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Lo chef Stefano Gregorio oggi vi propone un piatto della tradizione gastronomica lombarda, rivisitato in chiave moderna e gourmet. Il piatto in questione sono i casoncelli, ravioli ripieni di carne, che ...
Per la pasta:
Per la fonduta di grana:
Per condire:
Per i casoncelli:
Su una spianatoia versare la farina, rompere le uova al centro, aggiungere il sale e l’olio. Impastare fino a ottenere un impasto omogeneo e liscio. Avvolgerlo in una pellicola e far riposare 2 ore in frigorifero.
Fare una brunoise di sedano, carota e cipolla e farla stufare lentamente in una pentola con una noce di burro, poi tenerla da parte.
In un’altra padella sciogliere una noce di burro, inserire la carne e rosolarla a fiamma alta. Sfumare con marsala, regolare di sale e pepe e tenere da parte.
Dopodiché trasferire il macinato di carne cotto in un frullatore, aggiungi la noce moscata, pangrattato, l’uovo e frullare il tutto.
In un pentolino versare la panna e portarla a 80°C, aggiungere il Grana Padano grattugiato e mescolare con una frusta fino a ottenere crema.
Con una sfogliatrice stendere la pasta e ricavare dei dischi con un coppa pasta da 5 cm. Mettere al centro un po’ di impasto, inumidire i bordi e richiuderli a mezzaluna. In abbondante acqua salata, cuocere i casoncelli per qualche minuto. Nel frattempo sciogliere un noce di burro in una padella, aggiungere la salvia e attendere che il burro diventi nocciola. Scolare i casoncelli all’interno e farli insaporire. Mettere la fonduta sulla base del piatto, aggiungere i casoncelli, il trito di sedano, carote e cipolla e il burro ridotto.
Lo chef Stefano Gregorio oggi vi propone un piatto della tradizione gastronomica lombarda, rivisitato in chiave moderna e gourmet. Il piatto in questione sono i casoncelli, ravioli ripieni di carne, che lo chef propone in abbinamento a una fonduta di Parmigiano Reggiano. Ecco come prepararli.
I Casoncelli sono un piatto tipico delle province di Bergamo e Brescia che consiste in una pasta ripiena di una farcitura ricca a base di carne e aromi. Ladifferenza principale tra i casoncelli bresciani e quelli bergamaschi, sta negli ingredienti utilizzati per il ripieno. Nei primi il ripieno prevede carne di manzo, Grana Padano, uova, pangrattato e aromi, mentre nei secondi, oltre alla carne, vengono aggiunti pere, amaretti, uvetta e Grana Padano. Entrambe le versioni vengono poi generalmente condite con burro fuso, salvia e pancetta croccante. Un’altra caratteristica particolare di questa pasta ripiena è la sua forma a mezza luna, o a caramella, che la rendono ben riconoscibile.
I casoncelli nascono per utilizzare gli avanzi di carni suine e bovine ed erano inizialmente consumati in occasione delle festività importanti o della domenica, mentre oggi il prodotto è disponibile durante tutto il corso dell’anno. Il ripieno, originariamente molto semplice, si è arricchito con il tempo di altri ingredienti, come le spezie, l’amaretto, le pere e l’uva sultanina.
L’utilizzo delle spezie e la fusione del dolce con il salato deriva probabilmente dall’influenza delle cucine ordine, come quella francese, dove questi sapori erano frequentemente utilizzati.
La ricetta che propone oggi lo chef Stefano De Gregorio è una reinterpretazione dei casoncelli bresciani. Gli ingredienti con cui prepara questa versione moderna sono gli stessi della ricetta classica, anche se vengono “posizionati” in modo diverso.
Il ripieno dei ravioli è infatti a base di carne macinata stufata con un po’ di Marsala e mescolata a cannella, noce moscata, un uovo e pangrattato. La dadolata di sedano, carote e cipolla, che di solito viene rosolata insieme alla carne, è in questo caso utilizzata come guarnizione, mentre il Grana Padana, che nella ricetta originale è aggiunto alla farcitura o come condimento finale, si trasforma qui in una fonduta con cui vengono conditi i casoncelli.
Ecco quindi che nascono così dei casoncelli bergamaschi su un letto di fonduta di Grana Padano con dadolata di sedano, carota e cipolla e riduzione di burro e salvia.