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A Parma, ma non solo: anche a
Setacciare la farina e trasferirla in una ciotola e aggiungere il lievito
Aggiungere anche lo zucchero e metà della quantità di acqua tiepida e iniziare a mescolare omogeneamernte
Aggiungere anche lo strutto all'impasto.
Adesso aggiungere il sale e mescolare per distribuirlo in tutto l'impasto
Impastare tutti questi ingredienti lavorando e premendo la pasta fino a quando non sarà più appiccicosa. Poi stendere l'impasto su una teglia ampia imburrata e lasciare a lievitare per circa 45 minuti.
Stendere l'impasto su una spianatoia infarinata fino a renderlo molto sottile, circa 3 millimetri
Eliminare dai quattro lati la pasta in eccesso per formare un rettangolo e ricavare dei rettangoli di circa 8 cm l'uno. Nel frattempo scaldare un pentolino con lo strutto o olio per friggere
Friggere i rettangolini pochi alla volta in olio bollente a 175°C fino a dorarli e asciugateli su carta assorbente su tutti i lati.
Formare delle rose con il prosciutto di Parma e servirlo accanto agli gnocchi fritti e dello squacquerone o altro formaggio fresco
A Parma, ma non solo: anche a Modena, a Bologna, a Piacenza e in generale in tutta l'Emilia, c'è una tappa obbligata che precede la cena ed è quella del tagliere di salumi accompagnati dal mitico gnocco fritto, uno gnocchetto di pane fritto molto morbido e leggero e super saporito. Lo gnocco fritto è una specialità che richiede esperienza, perché lo gnocco deve dorarsi fuori ed essere vuoto dentro. Solo così sarà sia fritto che leggero e potrà essere gustato caldo con salumi di tutti i tipi. Il matrimonio perfetto è quello con il prosciutto crudo di Parma DOP, solo così la ricetta rispecchia tutta la tradizione della ricetta originale, insieme all'immancabile squacquerone.
Ci sono pochi matrimoni perfettamente riusciti, uno tra questi è, senz'altro, quello tra gnocco fritto e Prosciutto di Parma. Il primo è croccante, friabile, leggero come una piùma e il suo gusto è un perfetto equilibrio tra dolce e salato. Il Prosciutto di Parma ha un sapore dolce e raffinato, un gusto intenso ma delicato. Il suo colore al taglio si presenta uniforme, tra il rosso ed il rosa, ed è intervallato dal colore bianco delle parti grasse. Come diceva la pubblicità: se è dolce è quello di Parma. Si tratta infatti del crudo più delicato in commercio, che consigliamo di consumare più al naturale possibile, in estate con i fichi o il melone, in primavera per preparare degli involtini di asparagi. Ottimo per essere consumato con prodotti da forno, quali pane, focaccia o grissini come per un evergreen pane e prosciutto. È un ottimo alimento per una dieta equilibrata perché garantisce un giusto apporto proteico e il suo grasso diventa grasso buono, ricco di Omega3, grazie alla lunga stagionatura.
Approfondimenti:
Delicati, saporiti, pregiatissimi, sono i salumi dell'Emilia Romagna, una regione ricchissima di salumi di altissima qualità che vanta molto probabilmente il maggior numero di DOP e IGP d'Italia, tutte da scoprire. Eccone alcune:
Lo gnocco fritto ha nomi diversi a seconda delle varie zone: nella provincia di Bologna, per esempio, lo gnocco fritto viene chiamato crescentina, mentre nella provincia di Parma è chiamato torta fritta, nella provincia di Reggio Emilia e nella provincia di Piacenza si usa chiamarlo chisulèn e burtlèina.