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Chi di noi non va al ristorante giapponese per mangiarsi un sacco di uramaki? Oggi portiamo la sfida su un altro piano: impariamo a preparare degli uramaki con granchio, avocado e tobiko da preparare in ...
Chi di noi non va al ristorante giapponese per mangiarsi un sacco di uramaki? Oggi portiamo la sfida su un altro piano: impariamo a preparare degli uramaki con granchio, avocado e tobiko da preparare in casa. Gli uramakiormai ci sono in tutte le salse: vengono preparati con ingredienti ricercati, con ingredienti del territorio o reinterpretati in chiave fushion. Il nostro Alfredo Iannaccone rimane fedele alla tradizione e ci propone un abbinamento tipico della cucina giapponese: granchio e avocado. In questo gustoso piatto il riso diventa protagonista, ricoprendo lo strato esterno e lasciando all’interno l’ alga nori ad avvolgere il ripieno.
La creazione degli uramaki può sembrare un'arte riservata ai maestri sushi, ma la verità è che al giorno d’oggi anche in casa si possono preparare facilmente, con la giusta guida.
Iniziamo con il posizionare l'alga nori sulla stuoia di bambù, stendere uniformemente il riso, aggiungere il ripieno desiderato, come il granchio, il tobiko e l’avocado, come consiglia il nostro chef, quindi arrotolare con precisione. Sigillare bene, aiutandosi con un po' di acqua, per garantire una chiusura perfetta. Infine tagliate a fette abbastanza spesse, circa 1-2 dita, e servite i vostri uramaki sul momento.
La base degli uramaki è il riso, e cuocerlo correttamente è fondamentale per la buona riuscita del piatto finale. Utilizzare il riso per sushi , quindi lavatelo accuratamente per rimuovere l'eccesso di amido, e cuocetelo con la giusta quantità d'acqua per ottenere una consistenza appiccicosa ma ben cotta. Potete usare, se ce l’avete, la macchina apposita per la cottura del riso, oppure cuocetelo in una pentola con il coperchio, avendo cura di inserire la giusta quantità d’acqua (solitamente deve coprire il riso di due dita circa). La cottura del risso avverrà per assorbimento: il riso cuocerà assorbendo l’acqua, rimanendo al dente.
Una volta cotto, condite il riso per gli uramaki con una miscela di aceto di riso, zucchero e sale per conferirgli quel sapore caratteristico. Lasciatelo raffreddare completamente prima di utilizzarlo!
Assemblare gli uramaki può sembrare un compito delicato, ma alcuni piccoli trucchi possono semplificare il processo. Inumidire le mani con acqua e mantenere la stuoia di bambù coperta con pellicola trasparente aiutano a evitare che il riso si attacchi ovunque. Lavorare con decisione e precisione è la chiave per ottenere rotoli compatti e ben sigillati.
Se non avete la stuoia di bambù, potete utilizzare anche un canovaccio da cucina, stenderlo e posizionare sopra uno strato di pellicola. Posizionare quindi l’alga nori stenderci sopra uno strato di riso. Infine ci si aiuterà con l’asciugamano per arrotolare l’uramaki e, per ultimo, affettarlo.
L'uramaki al salmoneè una variante classica all’uramaki di granchio proposto dal nostro chef. Il salmone crudo, oppure leggermente cotto, si sposa benissimo con il riso e le verdure come cetriolo, avocado, mango, creando una combinazione di sapori freschi e avvolgenti che è una delizia per il palato.
Per coloro che abbracciano una dieta vegana, l'uramaki vegano è una gioia culinaria senza compromessi. Utilizzando ingredienti come avocado, cetriolo, ma anche salse e creme come la crema di anacardi, o il burro d’arachidi, è possibile creare dei rotoli di sushi che esplorano l'arte del gusto senza però utilizzare alcun ingrediente di origine animale.
Provate a fare degli uramaki anche con il tofu marinato, le zucchine e le carote, le mandorle a lamell.
Il significato del nome “uramaki” sta ad indicare come viene preparato il rotolo: “dentro e fuori”. Gli uramaki sono infatti rotolini di riso con all’interno una foglia di alga nori arrotolata e il ripieno, mentre sulla parte esterna c’è il riso, decorato solitamente con semi di sesamo nero o bianco tostati o uova di pesce.
L’uramaki è perfetto per chi sta iniziando a conoscere la Cucina Giapponese e ad esempio non è del tutto abituato all’impatto consistente dell’alga nori all’esterno dei tradizionali maki. Nell’uramaki, infatti, l’alga si trova all’interno del rotolo e amalgamandosi con gli altri ingredienti ha un sapore più delicato.
Questo stile di sushi si è quindi evoluto soprattutto per accontentare i palati occidentali, creando una varietà di sapori e combinazioni che vanno ben oltre la tradizione.
Per capire la differenza tra uramaki e hosomaki, basta pensare al tipo di tecnica utlizzata per prepararli. Nei maki classici come i tradizionali hosomaki o i più grandi futomaki l’alga si lascia sempre all’esterno, a contenere un ripieno di riso, di pesce, o verdure.
Altra caratteristica che differenzia i due tipi di maki sta nella forma: mentre gli hosomaki risultano più piccoli, gli uramaki sono più grandi e ospitano un ripieno con più ingredienti, in genere due o tre.
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