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Un primo piatto di mare, che richiama la tradizione gastronomica ligure, grazie al pesto che avvolge i cavatelli e si unisce magistralmente a polpo, pomodori secchi e olive taggiasche. Una sinfonia di sapori in una po...
Sminuzzare le olive e i pomodori secchi e tenere da parte.
In una padella scaldare un filo d’olio, aggiungere il polpo. Rosolare a fiamma vivace per 4/5 minuti.
Una volta cotti tagliare i tentacoli a tocchetti non troppo grossi.
Cuocere i cavatelli in abbondante acqua salata, nel frattempo in una boule mettiamo il polpo, il trito di olive e pomodori secchi. Condire con olio e pepe.
Scolare i cavatelli all’interno della boule.
Mantecare con il pesto ligure aggiungendo un po’ di acqua di cottura della pasta per renderla cremosa.
Un primo piatto di mare, che richiama la tradizione gastronomica ligure, grazie al pesto che avvolge i cavatelli e si unisce magistralmente a polpo, pomodori secchi e olive taggiasche. Una sinfonia di sapori in una portata ricca e saporita da gustare in ogni stagione e occasione.
Il polpo è un mollusco molto prelibato, tra i più serviti a tavola; ideale per la dieta mediterranea perché povero di grassi. Vive in fondali rocciosi o sabbiosi: da qui deriva la differenza tra il polpo verace che troviamo in prossimità degli scogli, più saporito e prelibato, grazie alla doppia fila di ventose sui tentacoli, e il polpo di sabbia, dalla carne meno pregiata, con tentacoli più lunghi e sottili e una sola fila di ventose.
Il polpo può essere acquistato congelato o fresco. Nel primo caso, la testa del polpo sarà già eviscerata, mentre in caso di prodotto fresco sarà necessario rimuovere le interiora rivoltando la sacca. Al momento dell’acquisto, è sempre consigliato verificarne la colorazione e l’aspetto: il polpo dovrà risultare brillante e lucido, altrimenti il rischio è quello di acquistare un polpo non fresco.
Nella cultura gastronomica popolare il modo più semplice per gustarlo è come ingrediente principale di un’insalata di mare o con le patate.
Altri modi per cucinare il polpo:
I cavatelli sono una pasta tipica della tradizione gastronomica del Molise, successivamente adottati dai pugliesi col nome di capunti o cicatelli e dall’Abruzzo, ribattezzati cavatille. La loro diffusa arriva in Campania, Basilicata, Calabria e in Sicilia; a Caggiano si chiamano crusìcchi, a Gesualdo, cecaruccoli, mentre ad Ariano Irpino sono denominati cicatielli.
Cambia il nome, ma non la sostanza, i cavatelli piacciono in tutta la penisola! Si ottengono da un impasto di semola di grano duro e acqua, talvolta con l’aggiunta di patate, e hanno una forma allungata con una incavatura all'interno. Tra le ricette più famose dei cavatelli, la tipica ricetta al ragù o accompagnati con verdure.
Ecco quindi qualche altra ricetta con protagonisti i cavatelli: