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Pesto genovese: una prelibatezza candidata a diventare patrimonio dell'Unesco

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Dopo il riconoscimento della focaccia di Recco tra i prodotti a Indicazione Geografica Protetta (IGP), arriva un’altra soddisfazione per la gastronomia ligure: un progetto per candidare il pesto genovese al mortaio a Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dell’Unesco

Dopo il riconoscimento della focaccia di Recco tra i prodotti a Indicazione Geografica Protetta (IGP), arriva un’altra soddisfazione per la gastronomia ligure: un progetto per candidare il pesto genovese al mortaio a Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dell’Unesco.

L’annuncio è arrivato ieri a Palazzo della Borsa a Genova e, tra i promotori dell’iniziativa, era presente l'associazione Palatifini, che da anni organizza il campionato mondiale di pesto al mortaio. Dietro alla candidatura c’è anche un importante sostegno delle istituzioni locali: la Regione Liguria e il Comune e la Camera di Commercio di Genova che, con questo progetto, puntano a contrastare gli abusi di identità e genuinità del pesto genovese, a rinforzare la tradizione dell’uso familiare della tecnica a mortaio e a favorire le azioni di contrasto all’inquinamento dei valori storici e culturali e delle particolarità gastronomiche della Liguria.

Per l’attivazione della procedura sono previsti la mediazione e l’intervento dello Stato attraverso il Ministero dei Beni Culturali e il Ministero dell’agricoltura, una vasta adesione di enti pubblici territoriali e il coinvolgimento delle comunità locali.

In vista di Expo 2015 questo progetto permetterà non solo di promuovere il territorio ligure, ma, soprattutto, di valorizzare un patrimonio italiano come il pesto genovese, famoso in tutto il mondo.

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