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l'appetito vien leggendo! ?Il vino di Garibaldi?

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La ricostruzione di una delle passioni di Garibaldi, il vino. In visita alla marchesa Trecchi-Araldi, Garibaldi imparò ad apprezzare la Malvasia, tanto da decidere di portarne delle piante a Caprera e dar vita a un piccolo vigneto del quale fu immensamente fiero

Nel 1861 Garibaldi fu ospitato per alcuni giorni nella villa di campagna della marchesa Teresa Trecchi-Araldi, vicino Parma. Qui, l’eroe dei due Mondi si innamorò della Malvasia bianca e frizzante che si produceva. Gli piacque così tanto che volle portarne delle piante a Caprera; e non solo. Ne andava così fiero da scrivere diverse lettere alla marchesa dei progressi della sua piccola vigna.

Una piccola storia personale che s’intreccia con la grande storia del Risorgimento. Giancarlo Gonizzi ha ricostruito le vicende della passione enologica di Garibaldi negli anni che seguirono l’impresa dei Mille e videro nascere il regno d’Italia. Impegnato nel campo dei beni culturali ed esperto della storia della cultura alimentare italiana, Gonizzi usa la sua esperienza per raccontare le vicende dell’intraprendente Garibaldi alle prese con la sua nuova passione: il vino.

Ecco, allora, che si narra di quando Garibaldi volle osservare da vicino i vitigni di Maestri o di quando, a Maiatico, sedeva all’ombra di un colossale castagno sorseggiando qualche bicchiere di Malvasia delle fresche cantine della marchesa. E ancora, quando  si stupì di come questo liquido ambrato avesse delle radici così antiche nel parmense o di quando volle conoscere alcuni procedimenti di coltivazione e di innesto delle viti. Il volume è una piacevole lettura che appassiona l’interessato alla storia come l’amante del vino.
 
Il vino di Garibaldi
Di Giancarlo Gonizzi
Wingsbert House – euro 10

di Elena Caccia

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