Primo Forum della Ristorazione Italiana
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A Milano Golosa si è tenuto il primo forum della ristorazione italiana, un progetto dell'Unione Italiana Ristoratori aperto a tutti i ristoratori italiani
Lunedì 14 ottobre 2013, a Milano, in occasione di Milano Golosa, ha avuto luogo il primo Forum della Ristorazione Italiana. Il forum è un progetto dell’Unione Italiana Ristoratori (UIR), aperto a tutti i ristoratori italiani, che ha avuto come obiettivo quello di far luce su temi e problemi della ristorazione italiana tramite un confronto aperto e professionale. E’ stata la prima volta che i ristoratori di tutta Italia si sono incontrati in un contesto totalmente depoliticizzato, per discutere delle tematiche legate al loro quotidiano: questioni fiscali, legali, commerciali, gestionali e di sviluppo.
La sessione del mattino ha visto gli interventi di Savino Vurchio, direttore dell’Associazione, che ha presentato UIR, i programmi di lavoro e coloro che oggi, insieme ai ristoratori, rappresentano il cuore del gruppo: Mario Palmieri (vicedirettore), Daniele Barelli (avvocato e consulente lagale), Donatella Fioravanti (consulente bancario), Gulfo Gulinelli (ingegnere e consulente per la sicurezza del lavoro).
Tra i relatori anche Davide Paolini che ha parlato della ristorazione in questi termini: “La ristorazione va valorizzata da un punto di vista imprenditoriale. Purtroppo in Italia siamo portati a coltivare e valorizzare il prodotto ma non il mercato. Buona parte dei ristoranti pensano solo ai risultati sulle guide e finiscono per non pensare più alla propria impresa. La qualità deve essere sempre primaria. Esistono tanti corsi di specializzazione ma non esistono corsi di gestione della ristorazione. Dobbiamo pensare al ristorante come categoria economica. UIR nel tempo dovrà essere in grado di dare formazione ai ristoratori”.
I consulenti UIR hanno invece fatto luce su diverse tematiche che si possono riassumere in pochi punti:
• I ristoratori devono produrre beni e servizi mentre i banchieri devono fare gli imprenditori del credito, senza perdere di vista il territorio di riferimento dove è più facile fare Banca. Poiché s’intravedono segnali d’inversione di tendenza della crisi economica è importante una consulenza puntuale e professionale per mantenere e accrescere il capitale accumulato. La banca deve stare di fianco al ristoratore, aiutarlo in un mestiere che non è suo. Naturalmente il ristoratore deve essere disposto a farsi aiutare. Questo modo di lavorare porterà a prevenire le crisi e le problematiche che spesso oggi sono affrontate in last minute, quando non c’è ormai più niente da fare.
• È importante essere informati preventivamente sulle novità normative e i conseguenti adempimenti da assolvere, per non incappare in sanzioni. (Per questo UIR, tramite la pagina dedicata ai consulenti, da modo all’associato di poter ricevere informazioni utili per il corretto svolgimento della propria attività nel pieno rispetto della normativa vigente).
• UIR potrebbe svilupperà una banca dati per classificare le casistiche legate a problematiche della ristorazione.
Dalla parte dei ristoratori sono intervenuti: Tano Simonato (Ristorante Tanto Passamo l’Olio di Milano), Igles Corelli (Ristorante Atman, Pistoia), Bruno Marsico (proprietario del Globe di Milano).
L'Unione Italiana Ristoratori, è l’associazione più antica d’Italia che lega cuochi e ristoratori di tutto il Paese. Fondata nel 1971, conta oggi più di 150 ristoranti dove l'arte della cucina, della cantina e della tavola, sono ingredienti fondamentali per rispondere alle esigenze di una clientela sempre più attenta.
La UIR per tanti anni ha seguito un percorso proprio, fuori dai riflettori dello chef system con un solo obiettivo: quello di promuovere e rispettare i prodotti. Oggi, pur rimanendo legata a certi principi, ha deciso di cambiare pelle: in questo momento storico molto difficile sia per motivi economici che per lo sfilacciamento del settore, è ancor più necessario fare sistema (basti pensare che nei primi tre mesi del 2013 hanno chiuso 4.073 tra bar e ristoranti che si vanno ad aggiungere ai 28.000 spariti negli ultimi 4 anni*); perciò UIR ha deciso di porsi come L’Associazione di riferimento che, apoliticamente, unisce un grande numero di ristoratori al fine di essere rappresentativa per la categoria creare un movimento per la ristorazione dagli obiettivi chiari e concreti.
Da poco è on-line www.ristorantiuir.it ovvero il luogo d’incontro per centinaia di ristoratori. Il sito UIR diverrà infatti, il cuore pulsante di tutte le attività legate all’Associazione. Nel sito i consulenti UIR daranno consigli e suggerimenti e, attraverso l’iscrizione ad un forum, sarà possibile entrare in contatto con i veri problemi della ristorazione, per confrontarsi e trovare delle risposte insieme a degli aiuti concreti.
“E’ profondo il legame che mi unisce ai ristoratori. Quando ho intuito che ciò che realmente mancava al settore era un’identità univoca e rappresentativa, ho capito che l’unica associazione in grado di farsi portavoce della categoria poteva essere UIR”. Dice Savino Vurchio, direttore dell’associazione da molti anni e continua: “Ho subito voluto di fianco a me un professionista che potesse mettere a disposizione il proprio know how ed ho coinvolto Mario Palmieri, vicepresidente FIPE fino al 2012. Mario, che conosce bene i problemi della categoria, saprà aiutare ed indirizzare i ristoratori; sarà coadiuvato da un team di avvocati e commercialisti con cui potrà dare le risposte giuste a degli imprenditori sempre più spaesati”.
Al forum di Milano seguiranno dei workshop nelle maggiori città italiane, con l’obiettivo di allargare il numero di associati, quindi di creare un movimento di rappresentatività per la ristorazione italiana.
Lunedì 14 ottobre 2013, a Milano, in occasione di Milano Golosa, ha avuto luogo il primo Forum della Ristorazione Italiana. Il forum è un progetto dell’Unione Italiana Ristoratori (UIR), aperto a tutti i ristoratori italiani, che ha avuto come obiettivo quello di far luce su temi e problemi della ristorazione italiana tramite un confronto aperto e professionale. E’ stata la prima volta che i ristoratori di tutta Italia si sono incontrati in un contesto totalmente depoliticizzato, per discutere delle tematiche legate al loro quotidiano: questioni fiscali, legali, commerciali, gestionali e di sviluppo.
La sessione del mattino ha visto gli interventi di Savino Vurchio, direttore dell’Associazione, che ha presentato UIR, i programmi di lavoro e coloro che oggi, insieme ai ristoratori, rappresentano il cuore del gruppo: Mario Palmieri (vicedirettore), Daniele Barelli (avvocato e consulente lagale), Donatella Fioravanti (consulente bancario), Gulfo Gulinelli (ingegnere e consulente per la sicurezza del lavoro).
Tra i relatori anche Davide Paolini che ha parlato della ristorazione in questi termini: “La ristorazione va valorizzata da un punto di vista imprenditoriale. Purtroppo in Italia siamo portati a coltivare e valorizzare il prodotto ma non il mercato. Buona parte dei ristoranti pensano solo ai risultati sulle guide e finiscono per non pensare più alla propria impresa. La qualità deve essere sempre primaria. Esistono tanti corsi di specializzazione ma non esistono corsi di gestione della ristorazione. Dobbiamo pensare al ristorante come categoria economica. UIR nel tempo dovrà essere in grado di dare formazione ai ristoratori”.
I consulenti UIR hanno invece fatto luce su diverse tematiche che si possono riassumere in pochi punti:
• I ristoratori devono produrre beni e servizi mentre i banchieri devono fare gli imprenditori del credito, senza perdere di vista il territorio di riferimento dove è più facile fare Banca. Poiché s’intravedono segnali d’inversione di tendenza della crisi economica è importante una consulenza puntuale e professionale per mantenere e accrescere il capitale accumulato. La banca deve stare di fianco al ristoratore, aiutarlo in un mestiere che non è suo. Naturalmente il ristoratore deve essere disposto a farsi aiutare. Questo modo di lavorare porterà a prevenire le crisi e le problematiche che spesso oggi sono affrontate in last minute, quando non c’è ormai più niente da fare.
• È importante essere informati preventivamente sulle novità normative e i conseguenti adempimenti da assolvere, per non incappare in sanzioni. (Per questo UIR, tramite la pagina dedicata ai consulenti, da modo all’associato di poter ricevere informazioni utili per il corretto svolgimento della propria attività nel pieno rispetto della normativa vigente).
• UIR potrebbe svilupperà una banca dati per classificare le casistiche legate a problematiche della ristorazione.
Dalla parte dei ristoratori sono intervenuti: Tano Simonato (Ristorante Tanto Passamo l’Olio di Milano), Igles Corelli (Ristorante Atman, Pistoia), Bruno Marsico (proprietario del Globe di Milano).
L'Unione Italiana Ristoratori, è l’associazione più antica d’Italia che lega cuochi e ristoratori di tutto il Paese. Fondata nel 1971, conta oggi più di 150 ristoranti dove l'arte della cucina, della cantina e della tavola, sono ingredienti fondamentali per rispondere alle esigenze di una clientela sempre più attenta.
La UIR per tanti anni ha seguito un percorso proprio, fuori dai riflettori dello chef system con un solo obiettivo: quello di promuovere e rispettare i prodotti. Oggi, pur rimanendo legata a certi principi, ha deciso di cambiare pelle: in questo momento storico molto difficile sia per motivi economici che per lo sfilacciamento del settore, è ancor più necessario fare sistema (basti pensare che nei primi tre mesi del 2013 hanno chiuso 4.073 tra bar e ristoranti che si vanno ad aggiungere ai 28.000 spariti negli ultimi 4 anni*); perciò UIR ha deciso di porsi come L’Associazione di riferimento che, apoliticamente, unisce un grande numero di ristoratori al fine di essere rappresentativa per la categoria creare un movimento per la ristorazione dagli obiettivi chiari e concreti.
Da poco è on-line www.ristorantiuir.it ovvero il luogo d’incontro per centinaia di ristoratori. Il sito UIR diverrà infatti, il cuore pulsante di tutte le attività legate all’Associazione. Nel sito i consulenti UIR daranno consigli e suggerimenti e, attraverso l’iscrizione ad un forum, sarà possibile entrare in contatto con i veri problemi della ristorazione, per confrontarsi e trovare delle risposte insieme a degli aiuti concreti.
“E’ profondo il legame che mi unisce ai ristoratori. Quando ho intuito che ciò che realmente mancava al settore era un’identità univoca e rappresentativa, ho capito che l’unica associazione in grado di farsi portavoce della categoria poteva essere UIR”. Dice Savino Vurchio, direttore dell’associazione da molti anni e continua: “Ho subito voluto di fianco a me un professionista che potesse mettere a disposizione il proprio know how ed ho coinvolto Mario Palmieri, vicepresidente FIPE fino al 2012. Mario, che conosce bene i problemi della categoria, saprà aiutare ed indirizzare i ristoratori; sarà coadiuvato da un team di avvocati e commercialisti con cui potrà dare le risposte giuste a degli imprenditori sempre più spaesati”.
Al forum di Milano seguiranno dei workshop nelle maggiori città italiane, con l’obiettivo di allargare il numero di associati, quindi di creare un movimento di rappresentatività per la ristorazione italiana.