un’ampia casseruola sciogliere un po’ di burro
Aggiungere la carne e rosolarla su tutti i lati
Aggiungere la cipolla tagliata a julienne
Coprire tutto con il latte, aggiungere il rosmarino e cuocere per un’ora circa a fiamma molto bassa, terminata la cottura aggiungere il pepe e far intiepidire la carne; frullare il sughetto, tagliare l’arista in fette sottili e servirla
L’arista di maiale al latte è un classico secondo piatto della cucina casalinga cha accontenta tutta la famiglia. La lunga cottura permette di ottenere un risultato molto morbido e ricco di gusto e la salsa cremosa che avvolge le fettine rende il tutto davvero irresistibile.
Per questa preparazione, la carne di maiale viene cotta nel latte, tagliata a fettine e poi coperta con la salsa ottenuta frullando le verdure insieme al suo fondo di cottura. Per preparare un’arista di maiale perfetta, il nostro consiglio è di legarla con lo spago prima di farla rosolare in padella. Questo vi permette di darle una forma regolare che permette di avere una cottura uniforme. Una volta legata, salatela e pepatela. Poi inseritela nella padella con una noce di burro e fatela rosolare bene su tutti i lati. Quest’operazione crea una crosticina esterna che impedisce ai succhi di uscire e mantiene la carne morbida all’interno. La cottura deve avvenire con il coperchio e la fiamma molto bassa, bagnando di tanto la parte superiore con il liquido di cottura.
L’arista di maiale è un ingrediente che viene spesso confuso con un taglio dell’animale, quando si tratta di un metodo di cottura. Si intende infatti una preparazione in cui la parte dorsale del maiale viene cucinata tutta intero. I tagli quindi che possono essere compresi nell’arista sono diversi e tra questi ci sono: il lombo, il controfiletto, il filetto e una parte del trapezio.
Come mai si chiama così? La leggenda narra che il nome sia nato durante il concilio ecumenico di fine 1400. In uno dei tanti banchetti venne servito un arrosto di maiale che fu molto apprezzato da un cardinale greco, Bessarione, che esclamo “Ariston!” che in greco significa “eccellente!”.
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