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Tipico dolce dell'Epifania, il carbone della Befana è un dolce goloso e divertente, che potete realizzare a casa vostra con pochi e semplici ingredienti: zucchero a velo e semo...
Tipico dolce dell'Epifania, il carbone della Befana è un dolce goloso e divertente, che potete realizzare a casa vostra con pochi e semplici ingredienti: zucchero a velo e semolato, albume, succo di limone, alcool e colorante nero (facilmente reperibile presso i pasticcieri o negozi specializzati). In alternativa al colorante alimentare nero è possibile anche impiegare delle pastiglie di carbone vegetale o utilizzare del colorante giallo, rosso o azzurro per un carbone della befana inedito e originale.
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Il carbone della Befana si può mangiare, eccome, ma qual è il suo significato e a quali leggende è legato? Si dice che le origini della Befana risalgano agli Antichi Romani. All’epoca, ancora prima del cristianesimo, la befana si identificava con Diana, la dea della natura che veniva festeggiata dodici giorni dopo il solstizio d’inverno e aveva l’aspetto di una vecchietta perché rappresentava, in quel particolare giorno, non solo Madre Natura, ma anche l’anno che se ne andava, l’anno ormai passato e vecchio ormai trascorso che si faceva da parte per fare spazio a quello nuovo. Così, l’usanza era quella di bruciare un vecchio fantoccio che rappresentasse per l’appunto l’anno passato e far spazio a ciò che di nuovo sarebbe arrivato. Cosa restava del vecchio fantoccio? Soltanto del carbone, cioè tutto ciò che oggi ci rimane di quella antica usanza; ma questa non è l’unica versione della storia.
La Befana, infatti, veniva onorata e festeggiata anche al Nord, nei paesi germanici, dove questa simpatica signora portava abbondanza e prosperità a chi se lo meritava e sventure a chi non aveva fatto il massimo. La tradizione si traduceva poi per i bimbi in golosi dolcetti e amaro carbone.
Che dire, poi, delle interpretazioni più recenti. In effetti la Befana si cala anche lei, come Babbo Natale, dal camino. Non a caso le calze da riempire sono appese tradizionalmente a quello. E se la Befana si trova a entrare in una casa piena di bimbi capricciosi, altro non fa che raccogliere qualche tizzone carbonizzato dal camino da cui si è calata per riempirvi la calza del malcapitato. Oggi, però, abbiamo deciso di preparare il carbone alimentare, un dolce che ricorda un poco di tutte queste leggende e ci insegna a ricordarle in allegria.
Insieme al carbone dolce potete preparare tantissimi altre ricette per completare il vostro menu della Befana, seguite i consigli dei nostri chef! (Link)
La ricetta del carbone dolce richiede pochi e semplici ingredienti, ma nella preparazione bisogna porre molta attenzione a non far bruciare lo zucchero, altrimenti si annerisce e diventa amaro.
Il carbone della Befana è una ricetta naturalmente senza glutine, perché contiene solo zucchero, acqua, alcol, albumi e colorante alimentare. Niente paura, quindi, per gli intolleranti al glutine, che potranno godersi questa golosità senza problemi.
Dato che si tratta di un dolcetto per bambini, potete preparare questo dolce anche senza alcol. Basterà eliminarlo dalla lista degli ingredienti e seguire le indicazioni come da ricetta.
Per preparare una versione vegan, dovrete eliminare gli albumi d’uovo. Per sostituirli, potete ricorrere alla polvere lievitante a base di cremor tartaro e bicarbonato, un ingrediente che rimpiazzerà le uova grazie al quale otterrete comunque un risultato perfetto.
Come abbiamo già accennato, potete utilizzare anche dei coloranti naturali per rendere il vostro carbone una magia di colori. Scegliete tanti diversi e usateli da soli o insieme per ottenere giochi di colore simpatici e allegri.
Ecco il procedimento per la ricetta col bimby:
È avanzato il carbone? Niente paura, tritatelo in un mixer o in un bimby e poi aggiungetelo all’impasto di un dolce. Potete preparare i brownies al carbone o una torta al cioccolato con latte e carbone della Befana semplicemente aggiungendo al composto il carbone tritato prima di infornare il tutto.