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Variante della torta pasqualina classica, la versione con i carciofi ha sempre come ingredienti principali dell’impasto le bietole...
Pulire i carciofi, eliminando le spine, le foglie esterne più coriacee e la barbetta interna. Poi tagliare sia i carciofi che la cipolla finemente.
In una padella con un po’ d’olio aggiungere la cipolla e farla rosolare. Poi aggiungere i carciofi e condire con un po’ di sale e pepe. Cuocere a fiamma media finché i carciofi non si ammorbidiscono.
Quando i carciofi sono morbidi, versare il contenuto della padella in un frullatore e frullare con un po’ di maggiorana fino a ottenere una crema.
Versare il composto in una ciotola, farlo intiepidire e aggiungere due delle 5 uova.
Poi aggiungere il Grana grattugiato.
Infine incorporare la robiola e mischiare il tutto.
Rivestire una tortiera con un disco di pasta sfoglia e versarvi dentro l’impasto.
Formare tre solchi con l’aiuto di un cucchiaio e rompervi all’interno le tre uova avanzate.
Chiudere con l’altro disco di sfoglia, spennellare con uovo. Infornare a 180°C statico per 35 minuti.
Variante della torta pasqualina classica, la versione con i carciofi ha sempre come ingredienti principali dell’impasto le bietole e la ricotta. In questa versione l’involucro di pasta sfoglia racchiude un ripieno di carciofi, che vengono cotti, frullati e mescolati con formaggio, uova e robiola. Questa ricetta della torta pasqualina è senza ricotta. Vengono poi aggiunte le classiche uova intere direttamente nella farcia che, una volta cotta in forno, diventano sode e perfettamente visibili al taglio, creando un effetto sorpresa.
La torta pasqualina ha origini genovesi, dove sembra risalire al 1400. Un tempo infatti uova e formaggio erano alimenti che si consumavano solo nelle grandi ricorrenze. Per questo la torta pasqualina è tipica del periodo pasquale, cioè della primavera e dei suoi prodotti: uova, erbette, cipolline nuove, maggiorana, un tempo presenti in ogni orto ligure. L’abilità di questa preparazione stava tutta nelle mani delle massaie, che si dice riuscissero a sovrapporre sino a trentatré strati di sfoglia in omaggio agli anni di Cristo, assemblati uno sull’altro prima di aggiungere il ripieno.
Sul ripieno steso sulla sfoglia si praticano, con l’aiuto di un cucchiaio, alcuni incavi nei quali vengono fatte cadere alcune uova intere, che diventano sode con la cottura della torta.
Esistono molte versioni e tante varianti regionali come quella ventimigliese che prevede l’uso delle erbe selvatiche al posto delle biete, oppure la versione che vi proponiamo noi oggi della torta pasqualina ai carciofi.
Rispetto alla ricetta originale con ricotta e bietole, la torta salata pasqualina con i carciofi ha un sapore più deciso. È molto semplice da realizzare e prevede pochi passaggi. Il primo è cuocere i carciofi con un soffritto di cipolla. Il secondo è creare il ripieno, frullando i carciofi e amalgamandoli in una ciotola con gli altri ingredienti: uova e formaggio. A questo punto non resta che stendere pasta sfoglia in una teglia, riempirla con l’impasto e le uova intere, ricoprire di sfoglia e infornare.
La torta di carciofi genovese è perfetta da preparare per Pasqua perché i carciofi sono di stagione quindi particolarmente saporiti e nutrienti. Si presta inoltre perfettamente come antipasto o piatto unico per il pranzo di Pasqua, ma anche per un pic-nic di Pasquetta, magari accompagnato da un Casatiello napoletano , una Colomba o una Pastiera . La si può facilmente dividere in fette e condividere in compagnia, divertendosi anche a scoprire chi troverà l’uovo sodo.
È facile da traportare e potete prepararla anche in anticipo: con qualche ora di risposo sarà ancora più gustosa.