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Frutta e verdura di stagione a Dicembre: la spesa del mese

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Cavolo viola e rape rosse e viola svettano su un tagliere di legno tra le foglie autunnali

I pomeriggi si fanno uggiosi, è arrivato dicembre e siamo in pieno autunno. Ormai l'estate ce la siamo definitivamente lasciata alle spalle. Come facciamo a rendere più frizzante questa stagione un po' malinconica? Cominciamo a buttarci su frutta e verdura di stagione per arricchire di sapore e colore la nostra tavola. Per far brillare di colore minestre, vellutate e i contorni per i vostri arrosti ma anche per i brasati e i piatti di formaggi. Seguite i nostri consigli per fare una spesa sana e con prodotti di stagione nel mese di dicembre.

Le verdure di stagione di dicembre

Anche l'orto si prende una vacanza a dicembre, quindi le verdure disponibili per il nostro carrello rimangono le stesse del mese di novembre. Dal cavolfiore alla cicoria, dal finocchio alla zucca, le verdure di stagione sono tante e il loro uso in cucina può essere davvero vario.

La zucca: varietà, usi e proprietà

La zucca è uno degli ortaggi più amati dell’autunno, e si presta a moltissime ricette, anche in base alla varietà utilizzata. Esistono infatti moltissimi tipi di zucca, di varie forme, dimensioni e colori. Tra le tante, ricordiamo solo la zucca mantovana, la zucca di Marina di Chioggia, la zucca Butternut, la zucca trombetta d’Albenga, la zucca Delica.

Come si cucina la zucca? Anche in questo caso, esistono diversi modi per cucinare la zucca e utilizzarla in cucina. Per preparare una purea di zucca da utilizzare per preparare impasti o ripieni, si può cuocere la zucca in forno e poi frullarla, fino a ottenere una crema omogenea. Si può lessare in acqua, e poi schiacciarla per farne un condimento per paste o risotti. Si può cuocere con patate e aromi per farne una vellutata, oppure tagliarla a fettine sottile e friggerla in padella.

La zucca, oltre a essere un ottimo alleato in cucina per la sua versatilità, è anche un valido alleato per la nostra salute. È povera di calorie ma ricca di nutrienti ed effetti benefici per il nostro organismo. È ricca di antiossidanti, che diminuiscono il rischio di malattie croniche e cardiovascolari. Contiene anche vitamine A,C ed E, in grado di potenziare il sistema immunitario. Inoltre, favorisce la salute della pelle e degli occhi.

Anche i semi di zucca hanno importanti proprietà per il nostro organismo: sono ricchi di fibre e micronutrienti come manganese, magnesio e fosforo. Sono inoltre ricchi di antiossidanti, come carotenoidi e vitamina E. Hanno proprietà antinfiammatorie e riducono quindi il rischio di malattie come artrite, diabete e malattie neurovegetative.

Sempre per il loro elevato apporto di fibre, sono sconsigliati a chi soffre di colon irritabile o altri disturbi legati al tratto gastrointestinale.

Le patate in cucina

Esistono diversi tipi di patate che possono essere utilizzati in cucina a seconda della ricetta che si vuole preparare:

  1. Patate a pasta bianca: di consistenza farinosa, data l’importante presenza di amido, sono ideali per preparare gli gnocchi, ma anche la purè o le crocchette di patate.
  2. Patate a pasta gialla: contengono meno amido e risultano più compatte. Sono adatte per essere fritte, lessate e poi usate per un’insalata.
  3. Patate rosse: sono forse le più versatili in cucina. Si differenziano per la colorazione rossa della buccia. Si possono lessare, cuocere al forno, oppure friggerle, preparando numerose ricette.
  4. Patate viola: hanno una tipica colorazione violacea scura, sia nella buccia che nella polpa. Il loro particolare colore le rende esteticamente molto belle da usare in cucina, per preparare delle golose chips, o farne una purea, o ancora, preparare dei coloratissimi gnocchi.
  5. Patate dolci: sono una varietà di patata americana, ma che proviene da una famiglia diversa. Sono ottime fritte, oppure cotte al forno.

Tra le proprietà nutritive delle patate, ricordiamo che hanno un alto potere energetico e possono essere un’ottima alternativa a pane e pasta. Sono ricche di antiossidanti come flavonoidi e carotenoidi, hanno un elevato potere saziante, utile per chi segue una dieta dimagrante. Sono inoltre naturalmente prive di glutine, quindi adatte a chi è intollerante.

Tipi di funghi, proprietà e usi in cucina

Esistono diverse varietà di funghi che possono essere utilizzati in cucina, e alcuni hanno particolari caratteristiche che li rendono perfetti per delle specifiche ricette. Vediamone alcuni insieme:

  1. Funghi champignon: è la varietà forse più diffusa, di forma piccola e tonda, di colore bianco e di consistenza compatta. Sono facilmente acquistabili e molto versatili in cucina. Si possono gustare crudi e marinati, saltati in padella con le scaloppine di vitello o di pollo, anche ripieni e cotti al forno.
  2. Funghi porcini: i più prelibati e amati, dal profumo e sapore inconfondibile. Hanno una consistenza soda, compatta, e possono essere gustati crudi in insalata, oppure per un sugo da condire tagliatelle o un semplice risotto, e ancora fritti.
  3. Funghi pleurotus: conosciuti anche come orecchioni, hanno un cappello largo e schiacciato, e un gambo corto e sottile. Sono ottimi impanati e fritti.
  4. Funghi chiodini: la loro particolarità è che si trovano e si acquistano sempre in grossi gruppi. Non possono essere mangiati crudi, perché contengono una tossina che si elimina solo in cottura. Si possono cuocere in padella o messi sott’olio.
  5. Funghi finferli: sono chiamati anche gallinacci, sono piccoli, di un colore dorato o giallo scuro, perfetti per farne un sugo con cui condire pasta o riso.
  6. Funghi ovoli: dalla consistenza tenera e un sapore delicato, sono ottimi da gustare crudi in insalata.
  7. Funghi shiitake: funghi provenienti dall’Estremo Oriente, coltivati soprattutto in Cina e Giappone, dove vengono utilizzati per arricchire le zuppe.

Tra le proprietà dei funghi, ricordiamo che sono ricchi di fibre, le cui quantità variano a seconda del tipo di fungo, e questo li rende utili per il corretto funzionamento intestinale. Hanno anche una buona quantità di vitamine, in particolare la B12, e sali minerali come potassio, fosforo, calcio e ferro.

Proprio per queste loro caratteristiche, i funghi risultano il perfetto alleato per coloro che vogliono perdere peso ma non vogliono rinunciare al gusto.

Prima di cucinarli, i funghi vanno però puliti bene per eliminare residui di terra. Essendo molto delicati e porosi, è bene non lavarli sotto l’acqua corrente, il rischio è di romperli e, al tempo stesso, renderli troppo bagnati. Occorre quindi pulirli con appositi pennellini o spazzolini, la carta da cucina, un coltellino per staccare le parti più incrostate.

Come cucinare i funghi? I modi sono vari, e tutti molto invitanti. Sono ottimi impanati e fritti, ma anche trifolati con uno spicchio d’aglio e un po’ di prezzemolo. Si sposano molto bene con la pasta fresca all’uovo, tipo tagliatelle o tagliolini. Sono ottimi anche con la polenta: si possono preparare dei golosissimi crostini di polenta con funghi trifolati, provare per credere!

Il cavolfiore, le proprietà e come cucinarlo

Vediamo i vari tipi di cavolfiore e il loro rispettivo uso in cucina:

  1. Cavolfiore bianco, ottimo semplicemente lessato e condito con olio e limone, dà il suo massimo gratinato al forno con la besciamella.
  2. Cavolfiore viola, un incrocio tra il broccolo e il cavolfiore comune, ha un uso molto coreografico in cucina, ma è anche molto buono in pastella e fritto, oppure gratinato al forno.
  3. Broccolo romanesco, dalla forma appuntita, e il colore verde brillante.
  4. Cavolo cappuccio verde, da consumare crudo in insalata, oppure cotto al vapore e in una minestra.
  5. Cavolo cappuccio rosso, o cavolo rosso, può essere consumato sia crudo che cotto.
  6. Cavolo verza, simile al cavolo cappuccio, che si presta a numerose ricette. Si può consumare crudo o cotto, dalle insalate, agli involtini di carne.
  7. Cavolo nero toscano, dalle lunghe foglie sottili, scure e rugose, molto usato nella cucina toscana, per esempio nella zuppa di ceci e cavolo nero.
  8. Cavolo cinese, o pak choi, dalle foglie carnose e croccanti, il sapore delicato e leggermente amarognolo.
  9. Cavolini di Bruxelles, si gustano cotti, solitamente saltati in padella.
  10. Broccoletti, anche conosciuti come cime di rapa, o in Campania come friarielli, sono ottimi da gustare in padella con olio, aglio, peperoncino. Tipiche della cucina pugliese e molto amate in tutta Italia, le orecchiette con le cime di rapa sono un classico nella stagione autunnale e, soprattutto, invernale.

Tra le proprietà dei cavolfiori: questi ortaggi hanno un basso contenuto calorico e un alto potere saziante. Ricchi di vitamine e Sali minerali, oltre a principi attivi antinfiammatori, antiossidanti e depurativi.

Quando si vuole comprare il cavolfiore, è essenziale scegliere quelli che risultano privi di macchia, dal colore uniforme e le foglie di un bel verde acceso. Il gambo deve essere ben sodo e le cime perfettamente chiuse. Ma quanto può durare un cavolfiore appena comprato ? Una volta acquistato, questo ortaggio deve essere lavato, asciugato e conservato in frigorifero per alcuni giorni. Può anche essere congelato crudo o cotto, e conservato sott’olio e sott’aceto.

Se siete amanti delle zuppe provate a fare la zuppetta di cavolfiore con frutta secca e salame di Cremona IGP , se invece volete provare ad abbinarlo con il pesce, ecco il pesce San Pietro croccante con crema di cavolfiore affumicato.

Broccoli o cavolfiori? Differenze e usi

I broccoli e i cavolfiori spesso vengono confusi tra di loro, ma hanno alcune differenze, anche se risultano “parenti stretti” perché proveniente dalla famiglia del cavolo.

I broccoli sono fiori commestibili, che si distinguono dal cavolfiore per l’aspetto tipicamente verde, tendente al violaceo. Per quanto riguarda la cottura dei broccoli, hanno un sapore delicato e sono ottimi bolliti e poi saltati in padella con olio, aglio e peperoncino, oppure gratinati al forno con altre verdure di stagione.

Tra le proprietà nutrizionali dei broccoli, hanno un’elevata quantità di vitamina C e di beta-carotene. Hanno una buona fonte di fibre, che aiuta il corretto transito intestinale, oltre a ridurre l’assorbimento del colesterolo.

La frutta di stagione di dicembre

Vediamo ora la frutta di dicembre, tra colori e profumi, vitamine e proprietà benefiche, per affrontare al meglio la stagione più fredda. Dagli agrumi ai cachi, dalle mele, alle pere, ai kiwi, scopriamo la frutta che più si può gustare in questa stagione e come utilizzarla in cucina.

Le arance e i mandarini

Gli agrumi come arance e mandarinisono tra la frutta più gustata dal mese di dicembre e per tutto l’inverno. Le differenze tra arance e mandarini sono diverse, dalla forma, alla succosità, al sapore. I mandarini sono definiti “agrumi originali” perché, insieme al cedro e al pomelo, sono gli agrumi da cui hanno avuto origine gli altri, come le arance, i mandaranci, le clementine.

Le arance, in particolar modo, sono un antichissimo ibrido tra il mandarino e il pomelo. Tra le proprietà delle arance ricordiamo il loro bassissimo apporto calorico, l’abbondanza di vitamina C dall’importante effetto antiossidante e rinforzante per il sistema immunitario, la vitamina A che combatte i radicali liberi e l’invecchiamento cellulare, oltre a migliorare la pelle i capelli, e aiuta la vista.

Anche la buccia dell’arancia ha tantissime proprietà nutrizionali: è amica della linea, perché favorisce la metabolizzazione dei lipidi, e aiuta la regolarità intestinale. L’importante è scegliere arance biologiche, coltivate in modo naturale, senza utilizzo di sostanze chimiche come pesticidi, che risulterebbero tossici per la salute.

Anche le proprietà del mandarino risultano molto simili a quelle delle arance: poche calorie e un elevato contenuto in acqua, con numerosi Sali minerali come potassio, ferro, calcio, fosforo e sodio. Ha anche un buon apporto di micronutrienti come vitamine A, B1, B2, B3 e C. Possiamo quindi comprendere quando il mandarino sia un alleato per la nostra salute.

I kiwi, proprietà e benefici

I kiwi sono dei frutti dalla polpa di un bel verde brillante, ricca di semini, e una buccia leggermente pelosa e marrone. Tra le proprietà benefiche, il wiki è ricco d’acqua e carboidrati, ma con un basso indice glicemico, per cui può essere tranquillamente consumato anche da chi soffre di diabete. I kiwi hanno anche alti valori di vitamina C, tanto da superare alcuni agrumi, ma anche vitamine K, E, folati e minerali come potassio, fosforo e calcio.

Come far maturare i kiwi? Quando acquistiamo dei kiwi, a volte risultano troppo acerbi. Bisogna quindi mettere in pratica dei piccoli consigli per far raggiungere ai frutti il giusto grado di maturazione. Per esempio lasciandoli a temperatura ambiente in una ciotola per pochi giorni. Alcuni consigliano anche di riporre i kiwi in un sacchetto di carta insieme a una mela o una banana già mature. In questo modo basterà anche solo un giorno perché i kiwi diventino maturi e pronti per essere gustati.

Le mele, varietà, proprietà e consigli in cucina

Esistono vari tipi di mele, vediamo insieme le più famose e utilizzate in cucina:

  1. Mele renette: la definiscono la regina delle mele, dalla buccia di colore giallo e alcune striature più scure. È senz’altro una delle mele più usate in cucina, per preparare strudel o frittelle.
  2. Mele Golden Delicious: dolci e croccanti, hanno una buccia dalle sfumature rossastre.
  3. Mele Stark Delicious: la famosa mela rossa di Biancaneve, dalla polpa dolce e senza acidità, la consistenza farinosa che le permette una perfetta cottura.
  4. Mele Fuji: nate in Giappone, oggi sono tra le più coltivate al mondo, dalla consistenza croccante e una polpa molto succosa.

Tutti conosciamo le proprietà nutrizionali delle mele: come si dice, una mela al giorno leva il medico di torno! Questo perché il suo contenuto energetico è moderato, quindi perfetto per essere utilizzato come spuntino a metà mattina. Contengono una discreta quantità di fibre, vitamine, tra cui spicca la concentrazione di acido ascorbico, e buon livelli di potassio tra i Sali minerali.

È costituita per circa l’85% d’acqua, ed è adatta a chi vuole mantenere un’alimentazione sana ed equilibrata, perché non contiene né grassi né proteine e ha pochissimi zuccheri.

Ma quante mele si possono mangiare al giorno? Una mela al giorno può far bene alla salute, ma è sempre importante non esagerare nelle quantità.

Per l’inverno, potete conservare le melein un luogo fresco, buio e asciutto, tipo una cantina, oppure in frigorifero, purché restino coperte.

Le pere, varietà e proprietà

Le proprietà delle pere sono tante almeno quanti sono i loro benefici per l’organismo. Vediamo le più famose e usate:

  1. Pere Abate: dalla polpa bianca e molto zuccherina
  2. Pere Kaiser: dalla buccia marroncina, risultano succose e dolci, adatte alla cottura. Provate per esempio le pere al vino bianco secco.
  3. Pere Williams: tondeggianti, dalla buccia verde, succose

Hanno proprietà benefiche molto interessanti, dalla presenza di pochissime calorie all’essere costituite principalmente d’acqua. Le pere risultano ricche di fibre, zuccheri, antiossidanti tra cui il beta-carotene, vitamine e Sali minerali.

Sono molto utili per contrastare l’invecchiamento della pelle, per la funzionalità intestinale (grazie alla buona presenza di fibre) e una corretta digestione grazie al sorbitolo.

I cachi, il colore e il sapore dell’autunno

Insieme alla zucca e alle arance, i cachi sono tra i prodotti arancioni più amati nella cucina autunnale e invernale. Il sapore dolcissimo e la consistenza particolare rendono i cachi un frutto inimitabile. Le proprietà dei cachi sono diverse, dall’elevata quantità di sali minerali, come potassio, calcio, fosforo e vitamine A, C, B. Grazie al beta-carotene, i cachi hanno un importante potere antiossidante, che svolge funzione di rafforzamento del nostro sistema immunitario. I cachi hanno anche un buon potere lassativo, grazie anche alle fibre presenti nella polpa.

Potete conservare i cachi in frigorifero per qualche giorno se non eccessivamente maturi oppure all’esterno, in un luogo fresco e al riparo da fonti di calore se ancora acerbi. In questo caso, per far maturare i cachi più in fretta, potete riporli in un cestino o in una cassetta e poi aggiungervi all’interno anche qualche mela: dopo qualche giorno risulteranno maturi al punto giusto.

Sicuramente i cachi risultano particolarmente zuccherini, ma la quantità di cachi da gustare al giorno è pari a uno, meglio se a colazione o come spuntino di metà mattina. Questo frutto, infatti, ci aiuta ad eliminare le tossine e le scorie presenti nel nostro organismo, grazie ai minerali che contiene che favoriscono la liberazione dai liquidi in eccesso e l’eliminazione del gonfiore addominale.

I cachi sono fantastici nel mese di novembre. Non servono consigli particolari per utilizzarli in cucina: sono buonissimi così come sono, mangiati con un cucchiaino. Ma se volete esagerare potete preparare una buonissima crema di ricotta con salsa di cachi e clementine .

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