Abbiamo trovato 0 risultati
Il nostro food blogger Alfredo Iannaccone sorprende gli occhi e il palato con una ricetta davvero golosa: i cannoli con ricotta e fichi bianchi del Cilento. Questo dolce prende ispirazione dal cannolo siciliano...
Per la cialda ai fichi secchi bianchi del Cilento Dop:
Per il ripieno:
Per la frittura:
Per la decorazione:
Il nostro food blogger Alfredo Iannaccone sorprende gli occhi e il palato con una ricetta davvero golosa: i cannoli con ricotta e fichi bianchi del Cilento. Questo dolce prende ispirazione dal cannolo siciliano, ma il calore della ricotta di pecora irpina e il fico dell'entroterra salernitano, proposto in due consistenze, regalano al dessert stupefacenti contaminazioni campane! Queta rivisitazione è il perfetto connubio di sapori e consistenze che soddisfano i 5 sensi: dalla vista al tatto. Il dolce più tipico della Sicilia, vero emblema della pasticceria italiana nel mondo, è Prova questa rivisitazione del dolce più tipico della Sicilia, servilo a fine pasto ai tuoi commensali e godi di un piacere unico apprezzato sin da tempi remoti. A proposito: conosci le origini di questo dolce?
Sebbene i primi cenni storici documentati siano risalenti al 70 a.C., la storia del cannolo siciliano vede valide molte ipotesi. Ne fa primo cenno addirittura Cicerone che, durante un suo viaggio in Sicilia, rimase piacevolmente sorpreso da quello che denominò “Tubus farinarius dulcissimo edulio ex lacte fartus”, ovvero un tubo di farina ripieno da una crema dolce al latte. Questa sembra proprio la descrizione del nostro amato dolce in una versione primordiale che possiamo solo immaginare. Da qui le varie storie mistiche e quasi leggendarie sono diverse e tutte a loro modo credibili.
Il cannolo siciliano, i cui primi cenni storici risalgono al 70 a.C., era in origine un dolce tipico del Carnevale, oggi diventato un piacere quotidiano apprezzato dai più. Il nome cannolo deriva dalla sua lavorazione perché la pasta della scorza veniva arrotolata intorno a delle canne di fiume in modo da conferire la tipica forma.
Anche se la ricotta fa parte della cultura agroalimentare siciliana da millenni, pare che i primi a mescolarla con lo zucchero furono proprio gli arabi durante il loro dominio. Se vogliamo dare credibilità a questa storia, allora diremo che il cannolo siciliano è nato a Caltanissetta. Pare infatti che le donne che popolavano i vai Harem della città nissena passassero il tempo preparando questa sorta di manicaretti, rivisitando un dolce di origine saracena; ma c’è anche la teoria secondo la quale, sempre a Caltanissetta, il dolce nacque per opera delle monache di clausura.
Secondo Gaetano Basile, storico e giornalista siciliano, il dolce nacque con l’obiettivo di essere uno scherzo. Fu pensato un dolce che potesse ricordare la forma fallica che però non venne accettata dalla morale dei tempi e quindi si procedette effettuando dei tagli a 45° alle scorze, ottenendo quindi la forma che è arrivata fino ai nostri giorni.
Una delle ipotesi più accreditate è, però, quella che vede nascere il cannolo come altro scherzo di Carnevale, dietro la Cattedrale del Convento di Santa Maria di Monte Oliveto a Palermo. Infatti, pare che le suore di clausura fossero delle gran burlone tanto che, per fare uno scherzo, riempirono una vasca con crema di ricotta e sostituirono i rubinetti con la scorza dei cannoli. A rafforzare questa ipotesi c’è anche una concretezza: la parola cannolo in siciliano vuol dire esattamente rubinetto . Non è molto chiaro a chi fosse rivolto lo scherzo: secondo alcuni alle novizie, secondo altri ai sacerdoti, secondo altri ancora ai parenti delle suore che nel giorno di Carnevale facevano visita alle proprie figlie.
La ricetta della ricotta per i cannoli siciliani non è sempre la stessa. A Sud dell’isola la ricetta è un po’ più grezza e meno zuccherata e permette di ottenere una crema più grossolana. La ricotta viene lavorata pochissimo e la quantità di zucchero non compromette troppo il sapore di questo latticino, che esprime al meglio le sue caratteristiche organolettiche. A Nord, tra Palermo, Messina e le loro province, la quantità di zucchero aumenta e la lavorazione vuole che si ottenga una crema liscia e omogenea.
Canditi, gocce di cioccolato, granella di pistacchi o di nocciole sono alcuni tra gli ingredienti utilizzati per arricchirne il sapore e conferiscono al dolce una nota di carattere in più anche in termini di consistenze. La fase essenziale che accomuna le due ricette è che la crema deve riposare in frigorifero per almeno 2 ore. Così la crema ha modo di rassoda e di conseguenza diventa più semplice farcire i tuoi tubi di pasta.
Per riempire i cannoli puoi servirti di una comoda sac à poche, uno strumento che ti facilita questa operazione che puoi effettuare anche servendoti di un cucchiaio. Ricordati di riempire entrambi i lati non dimenticando di far arrivare la crema fino al centr o. Un cannolo con il centro vuoto potrebbe essere una vera delusione!
Cannoli addicted? Ecco alcune rivisitazioni imperdibili:
Se vuoi preparare i cannoli con il Bimby avrai due vantaggi. Il primo è che tutte le operazioni le effettuerai nel tuo amato robottino; il secondo è che anche se non li hai mai preparati otterrai un risultato davvero sorprendente.
Ecco le istruzioni:
N.B.
Dopo aver lasciato riposare la crema in frigo per 2 ore, riempi i cannoli servendovi di una siringa per dolci. Spolverizza infine un po' di zucchero a velo e aggiungi scorzette di arancia per la decorazione.
Se ti sei chiesto come congelare i cannoli, sappi che non è possibile per due motivi: la ricotta è un latticino fresco e quindi non è consigliato e le cialde diventerebbero morbide perdendo la loro caratteristica croccantezza. Per mantenerle croccanti spesso viene rivestito l’interno di cioccolato fuso così che l’umidità della ricotta non penetri nell'impasto.