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Iniziate facendo lessare le patate, poi sbucciatele e passatele allo schiacciapatate mettendole in una ciotola capiente.
A questo punto, create una sorta di vulcano e inserite al suo interno le uova, il burro a temperatura ambiente...
...aggiungete anche il latte, lo zucchero, il sale, la vanillina e la scorza di limone
Aggiungete anche il lievito di birra e impastate bene con le mani fino a che l'impasto non sarà più troppo appiccoso. Poi, copritelo con la pellicola trasparente e lasciate che lieviti per circa una mezz'ora.
A questo punto, ricavate dei filoncini lunghi una quindicina di centimetri e chiudeteli a ciambella. Scaldate abbondante olio di semi in un pentolino e friggete le zeppole finché non diventano belle dorate.
Infine, passate le zeppole appena fritte nelo zucchero e servitele!
Quando è Carnevale, ai fornelli si fa una sola cosa: si frigge. E noi, quando si tratta di frittura, non ci tiriamo mai indietro. Così abbiamo deciso di preparare le mitiche zeppole di Carnevale, ciambelline fritte fatte con un impasto super semplice molto simile a quello degli gnocchi, ma anche molto diverso, perché nell'impasto delle zeppole ci va il lievito di birra, così diventano sofficissime.
Per preparare le zeppole bisogna stare attenti a diverse cose, prima tra tutte stare attenti a non bruciarvi con l'olio bollente.
Poi bisogna prestare attenzione all'impasto. Per fare un impasto come si deve dovrete munirvi di uno schiacciapatate, perché una volta bollite le patate andranno passate lì dentro in modo da poterle lavorare più facilmente. Se non ne avete uno a casa, non preoccupatevi: potete usare uno scolapasta (anche se l'operazione sarà un po' più impiastricciata). Dopodiché, aiutatevi con una ciotola e iniziate a impastare lì dentro. Formate il classico vulcano e inserite gli ingredienti nel cratere.
Per essere sicuri di amalgamare bene il lievito di birra, scioglietene un poco in una tazzina di latte tiepido.
Impastate prima con una forchetta, poi usate le mani (ormai abbiamo imparato a lavarcele come si deve), perché è al tocco che si capisce che l'impasto è pronto per essere lasciato a lievitare. Quando non sarà più troppo appiccicoso potrete coprirlo e lasciarlo tranquillo per una mezz'oretta. I gesti devono essere lenti ma decisi e non dovete starci troppo, altrimenti si indurisce, proprio come per gli gnocchi.