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Gli spaghetti alla puttanesca sono un piatto tipico della cucina partenopea. A Napoli sono chiamati spaghetti “aulive e cchiapparielle”, ovvero spaghetti con olive e capperi. Inutile dire che con un condimento così se...
In una padella mettere un filo d’olio e far sciogliere i filetti di alici con il trito di capperi, l’aglio in camicia e un po’ di peperoncino
Cuocere la pasta in abbondante acqua salata e scolarla al dente.
Aggiungere in padella il prezzemolo tritato, far insaporire il tutto qualche minuto, quindi unire anche i pelati, schiacciarli con una forchetta e far cuocere per circa 10 minuti
Regolare di sale e aggiungere in padella anche la pasta, portandola a cottura direttamente con il sugo.
Aggiungere le olive tagliate tagliate grossolanamente e terminare con un filo d’olio e del prezzemolo tritato.
Gli spaghetti alla puttanesca sono un piatto tipico della cucina partenopea. A Napoli sono chiamati spaghetti “aulive e cchiapparielle”, ovvero spaghetti con olive e capperi. Inutile dire che con un condimento così semplice e gustoso il sorriso a tavola è assicurato: scopri la ricetta e tutti i passaggi con chef Stefano De Gregorio.
Un piatto semplice e veloce da preparare a casa, perché richiede solo pochi ingredienti, ma dal nome decisamente misterioso.
Un tempo conosciuti come spaghetti alla marinara, divennero poi “alla puttanesca” in modi diversi a seconda della leggenda alla quale si vuole credere. C’è chi dice che a inventarli fu il gestore di una casa di appuntamenti nei Quartieri Spagnoli di Napoli, che rifocillava così i propri clienti, con un piatto di pasta rapido e gustoso. Secondo altri, fu invece una ragazza di vita di origine francese, che decise di dedicare questa ricetta al mestiere più antico del mondo. Una terza spiegazione associa l’origine del nome al pittore Eduardo Colucci, che li preparava spesso nella sua casa di Ischia.
Preparare un sugo alla puttanesca è questione di poco: il tempo di cuocere gli spaghetti e tutto è pronto.
Basta far soffriggere uno spicchio di aglio in camicia, cioè non sbucciato, in una padella con un po’ di olio, del peperoncino, un trito di capperi (già dissalati), due filetti di alici: si può aggiungere un mestolo di acqua per far sciogliere meglio tutto il sughetto.
Nel frattempo preparare un trito di prezzemolo e aggiungerlo in padella, togliere l’aglio e unire i pomodori pelati, che andranno schiacciati direttamente in padella.
Questa ricetta viene meglio se si fanno cuocere gli spaghetti per metà in acqua salata e per l’altra metà del tempo direttamente in padella con il sugo. In questo caso, occorre conservare un bicchiere di acqua di cottura della pasta, da aggiungere man mano come se fosse un risotto.
Mentre la pasta cuoce, schiacciare le olive denocciolate lasciandole a pezzi grossi e aggiungerle quando la pasta e il sugo sono ormai pronte, per evitare che rilascino l’amaro.
Mantecare il tutto e servire con un po’ di prezzemolo e un filo di olio a crudo.