Nella Piazza dei Mestieri protagonisti sono i giovani
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Non solo un successo di pubblico, quanto di un progetto volto a dare credito ai giovani che lavorano e che hanno l’intelligenza nelle proprie mani. La piazza dei Mestieri in via Jacopo Durandi è un birrificio, un ristorante, una corte, ma soprattutto è un progetto che da dieci anni è il fulcro del quartiere
A Torino c’è una piazza che di piazza ha solo il nome perché molto di più. La piazza dei Mestieri in via Jacopo Durandi è un birrificio, un ristorante, una corte, ma soprattutto è un progetto che da dieci anni è il fulcro del quartiere.
La Piazza dei Mestieri è un tentativo di sviluppare il potenziale, spesso nascosto, dei giovani durante la delicata fase che li porta dall’adolescenza alla vita adulta. All'ombra di una ciminiera, ormai scomparsa, dietro le decorazioni floreali dell'Ing. Pietro Fenoglio, le Concerie Fiorio, sede della Piazza, sono state un punto di riferimento nell'attività industriale della Torino di metà Ottocento e hanno assunto un ruolo di primo piano nel supporto alla lotta di Resistenza partigiana durante la Seconda Guerra Mondiale mettendo a disposizione lo stabilimento, la palazzina, le vie d'uscita segrete e i sotterranei che si allacciavano alla rete fognaria fino a Piazza Statuto.
La struttura, anche dal punto di vista architettonico, vuole ricreare il clima delle piazze di una volta, dove persone, arti e mestieri si incontravano e, si trasferivano conoscenze e abilità. I giovani sono i protagonisti e possono constatare sul campo l’esito del lavoro svolto dalle proprie mani e dal proprio ingegno con di fianco adulti che, anziché sostituirsi a loro li sollecitano ad essere creativi oltre che responsabili.
Al ristorante il sapore dei piatti fatti in casa è facilmente riconoscibile, dai tipici grissini torinesi fragranti ed appena sfornati alla birra imbottigliata appena più sotto al cioccolato vera e propria eccellenza della piazza, gli accostamenti sono insoliti: pata negra e birra, oppure rombo accostato a zafferano e menta. I piatti della tradizione incontrano quei picchi di creatività che solo le menti giovani hanno il coraggio di sperimentare.
Nel 2007 nasce, poi, un birrificio artigianale che utilizza oltre alla passione di un tempo ingredienti di altissima qualità, forse non tutti sanno che Torino è legata alla birra da un’antichissima tradizione , nell’800 circa arrivò addirittura a contendersi il primato della produzione con la città di Monaco di Baviera. Il borgo di San Donato, dove ha sede la Piazza, era sededei due più antichi birrifici torinesi, la Bosio & Caratsch, primo birrificio nato in Italia, e la Metzger, che raggiungono una tale eccellenza produttiva da essere premiate con la medaglia d’oro all’Esposizione Universale di Torino nel 1898.
Il Brewpub è ormai diventato un punto di riferimento in città per gli appassionati di birra artigianale; è possibile ascoltare musica dal vivo, assistere a spettacoli di cabaret, partecipare a laboratori e degustazioni o trascorrere semplicemente una serata tra amici. L’impianto produttivo, annesso al Pub, si compone di una sala “cottura” da 6 ettolitri ed in cantina da 5 fermentatori destinati interamente alla produzione delle birre alla spina, distribuita direttamente in loco o presso il secondo recente locale di spillatura in via dei Mille 20.
La piazza è dunque una struttura multifunzionale che in poco tempo è diventato un punto di incontro privilegiato nella città; le caratteristiche dell'edificio e i servizi che la Piazza dei Mestieri può offrire al suo interno la rendono un unicum nel panorama cittadino, adatta a soddisfare anche i clienti più esigenti.
di Silvia Galli
A Torino c’è una piazza che di piazza ha solo il nome perché molto di più. La piazza dei Mestieri in via Jacopo Durandi è un birrificio, un ristorante, una corte, ma soprattutto è un progetto che da dieci anni è il fulcro del quartiere.
La Piazza dei Mestieri è un tentativo di sviluppare il potenziale, spesso nascosto, dei giovani durante la delicata fase che li porta dall’adolescenza alla vita adulta. All'ombra di una ciminiera, ormai scomparsa, dietro le decorazioni floreali dell'Ing. Pietro Fenoglio, le Concerie Fiorio, sede della Piazza, sono state un punto di riferimento nell'attività industriale della Torino di metà Ottocento e hanno assunto un ruolo di primo piano nel supporto alla lotta di Resistenza partigiana durante la Seconda Guerra Mondiale mettendo a disposizione lo stabilimento, la palazzina, le vie d'uscita segrete e i sotterranei che si allacciavano alla rete fognaria fino a Piazza Statuto.
La struttura, anche dal punto di vista architettonico, vuole ricreare il clima delle piazze di una volta, dove persone, arti e mestieri si incontravano e, si trasferivano conoscenze e abilità. I giovani sono i protagonisti e possono constatare sul campo l’esito del lavoro svolto dalle proprie mani e dal proprio ingegno con di fianco adulti che, anziché sostituirsi a loro li sollecitano ad essere creativi oltre che responsabili.
Al ristorante il sapore dei piatti fatti in casa è facilmente riconoscibile, dai tipici grissini torinesi fragranti ed appena sfornati alla birra imbottigliata appena più sotto al cioccolato vera e propria eccellenza della piazza, gli accostamenti sono insoliti: pata negra e birra, oppure rombo accostato a zafferano e menta. I piatti della tradizione incontrano quei picchi di creatività che solo le menti giovani hanno il coraggio di sperimentare.
Nel 2007 nasce, poi, un birrificio artigianale che utilizza oltre alla passione di un tempo ingredienti di altissima qualità, forse non tutti sanno che Torino è legata alla birra da un’antichissima tradizione , nell’800 circa arrivò addirittura a contendersi il primato della produzione con la città di Monaco di Baviera. Il borgo di San Donato, dove ha sede la Piazza, era sededei due più antichi birrifici torinesi, la Bosio & Caratsch, primo birrificio nato in Italia, e la Metzger, che raggiungono una tale eccellenza produttiva da essere premiate con la medaglia d’oro all’Esposizione Universale di Torino nel 1898.
Il Brewpub è ormai diventato un punto di riferimento in città per gli appassionati di birra artigianale; è possibile ascoltare musica dal vivo, assistere a spettacoli di cabaret, partecipare a laboratori e degustazioni o trascorrere semplicemente una serata tra amici. L’impianto produttivo, annesso al Pub, si compone di una sala “cottura” da 6 ettolitri ed in cantina da 5 fermentatori destinati interamente alla produzione delle birre alla spina, distribuita direttamente in loco o presso il secondo recente locale di spillatura in via dei Mille 20.
La piazza è dunque una struttura multifunzionale che in poco tempo è diventato un punto di incontro privilegiato nella città; le caratteristiche dell'edificio e i servizi che la Piazza dei Mestieri può offrire al suo interno la rendono un unicum nel panorama cittadino, adatta a soddisfare anche i clienti più esigenti.
di Silvia Galli