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Oggi lo chef Gegè Mangano ha portato a tavola un primo piatto simbolo della cucina tradizionale pugliese rivisitato in chiave gourmet. Le cime di rapa, saltate in padella con la classica acciughin...
Dopo aver sbollentato le cime di rapa, in una padella, imbiondire l'aglio tritato insieme al peperoncino e ai filetti di acciuga spezzettate, continuate la cottura fino a che le acciughe non si saranno sciolte e aggiungete quindi le cime di rapa
Nel bicchiere di un mixer ,aggiungere le cime saltate e frullatele fino a ottenere una crema Scolare la pasta e condirla con la crema di cime di rapa
Dopo aver cotto i paccheri in abbondante acqua salata e lasciati al dente, ripassateli in padella con la crema di cime ottenuta e amalgamate i sapori per 90 secondi
Impiattate i paccheri, spolverate con le mandorle tostate e decorate con del peperoncino fresco
Oggi lo chef Gegè Mangano ha portato a tavola un primo piatto simbolo della cucina tradizionale pugliese rivisitato in chiave gourmet. Le cime di rapa, saltate in padella con la classica acciughina, aglio e peperoncino, diventano crema e vestono dei buonissimi e consistenti paccheri di Gragnano. Una ricetta tanto semplice quanto buona che dà una certa sicurezza anche per gli ospiti più esigenti.
È infatti un piatto veloce e gustoso ideale per creare quel perfetto connubio tra tradizione e innovazione anche perchè, a completare la ricetta, ci pensano delle mandorle tostate che donano croccantezza e piacevoli nuanche di tostato al piatto.
Pochi e semplici passaggi per preparare una ricetta perfetta. Intanto la pulizia della verdura: fate sempre attenzione a eliminare le parti più fibrose ed eventualmente le foglie rovinate. Adesso è arrivato il momento di separare le parti più dure e fogliose dai fiori. Successivamente, dopo aver messo a bollire un'ampia casseruola con acqua salata, iniziate a mettere prima le parti fogliose e quindi più dure e dopo 3 minuti aggiungete anche i fiori. Cuocete tutto per altri 3 minuti e passate tutto in acqua e ghiaccio. Questa operazione serve a fissare il colore e interrompere la cottura delle cime che altrimenti perderebbero sapore. Strizzate le cime dall'acqua in eccesso e siamo praticamente pronti per il soffritto.
Aglio intero aglio tritato? Qui è solo questione di gusti. Certo, così come ha fatto lo chef in questa ricetta, uno spicchio d'aglio tritato lega perfettamente i sapori all'interno della ricetta. In questo caso l'aglio dona al piatto un gusto deciso che però può tramutarsi in epico pomeriggio fatto di pesantezza e aromi d'aglio continuo. Fortunatamente esiste un metodo per profumare di aglio l'olio senza dover necessariamente incombere in questi problemi. Potete usarlo intero, ma dovete usarne una maggiore quantità e soffriggerlo più delicatamente possibile.
Le aggiughe vanno aggiunte al soffritto sin da subito in entrambi i casi. Invece, per il peperoncino, sarete solo voi a decidere quanto e quando metterlo. Più rimane in cottura, maggiore è il grado di piccantezza ottenuto nel piatto.