Si scrive Street food. In Piemonte si legge Gofri e Miasse
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Quando si parla di Piemonte è alla Bagna caoda, al brasato o al bollito misto che si pensa, ma le Miasse e i Gofri sono da provare. Potremmo definirli, per seguire una tendenza, street food, cibo da strada. Scoprite cosa sono e dove degustarli!
Noi italiani siamo fantastici, importiamo di tutto, persino nella gastronomia, dove la nostra eccellenza è riconosciuta a trecentosessanta gradi, riusciamo a sentirci inferiori e a dover fare nostre tradizioni che ora arrivano da oltre Oceano, ma che in realtà esistevano in Italia già ai tempi dei nostri nonni.
Un esempio su tutti è lo street food, cibo da strada, quello che è lecito consumare mentre si passeggia nelle vie del centro o seduti su una panchina del parco con attorno stormi di uccellini alla caccia dell’ultima briciola.
Negli Stati Uniti spopolano i food truck, che da soli meriterebbero un pezzo dedicato per la varietà e la creatività dell’offerta, noi, dal canto nostro abbiamo tradizioni che vale la pena di riscoprire: magari i camioncini non sono così diffusi, ma chioschi, banchetti e negozi sono tornati di gran moda.
Quando si parla di Piemonte è alla Bagna caoda, al brasato o al bollito misto che si pensa, ma le Miasse e i Gofri sono da provare.
Il gofri della val Chisone è una cialda salata a base di farina, acqua, latte uova e lievito di birra cotta sui ferri per goufres. Le cialde si caratterizzano per essere croccanti fuori e morbide dentro e si distinguono dai wafel, che si preparano nel nord Europa, per lo spessore della cialda.
Tradizionalmente il gofri era usato come surrogato del pane per accompagnare le pietanze, in quanto il rigido clima invernale, con le abbondanti nevicate rendeva difficoltoso uscire per comprare il pane fresco. Oggi nel centro di Torino, e non solo, si trovano locali che offrono sfiziosi gofri accompagnati ai salumi e ai formaggi della tradizione.
Le miasse vantano una storia molto simile a quella dei gofri. Queste arrivano però dalla regione del Canavese. Anche le miasse sono cialde, ma questa volta preparate con farina di granturco. Possono essere farcite con ingredienti salati, ma anche dolci. Imperdibili le miasse ripiene di crema alla nocciola, magari accompagnate da una nuvola di panna montata. Certo non si tratta di cibo dietetico, ma, in vista del freddo inverno, un po’ di dolcezza sarà bene concessa, no?
Per gustare al meglio gofri e miasse le nostre indicazioni sono due, una in pieno centro a Torino (Gofreria Piemonteisa via San Tommaso 4/A) l’altra a Pinerolo, cittadina ai piedi della Val Chisone e itinerante per le sagre con un caratteristico camioncino (Io mangio Gofri via Savoia 27 Pinerolo)
di Silvia Galli
Noi italiani siamo fantastici, importiamo di tutto, persino nella gastronomia, dove la nostra eccellenza è riconosciuta a trecentosessanta gradi, riusciamo a sentirci inferiori e a dover fare nostre tradizioni che ora arrivano da oltre Oceano, ma che in realtà esistevano in Italia già ai tempi dei nostri nonni.
Un esempio su tutti è lo street food, cibo da strada, quello che è lecito consumare mentre si passeggia nelle vie del centro o seduti su una panchina del parco con attorno stormi di uccellini alla caccia dell’ultima briciola.
Negli Stati Uniti spopolano i food truck, che da soli meriterebbero un pezzo dedicato per la varietà e la creatività dell’offerta, noi, dal canto nostro abbiamo tradizioni che vale la pena di riscoprire: magari i camioncini non sono così diffusi, ma chioschi, banchetti e negozi sono tornati di gran moda.
Quando si parla di Piemonte è alla Bagna caoda, al brasato o al bollito misto che si pensa, ma le Miasse e i Gofri sono da provare.
Il gofri della val Chisone è una cialda salata a base di farina, acqua, latte uova e lievito di birra cotta sui ferri per goufres. Le cialde si caratterizzano per essere croccanti fuori e morbide dentro e si distinguono dai wafel, che si preparano nel nord Europa, per lo spessore della cialda.
Tradizionalmente il gofri era usato come surrogato del pane per accompagnare le pietanze, in quanto il rigido clima invernale, con le abbondanti nevicate rendeva difficoltoso uscire per comprare il pane fresco. Oggi nel centro di Torino, e non solo, si trovano locali che offrono sfiziosi gofri accompagnati ai salumi e ai formaggi della tradizione.
Le miasse vantano una storia molto simile a quella dei gofri. Queste arrivano però dalla regione del Canavese. Anche le miasse sono cialde, ma questa volta preparate con farina di granturco. Possono essere farcite con ingredienti salati, ma anche dolci. Imperdibili le miasse ripiene di crema alla nocciola, magari accompagnate da una nuvola di panna montata. Certo non si tratta di cibo dietetico, ma, in vista del freddo inverno, un po’ di dolcezza sarà bene concessa, no?
Per gustare al meglio gofri e miasse le nostre indicazioni sono due, una in pieno centro a Torino (Gofreria Piemonteisa via San Tommaso 4/A) l’altra a Pinerolo, cittadina ai piedi della Val Chisone e itinerante per le sagre con un caratteristico camioncino (Io mangio Gofri via Savoia 27 Pinerolo)
di Silvia Galli