Il peperone di Pontecorvo Dop cresce in Ciociaria, in un'area particolarmente adatta alla coltivazione del peperone. Il clima dell'area di Pontecorvo, in provincia di Frosinone, è un clima continentale che ha però la preziosa presenza del mare a mitigare le temperature. I peperoni hanno bisogno di un terreno calcareo senza ristagni d'acqua, pena l'attacco da parte dei funghi.
SCHEDA PRODOTTO
Il peperone di Pontecorvo Dop cresce in Ciociaria, in un'area del Lazio particolarmente adatta alla coltivazione del peperone. Il clima dell'area di Pontecorvo, in provincia di Frosinone, è un clima continentale che ha però la preziosa presenza del mare a mitigare le temperature. I peperoni hanno bisogno di un terreno calcareo senza ristagni d'acqua, pena l'attacco da parte dei funghi. I terreni in cui viene coltivato il peperone di Pontecorvo Dop sono terreni ricchi d'argilla e ben drenati in modo da smaltire in fretta la presenza di acqua in eccesso. Si tratta di un terreno molto fertile che unito all'intensa piovosità della zona regalano a questo peperone un sapore davvero intenso. Ci sono due raccolte dei peperoni di Pontecorvo: una raccolta precoce a metà luglio e una tardiva che inizia a metà agosto e termina alla fine di ottobre. I peperoni vanno mantenuti il meno possibile esposti al sole e una volta effettuata la raccolta del peperone bisogna attendere 3 anni prima di riseminarlo nello stesso terreno. Secondo il disciplinare i comuni dove può essere coltivato questo peperone sono Pontecorvo e in parte i comuni di Esperia, S. Giorgio a Liri, Pignataro Interamna, Villa S. Lucia, Piedimonte S. Germano, Aquino, Castrocielo, Roccasecca e San Giovanni Incarico.
Le caratteristiche del Peperone di Pontecorvo
Il peperone di Pontecorvo è un peperone poco aspro e leggermente piccante. È un peperone dalla forma cilindrica allungata e trilobata. Ha una lunghezza tra i 14 e i 18cm e un peso che varia dai 100 ai 150g. È di colore rosso acceso ma può avere anche striature verdi (che non devono superare il 40% della superficie) e una buccia sottile che lo rende particolarmente digeribile. Ha un sapore sapido che viene dato dalle caratteristiche del terreno argilloso in cui viene coltivato. La produzione del seme viene eseguita direttamente in azienda da parte dei contadini, mentre la semina di solito si effettua in vivai tra febbraio e aprile. Il peperone di Pontecorvo Dop è ottimo consumato in insalata, crudo in pinzimonio o in agrodolce ma anche cotto per molte ricette, dai primi ai secondi, come la pasta al forno con filetti di alici e peperoni. Si può fare anche alla griglia (gli spiedini di gamberi grigliati e peperoni sono perfetti per questa varietà) ma nella cucina locale si usa anche per le zuppe. Si conserva bene per una decina di giorni se riposto in frigorifero a temperatura adeguata. A Pontecorvo a metà settembre si tiene la sagra del peperone.
Valori nutrizionali e storia
I peperoni se consumati crudi sono gli alimenti che contengono le maggiori quantità di vitamina C. Non bisogna trascurare nemmeno l'apporto di acqua e la fibra alimentare. I peperoni sono un'ottima fonte di betacarotene (più sono rossi, quindi più hanno raggiunto la completa maturazione, e più contengono betacarotene e vitamina C). Per sviluppare molto betacarotene è importante che i peperoni vengano coltivati in una zona dove la temperatura si mantenga costante intorno a 20°C. Aggiungere un cucchiaio di olio durante la cottura migliora l'assorbimento del betacarotene, un prezioso nutriente per l'organismo. Il principato di Pontecorvo ricadeva nel dominio della Santa Sede, e ci sono degli scritti che testimoniano la presenza di questo particolare peperone tra le colture già nel 1830. Nel 1889 nasceva il consorzio agrario locale e con questo si sviluppa una particolare sensibilità da parte dei contadini della zona nei confronti del peperone di Pontecorvo. Questo peperone ha ottenuto nel 2010 la certificazione Dop.