SCHEDA ITINERARIO
La regione Piemonte mette a disposizione dei suoi visitatori un'ampia gamma di panorami e itinerari da visitare. Un territorio multiforme attraverso il quale scorrono anche una moltitudine di fiumi e torrenti, tutti affluenti del fiume Po che nasce al Pian del re ai piedi del Monviso. I laghi alpini, di origine glaciale e morenica, costituiscono la vera risorsa di questa regione del Nord Italia. Sono tre i laghi piemontesi da ricordare, luoghi immersi nella natura e pieni di fascino: il Lago Maggiore, il Lago d'Orta e il Lago di Viverone. Questi sono mete turistiche e occasioni per itinerari culturali ed enogastronomici.
Il Lago Maggiore, che segna il confine a est con la Lombardia, insieme al proprio emissario, il fiume Ticino, si può considerare uno dei laghi più grandi d'Italia. Come si evince dal nome, esso è il lago più vasto della regione, si trova al confine con la Lombardia e la Svizzera, tra le province di Novara e di Verbano-Cusio-Ossola, ricoprendo una superficie di 212 km2 e con una profondità massima di 372 m. Di origine glaciale, questo lago ha la tipica forma a "V" delle valli fluviali ed è ricco di una flora tipicamente mediterranea: Limoni, olivi e alloro adornano le sponde del lago, rinfrescando l'aria con i loro aromi. Acidofile, camelie, azalee, rododendri e magnolie arricchiscono i giardini delle case di questa splendida zona.
Il Lago Maggiore offre anche la possibilità, ai suoi visitatori, di apprezzare le sue UNDICI isole che sono distinte in due gruppi. L'arcipelago delle isole Borromee e le due isole di Brissago. Tra le isole borromee è da visitare l'Isola Madre, la più estesa del bacino lacustre e, a seguire, l'isola Superiore dei Pescatori. Il Lago Maggiore propone anche una ricca offerta di visite a musei, castelli e ville tipici della zona. I Castelli di Cannero, situati su degli isolotti tra Cannero Riviera e Luino, costruiti tra il 1200 e 1300. I castelli si trovano su tre scogli. Lo scoglio maggiore è totalmente occupato dal manufatto bellico della Vitaliana, rocca voluta dal conte Ludovico Borromeo a partire dal 1518. Lo scoglio minore presenta le cosiddette "prigioni", che, nella realtà, vanno a costituire una torricella con cannoniera. Lo scoglietto del "Melgonaro", infine, è un luogo attraente che ha coinvolto anche poeti e incisori quali Piero Chiara, Marco Costantini, Carlo Rapp.
di Marta Franzoso
Il Lago Maggiore è anche teatro di una tradizione enogastronomica ricca e gustosa che, in parte, è composta dai piatti tipici piemontesi. Indicativamente la cucina di queste zone, si potrebbe dividere in tre parti. La cucina lacustre, proposta nei ristoranti adiacenti il lago, è composta da piatti a base di diverse varietà di pesci come il persico, il lavarello, il luccio e la trota di lago. I piatti di terra, d'altra parte, trionfano nella parte più interna del territorio dove si possono degustare i risotti alla piemontese e la tipica "paniscia" come primi e le carni, gli arrosti, la selvaggina, i bolliti misti, e non ultima la bagna cauda servita con ortaggi di stagione come secondi. Per concludere con i sapori forti, non si può trascurare la cucina valligiana che propone la classica polenta guarnita con fantasia, accompagnata da varie portate quali le salsicce al sugo, il coniglio, il latte, la toma, i fungi porcini e altre ancora. I dolci sono semplici e gustosi, ricchi di frutti di bosco che in valle crescono abbondanti.
Uno spazio a parte va dedicato ai vini e ai formaggi. Questi ultimi sono caratterizzati da un gusto deciso come quello del famoso gorgonzola o le innumerevoli tome valligiane. Per quanto riguarda i vini, invece, sono da notare prevalentemente rossi, longevi e corposi come il Nebbiolo, il Gattinara e il Prunè, tipico delle valli Ossolane.
Una cucina variegata e ricca di sapori speciali che richiama alla mente del visitatore i paesaggi memorabili del Lago Maggiore.