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Alba, la città delle torri

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Storica capitale delle Langhe, Alba è tra le città piemontesi culturalmente più vivaci e interessanti. Ricca e variegata anche la tavola longarola dove protagonista indiscusso è il pregiato tartufo

SCHEDA ITINERARIO

Storica capitale delle Langhe, Alba è tra le città piemontesi culturalmente più vivaci e interessanti. L’antica città, costituiva, con Pollenzo e Bene Vagienna, un importante triangolo strategico e commerciale ed era popolata, a quel tempo, di fabbri, contadini, allevatori, centonari, tessitori di lana e stoffe e dendrogradi, coloro che fornivano legname per case e navi. Saccheggiata dai Burgundi nel 490, poi dai Longobardi di Rotari e dai Franchi di Carlo Magno, si alleò con Carlo I d’Angiò e trovò in Asti la sua più acerrima nemica, proprio nel periodo in cui vennero costruite le tante torri utilizzate in larga parte come carceri. Teatro nel XVI secolo di scontri sanguinosi, devastazioni e saccheggi, con protagonisti francesi e spagnoli, fu ceduta ai mantovani Gonzaga poco dopo la metà del Cinquecento per passare ai Savoia nel 1628 e essere, poi, investita dall’epidemia di peste.

Il Settecento regalò alla città una fioritura artistica, letteraria e architettonica, ma anche le devastazioni del periodo della Rivoluzione Francese, l’Ottocento la ricostruzione.
Nel Novecento si crearono invece le basi dell’Alba di oggi, con la nascita della storica fiera del Tartufo ma anche di tante feste nate per celebrare la tradizione enogastronomica della zona, che si respira ancora oggi visitando il suo centro, ricolmo di botteghe storiche, pasticcerie, enoteche e gastronomie, ma anche di boutique, gelaterie e ristoranti che popolano il dedalo di stretti vicoli di una città che ha saputo conservare nei secoli il suo stile tipicamente medioevale. Cuore della città è piazza Risorgimento nella quale convergono le due arterie storiche, via Cavour, con i caratteristici porticati, e impreziosita dalla Casaforte Riva e dalla Loggia dei Mercanti, e via Vittorio Emanuele, anche chiamata via Maestra, espressione di differenti stili architettonici, sulla quale si affacciano svariati edifici di pregio. Tra via Cavour e piazza Risorgimento si concentrano anche gran parte delle torri costruite tra il XIV ed il XV secolo.

Cuore religioso della città è la cattedrale di San Lorenzo, costruita tra il 1486 e il 1517, che merita assolutamente una visita. Caratterizzata da mattoncini rossi è uno dei gioielli piemontesi in arte gotica. Alla facciata, decorata da quattro bassorilievi raffiguranti i simboli degli evangelisti, si unisce l’interno a tre navate, mentre risalente al XIII secolo è la torre campanaria nella quale si aprono quattro ordini di finestre, monofore, bifore e quadrifore. Altro tesoro religioso del centro storico è la chiesa di San Giovanni Battista, con il Duomo la più antica di Alba, affacciata su piazza Pertinace, intitolata all’imperatore Romano originario di Alba, che custodisce, tra le numerose opere d’arte, una Madonna con il bambino del 1377 di Barnaba da Modena.
A far da cornice alla città lo splendido scenario collinare. All’interessante centro storico, ricco di edifici di pregio, piazze e vie per lo shopping si unisce, infatti, la bellezza dell’inestimabile patrimonio di borghi, pievi e castelli immersi tra i vigneti.

SOTTOTERRA O TRA LE DIMORE DEL SETTECENTO
 
Museo Civico, Archeologico e di Scienze Naturali Federico Eusebio
via Vittorio Emanuele, 19 – Alba
0173.29.24.73 o 0173.29.24.75
Nato come raccolta storico-archeologica, il museo consente di approfondire la conoscenza dell’ambiente locale e dei suoi cambiamenti storici e naturalistici. È suddiviso in tre sezioni: antropologica, archeologica e la parte dedicata alle scienze naturali. Gli scavi effettuati negli ultimi trent’anni hanno consentito di approfondire e sviluppare le conoscenze sulla preistoria e sulla città romana.
 
Viaggio nell’Alba Sotterranea
Emozionante percorso guidato nel ventre della città sotterranea, per ripercorrere i duemila anni di storia cittadina a pochi metri dalle vie e dai marciapiedi dell’Alba di oggi. Nel corso dell’anno gli itinerari dell’Alba Sotterranea sono differenti e consentono di apprezzane più zone nel corso dell’anno. www.ambientecultura.it
 
Castello di Guarene
via Alessandro Roero, 2 – Guarene (Cuneo)
0173.44.13.32
www.castellodiguarene.com
Splendida dimora settecentesca voluta da Carlo Giacinto Roero, il Castello di Guarene è oggi un gioiello del barocco piemontese rimasto intatto, con tutte le sue opere d’arte. Tra gli ambienti più significativi, disposti sui lati del salone centrale, la Stanza del Vescovo, le due Sale Cinesi, la Camera Azzurra, le belle volte affrescate della Galleria, della Sala della musica e della Sala da pranzo. Poi dipinti, tele, abiti, mobili antichi e cassepanche intagliate.      
 
di Luca Sartori

DAL TARTUFO AL BRASATO, INNAFFIATO DAL BAROLO
 
È il tartufo l’eccellenza delle terre che la avvolgono, protagonista assoluto della tavola langarola, tripudio di pietanze che oltre a prevedere l’impiego del tartufo bianco, celebra anche i funghi, le carni e i tanti prodotti della terra.
Ai numerosi antipasti, tra i quali vi sono il carpaccio di carne cruda, detto appunto carne all’Albese, i peperoni con la bagna caoda, le acciughe al verde e il vitello tonnato, si uniscono i primi con il risotto con i funghi, i tajarin al tartufo e i ravioli, e i succulenti secondi tra i quali c’è un classico come il brasato al Barolo da accompagnare a Barolo, Barbaresco, Barbera e Dolcetto.

Da non dimenticare i dolci tra cui le pesche ripiene, con amaretti sbriciolaticacao setacciato e liquore, la tradizionale torta di nocciole e le paste di meliga, il biscotto frollino tipico del cuneese, preparato con farina di mais, burro, zucchero, miele, uova, lievito e scorza di limone.

MANGIAR BENE? TRE PUNTI FERMI IN CITTÀ
 
Ristorante Vigin Mudest
via Vernazza, 11
0173.44.17.01
www.viginmudest.it
Nel centro storico della città è considerato tra le migliori destinazioni gastronomiche albesi. Tra le specialità della casa vi sono i piatti classici della cucina regionale come i peperoni con la bagna caoda, la carne cruda all’albese, i bolliti misti, il fritto misto alla piemontese, il brasato al Barolo con polenta e la torta alle nocciole.
 
Enoteca Confetteria Carosso
Via Vittorio Emanuele, 23
0173.44.06.00
www.carosso.it
La fondazione di questa confetteria ed enoteca albese risale a quasi un secolo fa. Affacciata sull’antica via Maestra, oggi via Vittorio Emanuele, da sempre fornisce alle genti langarole le specialità più pregiate. Il vino, l’aceto balsamico, l’olio extravergine, il torrone, i cioccolatini, i tartufi di cioccolato e nocciole e i marrons glacès sono solo una piccola parte della moltitudine di eccellenze che questo paradiso del gusto propone ai suoi clienti.
 
Vinoteca La Sacrestia
Piazza Rossetti, 6
0173.36.39.27
www.vinotecalasacrestia.it
Sono gli straordinari vini delle Langhe i protagonisti de “La Sacrestia”. Affacciata su una piazzetta del centro storico della città, dominata dal Duomo, ai grandi vini unisce i taglieri di salumi e formaggi, il vitello tonnato, i ravioli al plin, i tajarin ed il filetto al castelmagno. In vendita vi sono liquori, formaggi, salumi, dolci, biscotti, la pasta artigianale e ovviamente i vini.



DAL TARTUFO AL BRASATO, INNAFFIATO DAL BAROLO
 
È il tartufo l’eccellenza delle terre che la avvolgono, protagonista assoluto della tavola langarola, tripudio di pietanze che oltre a prevedere l’impiego del tartufo bianco, celebra anche i funghi, le carni e i tanti prodotti della terra.
Ai numerosi antipasti, tra i quali vi sono il carpaccio di carne cruda, detto appunto carne all’Albese, i peperoni con la bagna caoda, le acciughe al verde e il vitello tonnato, si uniscono i primi con il risotto con i funghi, i tajarin al tartufo e i ravioli, e i succulenti secondi tra i quali c’è un classico come il brasato al Barolo da accompagnare a Barolo, Barbaresco, Barbera e Dolcetto.

Da non dimenticare i dolci tra cui le pesche ripiene, con amaretti sbriciolaticacao setacciato e liquore, la tradizionale torta di nocciole e le paste di meliga, il biscotto frollino tipico del cuneese, preparato con farina di mais, burro, zucchero, miele, uova, lievito e scorza di limone.

MANGIAR BENE? TRE PUNTI FERMI IN CITTÀ
 
Ristorante Vigin Mudest
via Vernazza, 11
0173.44.17.01
www.viginmudest.it
Nel centro storico della città è considerato tra le migliori destinazioni gastronomiche albesi. Tra le specialità della casa vi sono i piatti classici della cucina regionale come i peperoni con la bagna caoda, la carne cruda all’albese, i bolliti misti, il fritto misto alla piemontese, il brasato al Barolo con polenta e la torta alle nocciole.
 
Enoteca Confetteria Carosso
Via Vittorio Emanuele, 23
0173.44.06.00
www.carosso.it
La fondazione di questa confetteria ed enoteca albese risale a quasi un secolo fa. Affacciata sull’antica via Maestra, oggi via Vittorio Emanuele, da sempre fornisce alle genti langarole le specialità più pregiate. Il vino, l’aceto balsamico, l’olio extravergine, il torrone, i cioccolatini, i tartufi di cioccolato e nocciole e i marrons glacès sono solo una piccola parte della moltitudine di eccellenze che questo paradiso del gusto propone ai suoi clienti.
 
Vinoteca La Sacrestia
Piazza Rossetti, 6
0173.36.39.27
www.vinotecalasacrestia.it
Sono gli straordinari vini delle Langhe i protagonisti de “La Sacrestia”. Affacciata su una piazzetta del centro storico della città, dominata dal Duomo, ai grandi vini unisce i taglieri di salumi e formaggi, il vitello tonnato, i ravioli al plin, i tajarin ed il filetto al castelmagno. In vendita vi sono liquori, formaggi, salumi, dolci, biscotti, la pasta artigianale e ovviamente i vini.

 

 

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