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Salento. Giro di gusto tra le specialità street food

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Pochi ingredienti per piatti semplici e di grande gusto. Dalla frisa al pasticciotto, ecco le delizie street food da non perdere per chi per le vacanze ha scelto il Salento…

di Alessandra Cioccarelli

Pochi ingredienti per piatti semplici e di grande gusto.  È la cucina salentina, una gastronomia ricca di specialità tradizionali che conquistano ogni anno le flotte di turisti ammaliati dalla terra de lu sule, lu mare e lu ientu. Dalla frisa al pasticciotto, ecco le delizie street food da non perdere per chi ha scelto il Salento come destinazione…
 
IL RUSTICO

Se nel barese la focaccia è un vero must, non si può andare in Salento e non assaggiare il rustico. Di cosa si tratta? Da fuori ha la forma di un disco croccante e dorato di pasta sfoglia e all’interno contiene un morbido ripieno di pomodoro e mozzarella (frequente è anche l’aggiunta della besciamella come alla Pasticceria Natale di Lecce). Ottimi come spuntini a tutte le ore del giorno, i rustici vengono mangiati di norma tiepidi e si trovano in tutte le rosticcerie e bar. Uno spezzafame molto sfizioso da portare anche in spiaggia. LA FRISA O FRISEDDHA

Pane biscottato ammorbidito sotto l’acqua e condito con pomodorini, olio, sale e origano. È la frisa o friseddha, una sorta di pane fatto con farina di grano duro, cotto, tagliato a metà e cotto nuovamente in forno. Tra i piatti più antichi del Salento e apprezzatissimo durante la stagione estiva da locali e turisti, la frisa viene condita con infinite varianti ed è una gustosa possibilità per un pranzo o uno spuntino semplice e fresco. Nella bella stagione i chiostri del lungomare non se le fanno mancare, come da Lido Pineta, sul litorale di Ugento (Lecce) o a Capilungo di Alliste (Lecce) dove la Frisara di Mimmo Adamo propone un assortimento da leccarsi i baffi.

LA PUCCIA

Morbida dentro e croccante fuori. La puccia è una tipica pagnotta salentina (senza mollica) fatta con un impasto simile a quello della pizza, ma con una lievitazione molto più breve. Il ripieno? C’è davvero da sbizzarrirsi!  All’Angolino di via Matteotti di Lecce trovate quella tradizionale con verdure miste e con carne di cavallo; dalla Pizzeria Artù – siamo sempre a Lecce in via Rossini – si può provare la puccia fai da te. Al bancone degli ingredienti si può scegliere a piacimento al bancone dei condimenti tra pomodori secchi, lampascioni, cipolline, mozzarella, salsiccia, verdure, acciughe, salumi e golosità varie. Ottima anche semplice. IL PASTICCIOTTO
Viene chiamato pasticciotto leccese, ma a rivendicarne i natali è la cittadina di Galatina e in particolar modo la bottega della famiglia Ascalone (ancora oggi sforna pasticciotti da leccarsi i baffi!). Di cosa si tratta? Da fuori si presenta come una tortina di pasta frolla di forma ovale e all’interno, nella versione più tradizionale, racchiude una dolce crema pasticcera. In Salento si trovano diverse scuole di pensiero: c’è chi prepara la pasta frolla con lo strutto, chi la preferisce nella variante più “neutra” al burro; alcuni pasticcieri ci mettono uno strato di marmellata o crema di nocciola, altri ancora danno maggiore stabilità al dolce mettendo il cioccolato sul fondo. La Pasticceria Cherie di Campi Salentina è diventata famosa per il suo pasticciotto Obama, una variante (la forma è tonda) golosissima della specialità salentina: la pastafrolla è al cioccolato e la crema impiegata per il ripieno pure!

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