L'aglio bianco di Polesano DOP ha 135 anni, o forse di più. Comunque, la prima testimonianza che abbiamo di questa varietà di aglio veneta risale a una testimonianza del 1883, dove viene definito l'oro bianco di Polesine. Riconosciuto come DOP dal 2009, il territorio di produzione dell'aglio bianco di Polesano comprende i 29 comuni della provincia di Rovigo, in una zona che forma una sorta di rettangolo lungo la linea che separa Il Veneto dall'Emilia Romagna, tra Baia Polesine, Occhiobello, Berra e Cavarzere.
SCHEDA PRODOTTO
L'aglio bianco di Polesano DOP ha 135 anni, o forse di più. Comunque, la prima testimonianza che abbiamo di questa varietà di aglio veneta risale a una testimonianza del 1883, dove viene definito l'oro bianco di Polesine. Riconosciuto come DOP dal 2009, il territorio di produzione dell'aglio bianco di Polesano comprende i 29 comuni della provincia di Rovigo, in una zona che forma una sorta di rettangolo lungo la linea che separa Il Veneto dall'Emilia Romagna, tra Baia Polesine, Occhiobello, Berra e Cavarzere.
La produzione dell'aglio bianco di Polesano DOP
In alcune zone viene ancora seminato a mano, in altre il processo è meccanizzato. L'aglio bianco di Polesano DOP viene piantato dal primo di ottobre al 31 dicembre, per poi essere raccolto verso la prima metà di luglio; ma il periodo può cambiare a seconda dell'annata e viene deciso dai singoli produttori. Anche la raccolta può avvenire a mano o in modo meccanizzato. Si taglia lo stelo e si asporta la parte della radice, il bulbo. Dopodiché, i bulbi vengono fatti essiccare direttamente nel campo o in azienda. Per essere confezionati, i bulbi vengono poi intrecciati utilizzando lo stesso stelo e legati insieme con lo spago o la rafia.
Le caratteristiche dell'aglio bianco di Polesano DOP
Questa varietà di aglio presenta dei grossi bulbi dalla forma regolare e leggermente appiattiti alla base, con spicchi tondi e panciuti. A differenza dell'aglio di Voghiera DOP e dell'aglio rosso di Nubia, l'aglio di Polesano è di un bellissimo bianco brillante. Il suo aroma è molto particolare, meno pungente e più persistente rispetto alle altre varietà, con delle note di erba appena tagliata e un sapore dolce, quasi fruttato.
L’aglio bianco Polesano DOP si conserva per 8 o, addirittura, 10 mesi se conservato in un luogo fresco, asciutto e ben areato, meglio se lasciato con le sue barbe.
Per sceglierlo, assicurati che il bulbo sia bello compatto, senza buchi, che il profumo sia deciso e persistente ma non acido e, ovviamente, osservane il colore che deve essere di un bel bianco brillante.
Il Consorzio dell'aglio bianco di Polesano DOP
Il 21 dicembre 2010 presso la Camera di commercio di Rovigo è stato costituito il Consorzio di tutela dell’aglio bianco polesano DOP, con la collaborazione dell’Azienda speciale per i mercati ortofrutticoli di Lusia e Rosolina, della Camera di commercio di Rovigo e della cooperativa Il Polesine, che è stata il comitato promotore del marchio DOP.
L'aglio bianco di Polesano in cucina
Da una semplicissima bruschetta di pane tostato con aglio, olio extravergine e pomodorini datterini a un fantastico piatto di bigoli in salsa con aglio bianco e acciughe, l'aglio bianco di Polesano si presta a moltissime preparazioni, come quella del bagnetto verde, della salsa aiolì e molte altre. È tipica la ricetta delle cozze alla polesana, una sorta di sautè di cozze cotte in casseruola con aglio bianco e cipolla e sfumate con vino bianco.
Troppo spesso considerato un semplice ingrediente da soffritto, l'aglio è, invece, protagonista di ricette come il risotto all'aglio, la baguette all'aglio, olio e peperoncino e gli spaghetti aglio e olio.