SCHEDA ITINERARIO
Cirò, lì dove nasce il vino
Cirò è un paese in provincia di Crotone famoso per il suo omonimo vino, il Cirò DOC, che si estende dal mare fino a tutte le colline limitrofe offrendo un panorama fatto di morbide onde verdi che si uniscono con quelle blu del mare.La storia di Cirò e del suo vino ha una storia antica che arriva dall’Antica Grecia. Il nome Enotria, cioè terra del vino, con cui veniva chiamata la Calabria e in particolar modo questa zona è rappresentativo dell’importanza di questo prodotto che, un tempo, veniva offerto come premio ai vincitori delle Olimpiadi.
Paradossalmente ancora oggi in Italia la Calabria non è particolarmente considerata come produttore di vino, ma visitando questo territorio è impossibile non accorgersi della forte presenza di vigneti e delle tante cantine.
Arrivando nella zona di Cirò e nei comuni limitrofi non perdete una passeggiata tra i vitigni per godere del panorama che unisce le colline al mare e poi fermatevi per una degustazione in una delle tante piccole cantine di cui il territorio è costellato.
Assaporate i vini Gaglioppo, Magliocco, Malvasia o Greco Bianco in purezza e regalatevi un’esperienza unica con l’assaggio dei Triple A di Sergio Arcuri o dei vini naturali di Cataldo Calabretta.
Cirò: non solo vino
Per quanto il prodotto più conosciuto di Cirò sia il vino, tanti sono i prodotti tipici di questo territorio legati sia alle tradizioni di terra che a quelle di mare.Visitando il territorio vi accorgerete subito che i vigneti si fondono con ampi agrumeti e uliveti di cui la zona è davvero ricca.
Vi capiterà spesso di fermarvi a pranzo in locali in cui l’olio extravergine di oliva è autoprodotto e, se vi concederete una fetta di pane con un buon giro d’olio, potrete capire quanto questo prodotto sia eccezionale.
Si tratta di un olio extravergine d’oliva particolarmente delicato e dal sapore fruttato molto apprezzato nella regione, ma anche nel resto d’Italia.
Esiste poi un prodotto davvero unico tipico di Cirò Marina: si tratta della sardella, una crema ottenuto con neonata di pesce azzurro, sale e peperoncino.
Per la sua particolarità la sardella è soprannominata caviale dei poveri e vi verrà servita nell’antipasto di qualunque ristorante di zona.
Tradizionalmente viene servita su un piattino con l’aggiunta di un filo d’olio e poi sta al commensale spalmarla in abbondanza sulle fette di pane di grano duro del territorio.
La sardella può essere insaporita anche con la cipolla rossa di Tropea tritata finemente oppure utilizzata per gustosi primi piatti. Dove e cosa mangiare a Cirò La Trattoria Max è la prima tappa d’obbligo se passate in paese. Si tratta di un ristorante famigliare gestito da 2 fratelli, uno in cucina, l’altro sommelier, che offre continue conferme e regala gioia al palato con i prodotti locali, sia di mare che di terra e un’ottima selezione di vini del territorio.
Qui potrete gustare la sardella, il pescato locale a seconda di ciò che offre il mare, i maccheroni al ferretto o i covatelli fatti in casa, tanti altri piatti all’insegna della tradizione, ma anche qualcosa che guarda al nuovo.
A Cirò Marina potrete gustare il pescato del giorno preparato direttamente dalle mani di un pescatore: è Sasà Il Pescatore che non vi stupirà con effetti speciali, ma solamente con le ricette di famiglia e l’eccellente gusto del pesce freschissimo. Potrete assaggiare piatti unici come la frittura o il carpaccio di surici e, se il mare promette qualcosa di buono, sappiate che Sasà potrebbe abbandonarvi per correre in mare.
A Strongoli, poco distante da Cirò provate una vera esperienza gourmet da Dattilo, ristorante che vanta una stella Michelin in cui la chef Caterina Ceraudo, allieva di Miko Romito, vi farà assaporare i prodotti dell’azienda e del territorio lavorati con eleganza e uno stile unico. Nel menù potrete gustare anche l’olio biologico e l’eccellente vino prodotto dalla famiglia Ceraudo.
Se siete invece alla ricerca dei piatti tipici realizzati con materia prima locale in un ambiente accogliente per tutta la famiglia, poco distante da Dattilo trovate la Fattoria San Sebastiano.
Il proprietario Piero Romano vi accoglierà con un calore unico e vi porterà con il palato nel cuore delle tradizioni più antiche.
Anche se sarete pienissimi non perdetevi il dessert: vi delizierà con i cullurielli caldi, tipiche frittelle di pasta lievitata passate nello zucchero, che qui vengono rese ancora più golose con una cremosa salsa al cioccolato.