SCHEDA ITINERARIO
Nota come “ città dei due mari”, il Mar Tirreno e il Canale di Sicilia, Trapani tra riserve naturali e gioielli artistici è una tappa obbligata per chi organizza una vacanza nella parte occidentale dell’isola. Ecco una miniguida alle bellezze della città e alle tappe obbligate per la gola…
Sapevate che...
- L’antica Trapani, Drepanon, ha la forma di una falce doppia che si protende verso il mare quasi a dividere il Tirreno, dal Mediterraneo.
- Il sale marino estratto a Trapani è il migliore d’Italia. L’alto contenuto di oligoelementi e i suoi principali nutritivi gli conferiscono una sapidità superiore alla media e ne consentono un consumo inferiore del 30%.
Cosa vedere a Trapani
- La chiesa del Purgatorio che custodisce “i Misteri”, cioè venti gruppi scultorei raffiguranti la passione di Cristo.
- Il Santuario dell’Annunziata dove si venera la Madonna di Trapani, una stupenda statua marmorea trecentesca attribuita a Nino Pisano.
- Nella trecentesca chiesa di San Domenico sono custodite alcune rarità artistiche come un crocifisso gotico e un Cristo morto in alabastro locale.
- Il bastione di Sant’Anna, voluto da Carlo V per aumentare le difese della città dalle invasioni dei turchi.
- La casina delle palme, realizzata nel 1922 ed è uno splendido esempio di Liberty.
- La colombaia, voluta da Amilcare Barca, padre di Annibale, intorno al 260 a.C. con l’obiettivo di erigere una torre al posto del pre esistente faro. Oggi, la torre, abbandonata è un nido di colombi.
Cosa fare a Trapani
- Visitare le saline, a Sud della città. I momenti migliori della giornata sono la mattina presto, prima del sorgere del sole e il tramonto quando i riflessi accendono le saline.
- Passare un pomeriggio di relax al lido di Trapani sotto le mura di Tramontana, le fortificazioni perimetrali della città antica.
- Una passeggiata nel bosco di Angimbè, una nicchia ecologica di straordinaria bellezza per la presenza di querce da sughero secolari.
- Ascoltare il suono dell’organo nella chiesa di San Pietro, opera del palermitano Francesco La Grassa.
- Passeggiare nel Ghetto, in via della Giudecca.
- Addentrarsi nel polmone verde della città: villa Margherita con il suo parco di 21 mila metri quadrati abitato da ficus secolari.
La gastronomia di Trapani
- Il pesce nelle sue infinite interpretazioni: arrostito, fritto al forno, “a ghiotta”, cioè a zuppa.
- Il cous cous di matrice araba a base di semola cotta a vapore che, a Trapani, è condito con il brodo di pesce.
- Il tonno di mattanza, a mo’ di ragù.
- La pizza rinata con l’origano e i busiati, un tipo di pasta attorcigliata a mano e condita con un pesto particolare fatto con pomodoro, aglio e basilico.
- Una cassatella di ricotta fritta e la granita al gelsomino.