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Una rivisitazione in chiave moderna del frico, questa ricetta della millefoglie di patate è davvero semplice da p...
Preparare la millefoglie di patate disponendo le fettine di patate tagliate molto sottili (con una mandolina o affettatrice) l'una sull'altra, spennellando con olio ognii strato e condendo con sale e timo fresco. Infornare per 20 minuti a 180°C
Preparare il composto in cui marinare le pere. Sciogliere in un pentolino sale, zucchero in acuq e aceto e lasciavi in infusione le pere per una notte.
Preparare la fonduta aggiungendo la pannain un pentolino, scaldate e, appena appaiono le prime bolle, spegnere il fuoco.
Aggiungere i tocchetti di formaggio, accendere il fuoco un minuto e spegnere.
Attendere che si sciolga il formaggio, poi frullare e filtrare con un colino.
Porzionare la millefoglie e abbrustolirla in una padella calda unta con un po' di olio. Poi impiattarla con le pere a cubetti il prosciutto crudo, la fonduta, cipolla fritta, della misticanza e servire subito.
Una rivisitazione in chiave moderna del frico, questa ricetta della millefoglie di patate è davvero semplice da preparare ed è un ottima soluzione per cena, un piatto unico (o secondo) dal sapore intenso che ci riporta in montagna. Una fonduta di formaggio stagionato, una millefoglie di patate, delle rose di Prosciutto di San Daniele e delle sfere di pera, un'abbinamento delizioso da gustare con consistenze e sapori diversi ad ogni boccone.
Questa ricetta si preparara in maniera molto semplice, ci vogliono solo un po' di pazienza e manualità. La millefoglie di patate si prepara infornando le patate tagliate molto sottili, spennellate con olio e condite con sale e timo e sovrapposte l'una all'altra fino a creare 10/12 strati.
Le sfere di pera sono molto delicate e portano sul piatto quella caratteristica acidula che serve ad arrotondarne il sapore. Basta mescolare acqua, zucchero, sale e aceto, si aspetta che si sciolgano i solidi e poi si lasciano le pere in infusione per una notte, in frigorifero.
La fonduta, ottenuta da un formaggio di montagna stagionato, si prepara portando la panna a 80°C in un pentolino nel quale si lasciano sciogliere i dadini di formaggio. Poi si frulla per evitare grumi e si filtra il tutto per ottenere un composto liscio e cremoso.
Vero protagonista di questa ricetta, è il prosciutto di San Daniele DOP che apporta al piatto non solo un valore aggiunto per via del suo sapore inconfondibile dato dai venti che soffiano dalle Alpi Carniche, ma anche per l'altissimo apporto nutrizionale in esso contenuto. Si tratta infatti di un alimento molto proteico con il giusto contenuto di grassi, di cui molti diventano polinsaturi dopo la stagionatura. Lo chef Stefano De Gregorio lo ha utilizzato al naturale per gustare in pieno la sua bontà, lo ha adagiato morbidamente sul piatto e servito con gli altri ingredienti.
Altre ricette con il prosciutto di San Daniele
I romani conoscevano bene il prosciutto, tanto che su un cippo funerario di un macellaio, trovato a Concordia Sagittaria, appare un autentico prosciutto di San Daniele con il suo tipico zampino.
Il prosciutto di San Daniele è prodotto esclusivamente nell’omonimo comune friulano, in provincia di Udine a 276 metri sul livello del mare. Il prosciutto di San Daniele evidenzia alla vista un bel colore uniforme rosso rosato e striature di grasso bianco candide. All’assaggio il gusto del prosciutto di San Daniele appare estremamente equilibrato, delicatamente sapido e dalla piacevole tendenza dolce.