Abbiamo trovato 0 risultati
Il ragù di cinghiale alla maremmana è un condimento classico della cucina toscana, ma più generalmente italiana, a base di carne di cinghiale e sugo di pomodoro cotti in pentola per diverse ore. ...
Ragù di cinghiale: ingredienti per 4 persone
Il ragù di cinghiale alla maremmana è un condimento classico della cucina toscana, ma più generalmente italiana, a base di carne di cinghiale e sugo di pomodoro cotti in pentola per diverse ore. Preparato in molte varianti più o meno speziate, il ragu di cinghiale ha una ricetta facile quanto il ragu tradizionale, di cui si sa, ogni passaggio va eseguito alla perfezione. In generale, tutto parte da un buon soffritto, una buona polpa di cinghiale tritata al coltello e una buona salsa di pomodoro. Inoltre, l'ingrediente che non deve mancare è il fondo bruno, il condimento ideale per insaporire molte ricette di carne. Per condire piatti di pasta, per accompagnare polenta o per la pasta al forno, il ragù di cinghiale è un sugo che si preparara per il pranzo della domenica e per le occasioni importanti, visti gli ingredienti ricchi e il lungo tempo di cottura. Per questa ricetta vi serviranno: cipolla, sedano e carota per il soffritto e per la marinatura; polpa di cinghiale tagliata al coltello; bacche di ginepro, alloro e pepe in grani, anch'essi per la marinatura.
Da Conad trovi sughi e ragù buoni come li faresti tu:
La carne di bocino, per il ragù tradizionale non ha bisogno della marinatura. Per la carne di cinghiale il discorso cambia. Questa ha un sapore molto forte che va in qualche modo ammorbidito. Non solo. Altro particolare è che il grasso di cinghiale ha un sapore amaro e selvaggio per questo va rimosso completamente. Una volta marinata la carne, vino e verdure utilizzati per la marinatura sono da eliminare non da utilizzare per la cottura. Infatti si utilizzeranno altri verdure per fare il soffritto di base. Fatte queste premesse, la preparazione e poi molto simile a quella della ragù tradizionale:
Ragù é una parola che deriva dal termine francese ragoût e significa risvegliare l’appetito. La parola sta a indicare anche un condimento a base di carne stufata (a bassa temperatura e per molte ore) che in antichità veniva accompagnato dai francesi con crostoni di pane o purè di patate. In Italia, successivamente, si modificò la ricetta partendo dalla grana della carne resa molto più fine. Da qui l’accoppiamento con la pasta venne praticamente da sé e gli accoppiamenti di pasta e ragu che tutti conosciamo sono i più disparati e tutti buon
Preparare le salse
Uno, nessuno, centomila: tutti i modi di fare un ragù