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La tradizione del porceddu sardo

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Se avete in programma una vacanza in Sardegna non potrete di certo dimenticare una tappa dedicata alla ricetta più rappresentativa della regione: il porcetto, ovvero il maialino cotto allo spiedo. Per i sardi si tratta di un vero culto per una tradizione che arriva dagli antichi insediamenti spagnoli che hanno dominato l’isola per molti anni.

Alla scoperta del maialetto sardo

Porcetto sardo, una storia antica

Se avete in programma una vacanza in Sardegna non potrete di certo dimenticare una tappa dedicata alla ricetta più rappresentativa della regione: il porcetto, ovvero il maialetto allo spiedo, uno dei simboli della cucina tradizionale rurale sarda. Per i sardi si tratta di un vero culto per una tradizione che arriva dagli antichi insediamenti spagnoli che hanno dominato l’isola per molti anni.

Il maiale nei secoli è sempre stato una fonde di sostentamento fondamentale per le famiglie e, proprio per questo motivo, solo in poche occasioni veniva preparato il maialino da latte allo spiedo.
Si trattava di un piatto di lusso che si poteva consumare solo in occasioni speciali come i pranzi delle feste e la sua preparazione diveniva così motivo di gioia per l’intera famiglia.

Solo negli ultimi 50 anni il famoso maialino allo spiedo è entrato nei menù dei ristoranti divenendo sempre più richiesto dai turisti.

Come si prepara il porceddu sardo

Un piatto così importante merita attenzioni speciali e i sardi seguono un rituale ben preciso per la preparazione del porcetto o maialino sardo
Innanzitutto bisogna scegliere un maiale da latte di massimo 6-7 kg da uno dei tanti piccoli allevatori di zona e, una volta pulito, viene messo sullo spiedo.

I consigli per preparare il maialetto allo spiedo

Oggi spesso viene utilizzato il classico spiedo elettrico per il girarrosto, ma c’è ancora chi segue la pratica antica utilizzando lo spiedo manuale in cui è fondamentale la bravura della persona che controlla la cottura.
Il maiale allo spiedo cuoce lentamente con il calore indiretto delle braci di legno di mirto che vengono controllate continuamente per evitare che la cottura sia troppo intensa.
Dopo circa 4 ore il porceddu è pronto per essere gustato con la sua cotenna croccante e la carne succulenta.

Per poter godere di tutto il rito ed entrare nel vivo di questa tradizione unica il modo migliore è stare a contatto con un pastore e, nella Barbagia, zona dell’entroterra tra la provincia di Nuoro e l’Ogliastra potrete pranzare con i pastori di Orgosolo.
Vedrete dal vivo la preparazione del porcetto arrosto e gusterete tante altre proposte tradizionali come il pane carasau, il pecorino o le seadas.

Per una esperienza più tradizionale sempre all’insegna della tradizione, potrete scegliere di gustare il porceddu a una sagra: a luglio troverete la Sagra del porcetto allo spiedo di Uri e a novembre è il turno della Sagra del porcino e del porcetto di Putifigari.
Se invece vuoi utilizzare il maialetto sardo per preparare una ricetta a casa, il nostro chef Luigi Pomata lo ha preparato: maialetto sardo con millefoglie di patate

Se non avete molto tempo a disposizione non vi rimane che cercare un ristorante il cui valga davvero la pena assaggiare il porcetto sardo tradizionale.

L’offerta è veramente ampia, ma non fermatevi alla prima proposta. Cercate i veri esperti e potrete dire di avere avuto una esperienza  da sardo doc!
Se siete arrivati alla Barbagia per un pranzo con i pastori fermatevi a cena o magari per trascorrere qualche giorno di relax in coppia da Su Gogolone.
Oltre a essere un luogo suggestivo, Su Gogolone offre anche ristorante con un’ottima cucina, tradizionale e non, in cui viene servito un eccellente maialetto allo spiedo tradizionale. 

Vicino Alghero è pronta ad accogliervi Rita nella cucina di Sa Mandra, azienda agrituristica con ristorante e poche camere ricche di tradizione artigianale sarda.
Sempre vicino al fuoco con i porceddi allo spiedo, Rita li controlla e li fa cuocere dolcemente per 5 ore sotto la sua attenta supervisione.

Anche in Costa Smeralda avrete la possibilità di trovare un porcetto preparato alla perfezione come allo Stazzo, casa tipica della Gallura, Agriturismo Li Paladini. Qui troverete il meglio della cucina tipica gallurese e, tra zuppa gallurese della tradizione contadina, formaggi tipici e fregola non manca il maialetto sardo preparato secondo le regole della tradizione.



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