Per preparare le praline di Grana Padano con bietole e sarda di Montisola, grattugiare il formaggio in un contenitore adatto per il bagnomaria, aggiungere latte e panna e far sciogliere il tutto a fuoco dolce. Una volta che sarà sciolto, toglierlo dal fuoco e farlo raffreddare.
Lavare, asciugare e sbollentare le bietole, poi, con l’aiuto di una schiumarola, toglierle dall’acqua e adagiarle su carta assorbente stendendole. Le bietole dovranno essere al dente.
Una volta che la crema di Grana Padano si sarà raffreddata, incorporare la panna montata con delicatezza. Far riposare il composto in frigorifero per 1 notte.
Con l’aiuto di 2 cucchiaini, preparare le praline e metterle in freezer.
Quando le praline saranno congelate, rompere l’uovo, sbatterlo e passare ciascuna pralina prima nell’uovo e poi nel pane grattugiato.
In una casseruola scaldare l’olio e friggere le praline.
Una volta che le praline avranno raggiunto la giusta doratura, toglierle dall’olio e asciugarle con carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.
Impiattare. Togliere la parte fibrosa dalle foglioline delle bietole, poi avvolgere con le foglie le praline di Grana Padano. Tagliare la sarda a pezzetti e posizionare ogni pezzo su una pralina. Completare il piatto, guarnendo con delle cime di cerfoglio. Le praline di Grana Padano con bietole e sarda di Montisola sono pronte!
Sapevi che con il Grana Padano DOP si possono preparare delle stuzzicanti praline? Se hai invitato tanta gente a cena e non sa cosa cucinare per aperitivo, le praline sono la soluzioe che fa al caso tuo. Direttamente dal ristorante The Stage, in piazza Gae Aulenti a Milano, lo chef Fabrizio Albini ci insegna a farle con la ricetta delle praline di Grana Padano con bietole e sarda di Montisola. Basta sciogliere il formaggio con latte e panna, far raffreddare il composto in frigorifero e, dopodiché, creare le praline con l’aiuto di 2 cucchiaini. Passale nell’uovo e nel pane grattugiato per creare la panatura che formerà la crosticina. In una padella con olio ben caldo mettile a friggere et voilà… l’aperitivo è servito! Il tocco di classe? Presentare le praline di Grana Padano avvolgendole dentro a delle foglie di bietola fresca. In questo modo il vostro finger food sarà ancora più colorato!
Le stagionature del Grana Padano DOP e i vini in abbinamento
La stagionatura del Grana va da un minimo di 9 mesi fino a oltre 20. Più è stagionato e più il formaggio è considerato pregiato. E' durante questi mesi che, a seconda del tempo che si lascia trascorrere, il formaggio acquista le sue caratteristiche organolettiche e cambia sapore.
Per le forme che sono state lasciate a stagionare dai 9 ai 16 mesi si può scegliere un vino bianco, giovane e fresco, oppure un Brut. Per le forme con stagionatura dai 16 ai 20 mesi va bene anche un rosso di media intensità (non un vino toscano, per intenderci), come un Pinot Nero. Dai 20 mesi di stagionatura in poi il sapore del Grana si fa sempre più intenso, e il vino deve seguire: meglio scegliere un vino rosso morbido e corposo.
Sapevi che, proprio grazie al processo di stagionatura, il Grana Padano DOP non contiene lattosio? Durante la stagionatura, i fermenti e i batteri smaltiscono il lattosio e la sua assenza sarà maggiore in base ai mesi di stagionatura. Per esser sicuri, meglio scegliere i formaggi più stagionati!
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