Tour Coevo Cecchi
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Si è da poco concluso il tour di presentazione della nuova annata di COEVO nei migliori ristoranti d'Italia
Con questo Tour Coevo, davvero esclusivo, Cecchi ha presentato la vendemmia 2009 in un viaggio che ha toccato otto nomi dell’alta ristorazione italiana. Otto chef che sono stati “messi alla prova” in un gioco che non è il semplice abbinamento di un piatto con un vino, ma la sintesi di un incontro fra quell’arte che trasforma gli ingredienti in “opera gastronomica” e il risultato della ricerca e della passione che solo il territorio toscano può dare nella sua eleganza.
Otto personalità diverse che grazie a COEVO si sono raccontate in un percorso che è partito da Milano ed è arrivato fino a Roma. Momenti d’incontro e di confronto particolarmente cari ad Andrea e Cesare Cecchi. Un’occasione per ritrovarsi, in amicizia, con chef, enotecari e giornalisti.
Quella di COEVO è la terza vendemmia dopo la novità proposta con l’annata 2006 e l’entusiasmo dimostrato con il 2007. Questo vino, che ha suscitato tanto interesse sia in Italia che all’estero, è ormai presente nelle carte della ristorazione che emoziona.
Coevo ha dato un forte segnale di svolta alla oltre che centenaria storia di Cecchi. “Un vino che ha voluto rappresentare e rappresenta – dice Andrea Cecchi - anche un territorio, quello della Toscana. Perché l’uvaggio è composto da Sangiovese, che è la percentuale più alta, e Cabernet Sauvignon vendemmiati nella zona di Castellina in Chianti, Merlot e Petit Verdot nell’azienda Val delle Rose in Maremma.”
“Abbiamo capito – continua Cesare – che in momenti di grande crisi come questa, iniziata ormai da oltre quattro anni, dobbiamo generare idee e realizzare progetti. Ci auguriamo di avere anche con questo 2009, nel segno della continuità, le fortunate perfomances delle precedenti annate.”
Questo IGT Toscana è per la famiglia Cecchi una sintesi del passato, memoria della sua tradizione, riferimento per il presente, ma soprattutto per il futuro.
Con questo Tour Coevo, davvero esclusivo, Cecchi ha presentato la vendemmia 2009 in un viaggio che ha toccato otto nomi dell’alta ristorazione italiana. Otto chef che sono stati “messi alla prova” in un gioco che non è il semplice abbinamento di un piatto con un vino, ma la sintesi di un incontro fra quell’arte che trasforma gli ingredienti in “opera gastronomica” e il risultato della ricerca e della passione che solo il territorio toscano può dare nella sua eleganza.
Otto personalità diverse che grazie a COEVO si sono raccontate in un percorso che è partito da Milano ed è arrivato fino a Roma. Momenti d’incontro e di confronto particolarmente cari ad Andrea e Cesare Cecchi. Un’occasione per ritrovarsi, in amicizia, con chef, enotecari e giornalisti.
Quella di COEVO è la terza vendemmia dopo la novità proposta con l’annata 2006 e l’entusiasmo dimostrato con il 2007. Questo vino, che ha suscitato tanto interesse sia in Italia che all’estero, è ormai presente nelle carte della ristorazione che emoziona.
Coevo ha dato un forte segnale di svolta alla oltre che centenaria storia di Cecchi. “Un vino che ha voluto rappresentare e rappresenta – dice Andrea Cecchi - anche un territorio, quello della Toscana. Perché l’uvaggio è composto da Sangiovese, che è la percentuale più alta, e Cabernet Sauvignon vendemmiati nella zona di Castellina in Chianti, Merlot e Petit Verdot nell’azienda Val delle Rose in Maremma.”
“Abbiamo capito – continua Cesare – che in momenti di grande crisi come questa, iniziata ormai da oltre quattro anni, dobbiamo generare idee e realizzare progetti. Ci auguriamo di avere anche con questo 2009, nel segno della continuità, le fortunate perfomances delle precedenti annate.”
Questo IGT Toscana è per la famiglia Cecchi una sintesi del passato, memoria della sua tradizione, riferimento per il presente, ma soprattutto per il futuro.