Vini vulcanici italiani in scena a Vulcania Napoli
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I consorzi dei vini vulcanici si sono incontrati a Napoli per una interessante due giorni del settore enologico italiano
Vulcania, l’interessante iniziativa dei consorzi dei vini vulcanici, il 23 e 24 novembre ha toccato per la prima volta Napoli, provincia in cui ricadono ben tre importanti aree vulcaniche: Campi Flegrei, Ischia e Vesuvio. E così nella interessante due giorni di Vulcania Napoli 2012, il Forum internazionale dei vini bianchi da suoli di origine vulcanica, realizzato dalla Camera di Commercio di Napoli attraverso l’Azienda speciale Agripromos in collaborazione con il Consorzio Tutela vini dei Campi flegrei, si è assistito a un interessante confronto tra i vini campani e quelli del resto d’Italia.
Dopo i saluti istituzionali da parte della consigliera regionale della Campania con delega all’Agricoltura Daniela Nugnes, del presidente della Camera di Commercio di Napoli Maurizio Maddaloni e del presidente Agripromos Pasquale Russo si è entrati nel vivo dell’argomento con la sapiente moderazione del giornalista enogastronomico Antonio Paolini.
Di grande livello gli interventi di tutti i relatori di Vulcania Napoli 2012. Michele Farro, presidente del Consorzio di tutela dei vini dei Campi Flegrei, Attilio Scienza, Ordinario di Viticoltura presso l’Università di Milano, Fabio Terribile, Ordinario della Facoltà di Agraria di Portici, e Antonella Monaco, tecnico MUSA, Centro museale delle Scienze Agrarie di Portici presso l’Università degli Studi Federico II di Napoli. Hanno portato testimonianze significative sull’origine e la natura dei suoli vulcanici.
A seguire, a Vulcania Napoli si è svolta una coinvolgente degustazione tecnica di ben 12 vini scelti tra le migliori espressioni di diverse aree vulcaniche del Belpaese, dall’Etna ai Colli Euganei, dal Vesuvio al Soave. A guidare la platea in questo affascinante viaggio sensoriale sono stati, per i vini non campani, Attilio Scienza e Giovanni Ponchia e, per le produzioni della Campania, gli enologi Gerardo Vernazzaro, Andrea D’Ambra e Sergio Romano rispettivamente per i Campi Flegrei, l’Isola d’Ischia e il Vesuvio. La degustazione ha confermato ancora una volta che vini bianchi ottenuti dai suoli vulcanici presentano peculiarità uniche, inimitabili, esprimendo complessità e longevità invidiabili.
Nonostante il taglio scientifico e tecnico dato alla manifestazione Vulcania, che si rivolgeva solo alla stampa e agli operatori del settore Ho.re.ca., si è registrata una nutrita partecipazione.
Sabato 24 i giornalisti e i presidenti dei consorzi delle Doc vulcaniche, giunti nel capoluogo partenopeo in occasione di Vulcania Napoli, sono stati coinvolti in un’appassionante tour alla scoperta del territorio flegreo visitando vigne e cantine del territorio.
di Angelo Cattaneo
Vulcania, l’interessante iniziativa dei consorzi dei vini vulcanici, il 23 e 24 novembre ha toccato per la prima volta Napoli, provincia in cui ricadono ben tre importanti aree vulcaniche: Campi Flegrei, Ischia e Vesuvio. E così nella interessante due giorni di Vulcania Napoli 2012, il Forum internazionale dei vini bianchi da suoli di origine vulcanica, realizzato dalla Camera di Commercio di Napoli attraverso l’Azienda speciale Agripromos in collaborazione con il Consorzio Tutela vini dei Campi flegrei, si è assistito a un interessante confronto tra i vini campani e quelli del resto d’Italia.
Dopo i saluti istituzionali da parte della consigliera regionale della Campania con delega all’Agricoltura Daniela Nugnes, del presidente della Camera di Commercio di Napoli Maurizio Maddaloni e del presidente Agripromos Pasquale Russo si è entrati nel vivo dell’argomento con la sapiente moderazione del giornalista enogastronomico Antonio Paolini.
Di grande livello gli interventi di tutti i relatori di Vulcania Napoli 2012. Michele Farro, presidente del Consorzio di tutela dei vini dei Campi Flegrei, Attilio Scienza, Ordinario di Viticoltura presso l’Università di Milano, Fabio Terribile, Ordinario della Facoltà di Agraria di Portici, e Antonella Monaco, tecnico MUSA, Centro museale delle Scienze Agrarie di Portici presso l’Università degli Studi Federico II di Napoli. Hanno portato testimonianze significative sull’origine e la natura dei suoli vulcanici.
A seguire, a Vulcania Napoli si è svolta una coinvolgente degustazione tecnica di ben 12 vini scelti tra le migliori espressioni di diverse aree vulcaniche del Belpaese, dall’Etna ai Colli Euganei, dal Vesuvio al Soave. A guidare la platea in questo affascinante viaggio sensoriale sono stati, per i vini non campani, Attilio Scienza e Giovanni Ponchia e, per le produzioni della Campania, gli enologi Gerardo Vernazzaro, Andrea D’Ambra e Sergio Romano rispettivamente per i Campi Flegrei, l’Isola d’Ischia e il Vesuvio. La degustazione ha confermato ancora una volta che vini bianchi ottenuti dai suoli vulcanici presentano peculiarità uniche, inimitabili, esprimendo complessità e longevità invidiabili.
Nonostante il taglio scientifico e tecnico dato alla manifestazione Vulcania, che si rivolgeva solo alla stampa e agli operatori del settore Ho.re.ca., si è registrata una nutrita partecipazione.
Sabato 24 i giornalisti e i presidenti dei consorzi delle Doc vulcaniche, giunti nel capoluogo partenopeo in occasione di Vulcania Napoli, sono stati coinvolti in un’appassionante tour alla scoperta del territorio flegreo visitando vigne e cantine del territorio.
di Angelo Cattaneo