La tradizione della transumanza e i tratturi. Cosa mangiare a Isernia e dintorni? I prodotti tipici molisani e dove trovarli.
SCHEDA ITINERARIO
La tradizione della transumanza e i tratturi
Il Molise ha una lunga storia da raccontare quando si parla di transumanza, ovvero l’uso di far migrare il bestiame dai pascoli in pianura alla montagna durante l’estate e viceversa nelle stagioni fredde.
Si tratta di una tradizione antica che viene tutt’ora perpetuata e che ha inevitabilmente indirizzato la gastronomia locale, ricca di formaggi di pecora e ricette a base delle loro carni, e il territorio.
È proprio in Molise, principalmente nella parte alta della regione in provincia di Isernia, che si trova la più grande autostrada verde d’Italia: sono i tratturi, ovvero lunghe strade coperte d’erba che servivano per unire le necessità dell’uomo a quelle delle pecore di pascolare e camminare contemporaneamente.
Oggi i tratturi sono percorsi turistici dedicati a chi ama il trekking e la natura e, se prevedete di trascorrere qualche giorno in Molise, è d’obbligo godersi una passeggiata lungo i tratturi con una sosta in agriturismo per rifocillarsi con un buon pranzo a base di pecora e agnello e, in alcuni casi, di capra.
Cosa assaggiare a Isernia e dintorni
La cucina dell’Alto Molise è dettata dalla tradizione agricola e pastorale e le ricette tipiche sono ricche di legumi, formaggi e carni ovine.
In inverno potrete riscaldarvi con zuppe a base di farro di varietà antica e autoctona, di lenticchie di Capracotta o di fagioli tondini.
Se siete appassionati di formaggi in Molise avrete l’imbarazzo della scelta: non perdete il pecorino del Matese tipico di Capracotta, il Caciocavallo di Agnone e la stracciata di Carovilli considerata la mozzarella molisana.
Se il quinto quarto non vi spaventa è proprio in Molise che potrete assaggiare ogni parte di pecora, agnello e capretto a cominciare dalla testa.
Le testine di agnello o capretto vengono cotte in forno cosparse con una panatura aromatica, mentre per le interiora le ricette sono le più svariate.
Potrete assaggiarle in diversi piatti tipici come le mazzarelle, i torcinelli o gli abbuoti.
Una ricetta tipica che arriva proprio dall’antica tradizione della transumanza è la pezzata: durante lo spostamento del bestiame, quando capitava che una pecora si azzoppasse diveniva inevitabilmente la cena dei pastori che la cucinavano con quel poco che la natura gli offriva. È così che nasce la pezzata, ovvero pecora bollita insieme a erbe di montagna fatta cuocere in una pentola di rame direttamente sul fuoco.
La pezzata è un piatto così importante che si celebra nella Sagra della pezzata di Capracotta, un paese montano famoso proprio per l’allevamento delle pecore.
Durante questa sagra potrete gustare due piatti forti della tradizione: la pezzata appunto e l’agnello alla brace. Troverete inoltre nei menù le trippette di agnello al pomodoro, lo stufato di pecora giovane, ma anche la tipica pasta e lenticchie di Capracotta alla montanara e il caciocavallo.
Dove mangiare i prodotti tipici molisani
Non rimane che decidere dove gustare tutte queste specialità e per iniziare al meglio potrete fermarvi a pranzo vicino a un tratturo.
A Carovilli, uno dei 7 comuni della Riserva della Biosfera “Collemeluccio-Montedimezzo” dell’Unesco potrete gustare i sapori del territorio e magari decidere di fermarvi per la notte alla Masseria Montepizzi, un agriturismo ecosostenibile circondato dalla natura perfetto per chi ama trascorrere qualche giorno all’insegna di gusto e natura.
Qui potrete gustare i piatti della tradizione preparata con ingredienti locali e di stagione: nel menù non mancano funghi e tartufi, pasta fresca fatta in casa con ricchi sughi a base di pecora, agnello alla brace e la coratella di agnello.
Se passate da Capracotta e volete assaggiare la pezzata potrete gustarla al ristorante L’Elfo insieme a tanti altri piatti tipici che ricordano la forte tradizione agricola e pastorale. Troverete piatti come la zuppa di cicorie selvatiche o di lenticchie, lasagne fatte in casa e agnello alla brace.
Se invece siete alla ricerca di una cucina più raffinata che lavori la materia prima del territorio in modo innovativo, la Locanda Mammì a Isernia è quello che state cercando. La chef Stefania Di Pasquo, allieva di Niko Romito, vi delizierà con piatti originali e di alto livello come gli gnocchi caciocavallo, limone e menta o l’agnello, immancabile, in versione mandorlata.