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La ricetta del baccalà alla vicentina è una cosa da veri intenditori. Non si può improvvisare la ricetta del baccalà. Anche perchè a vegliare sulla ricetta originale del baccalà alla vicentina
La ricetta del baccalà alla vicentina è una cosa da veri intenditori. Non si può improvvisare la ricetta del baccalà. Anche perchè a vegliare sulla ricetta originale del baccalà alla vicentina c'è un'intera confraternita. E la confraternita ci tiene a farci sapere che il nome autentico di questa ricetta è Bacalà alla vicentina, con una sola c. E se non dovesse bastarvi la Confraternita a rivestire tutta l'operazione baccalà di una coltre di serietà, allora vi dico che esiste anche un Festival annuale che nel 2018 festeggia la sua 31esima edizione. Ma andiamo con ordine.
Per conoscere le origini del baccalà alla vicentina bisogna tornare indietro con la macchina del tempo al 1431, quando Pietro Querini, un mercante veneziano naufragò con la sua nave e il suo equipaggio. Lui e i superstiti arrivarono su un isolotto dove gli abitanti avevano un modo curioso di conservare il merluzzo. Il merluzzo infatti veniva mondato, salato e lasciato essiccare all'aria per mesi, fino a diventare rigido. La gente del posto chiamava questa preparazione Stockfiss, ovvero lo stoccafisso. Siamo noi che erroneamente lo chiamiamo baccalà.
Sia baccalà che stoccafisso sono due metodi di conservazione dello stesso pesce: il merluzzo. Nel caso dello stoccafisso il merluzzo viene appeso a delle rastrelliere per cominciare il suo processo di essiccazione che dura circa 3 mesi. Per diventare baccalà invece il merluzzo viene sottoposto a un processo di salatura che dura circa 3 settimane, e viene prodotto per tutto l'anno visto che la salatura non è dipendente dalle condizione climatiche. Nonostante questo pesce sia prodotto principalmente nei paesi del nord Europa, e in particolare in Norvegia alle Isole Lofoten, è un pesce molto presente nella cucina regionale italiana. In particolare in quella veneta. Anche se sbagliamo sempre termine perchè anche se chiamiamo questa ricetta "baccalà alla vicentina" la materia prima che andremo a utilizzare è lo stoccafisso.
Per cucinare il baccalà alla vicentina, e in generale prima di fare le ricette con il baccalà, bisogna preparare la materia prima e in questo caso ammollare lo stoccafisso. Dovete cominciare l'operazione dell'ammollo con largo anticipo perchè è la parte più lunga. L'ammollo dello stoccafisso va fatto con acqua molto fredda. Se per questa operazione usate una bacinella dovrete tenerla in frigorifero in modo da mantenere costante la temperatura dell'acqua di ammollo. E ancora più importante, cambiate l'acqua di ammollo dello stoccafisso almeno ogni 24 ore. I tempi di ammollo variano a seconda delle dimensioni del pesce: ci vorranno dai 7 ai 12 giorni. Una volta che avete ammollato lo stoccafisso potete anche congelarlo, ecco perchè vi conviene fare questa operazione con grandi quantità di pesce per poi conservarlo in freezer fino al momento in cui ne avrete bisogno.
Abbiamo chiesto al nostro chef Massimo Spallino di svelarci 5 segreti per preparare un perfetto baccalà alla vicentina:
Oltre a questo meraviglioso baccalà in umido alla vicentina, ecco altre ricette che potete preparare con il baccalà: