Preservare la dieta mediterranea: in Campidoglio due giorni sulla nutrizione
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La dieta mediterranea è considerata da molti lo stile d'alimentazione più sano ed equilibrato per la nostra salute, come preservarla?
Si terrà a Roma, il 15 e il 16 dicembre presso il Campidoglio, la quarta edizione della conferenza “Alimentazione, nutrizione e salute” organizzata dall’Ordine Nazionale dei Biologi.
"Ogni anno raduniamo i biologi nutrizionisti" spiega Ermanno Calcatelli, presidente dell’ONB, "per metterli a confronto sulle teorie e le tecniche di una buona alimentazione. Un impegno atto a migliorare la salute di tutti noi. Quella dei biologi, infatti, è la categoria professionale che studia e monitora i LARN, ossia i livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia per la popolazione italiana, che varia con il tempo e con il modificarsi degli stili di vita. Per stare bene, dice Calcatelli, bisogna conoscere i livelli di assunzione delle sostanze contenute nei cibi.
Spesso il connubio tra voglia di dimagrire a tutti i costi e annunci che fanno breccia, fanno sì che si comincino diete senza conoscere il proprio reale fabbisogno di energia e la propria capacità di metabolizzare determinati alimenti. In Italia gli adulti obesi sono circa 4.400.000, cioè l’11% della popolazione italiana, mentre gli adulti in sovrappeso sono circa 13.000.000, il 32%, quindi gli adulti complessivamente in sovrappeso sono 17.300.000, quindi il 42% della popolazione, un dato abbastanza allarmante.
Per i più piccoli i dati sono altrettanto similari, infatti i tra gli 8 e 9 anni gli obesi sono l’11%, cioè 400.000, mentre sono in sovrappeso 600.000, cioè il 23%. Quindi il totale dei bambini tra gli 8 e 9 anni in sovrappeso è complessivamente 1.100.00. Un dato interessante è che il 36% delle madri dei bambini in sovrappeso o obesi pensano che il proprio figlio sia in buon stato di salute. Per questo bisogna assumere le quantità di cibo raccomandate dai nutrizionisti, affinché le diete risultino equilibrate e soprattutto legate al patrimonio gastronomico del nostro Paese, altrimenti si sortisce l'effetto sbagliato.
Noi italiani, da questo punto di vista, siamo tra i più fortunati perché abbiamo a disposizione un immenso patrimonio culturale e scientifico contenuto nella dieta mediterranea, che va preservata per mantenere donne, uomini e sopratutto bambini in buona salute.
Si terrà a Roma, il 15 e il 16 dicembre presso il Campidoglio, la quarta edizione della conferenza “Alimentazione, nutrizione e salute” organizzata dall’Ordine Nazionale dei Biologi.
"Ogni anno raduniamo i biologi nutrizionisti" spiega Ermanno Calcatelli, presidente dell’ONB, "per metterli a confronto sulle teorie e le tecniche di una buona alimentazione. Un impegno atto a migliorare la salute di tutti noi. Quella dei biologi, infatti, è la categoria professionale che studia e monitora i LARN, ossia i livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia per la popolazione italiana, che varia con il tempo e con il modificarsi degli stili di vita. Per stare bene, dice Calcatelli, bisogna conoscere i livelli di assunzione delle sostanze contenute nei cibi.
Spesso il connubio tra voglia di dimagrire a tutti i costi e annunci che fanno breccia, fanno sì che si comincino diete senza conoscere il proprio reale fabbisogno di energia e la propria capacità di metabolizzare determinati alimenti. In Italia gli adulti obesi sono circa 4.400.000, cioè l’11% della popolazione italiana, mentre gli adulti in sovrappeso sono circa 13.000.000, il 32%, quindi gli adulti complessivamente in sovrappeso sono 17.300.000, quindi il 42% della popolazione, un dato abbastanza allarmante.
Per i più piccoli i dati sono altrettanto similari, infatti i tra gli 8 e 9 anni gli obesi sono l’11%, cioè 400.000, mentre sono in sovrappeso 600.000, cioè il 23%. Quindi il totale dei bambini tra gli 8 e 9 anni in sovrappeso è complessivamente 1.100.00. Un dato interessante è che il 36% delle madri dei bambini in sovrappeso o obesi pensano che il proprio figlio sia in buon stato di salute. Per questo bisogna assumere le quantità di cibo raccomandate dai nutrizionisti, affinché le diete risultino equilibrate e soprattutto legate al patrimonio gastronomico del nostro Paese, altrimenti si sortisce l'effetto sbagliato.
Noi italiani, da questo punto di vista, siamo tra i più fortunati perché abbiamo a disposizione un immenso patrimonio culturale e scientifico contenuto nella dieta mediterranea, che va preservata per mantenere donne, uomini e sopratutto bambini in buona salute.