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L'impepata di cozze con pomodoro è un piatto tipico campano originario della zona partenopea a base di cozze, pomodori, olio extra vergine e abbondante pepe nero. È un antipasto di pesce classico,...
Dopo aver passato le cozze con una spugnetta d'acciaio per rimuovere tutti i residui di sporco, è il momento di pulirle anche dalla linguetta chiamata bisso.
In una pentola dai bordi alti, rosolare due spicchi d'aglio in camicia con 4 cucchiai d'olio extra per qualche minuto e poi aggiungere le cozze
Aggiungete un'abbondantissima mancinata di pepe nero
Coprire la pentola con il coperchio e aspettate che si aprano le cozze girando di tanto in tanto. Tenere da parte quelle che si aprono man mano
Una volta raggiunta la cottura omogenea, aggiungete le cozze tenute da parte e i pomodori che non dovranno cuocere ma rimanere semplicemente scottati con il calore residuo
Impiattate in una zuppiera e servite con abbondante pepe nero macinato, prezzemolo tritato e i mitici crostoni di pane. Condite con l'olio extravergine a crudo e servite l' impepata caldissima
L'impepata di cozze con pomodoro è un piatto tipico campano originario della zona partenopea a base di cozze, pomodori, olio extra vergine e abbondante pepe nero. È un antipasto di pesce classico, un cavallo di battaglia della ristorazione anni '80 accanto a pennette alla vodka e cocktail di gamberi. L'impepata di cozze o 'mpepata che dir si voglia, è fatta di pochi ingredienti, è una ricetta facile e veloce e il suo sapore è sempre una garanzia.
Prova la versione in bianco:
Un soffritto di aglio e olio, in cui si cucinare le cozze fino ad aprirle tutte, per poi aggiungere prezzemolo, pepe nero e pomodorini, che si cuoceranno con il calore residuo della pentola, a fuoco spento. È un piatto che non necessita l'aggiunta di molti ingredienti, l'acqua che rilasciano le cozze in cottura diventa il brodino in cui inzuppare il pane, che si tinge anche di rosso grazie a dei datterini freschi.
L'impepata di cozze è il piatto più gustoso, semplice e tradizionale per iniziare un pasto, quel gusto piccantino e il crostone di pane all'aglio sono una sicurezza come l'insalata di polpo: è un piatto che mette tutti d'accordo. Ma esiste un'unico motivo di disputa: è meglio l'impepata di cozze con pomodoro o è più buona bianca? Una per un motivo e una per un altro, sono buonissime entrambe.
Prova anche:
Cucinare le cozze per l'impepata è davvero facile. Innanzitutto, le cozze non devono cuocere mai troppo tempo. Più cuociono, più le valve delle cozze risultano asciutte e dunque gommose. Per cuocere le cozze a puntino esiste solo una regola, basta sorvegliarle durante la cottura.
Il trucco è togliere subito le cozze che man mano si aprono, per rimetterle in pentola solo a cottura ultimata a riprendere calore. Il mollusco risulta cotto ma succoso e morbidissimo quasi come un'ostrica cruda. Ovviamente un buon olio d'oliva extravergine rende il piatto ancora più saporito.
Il procedimento per cucinare l'impepata di cozze con pomodoro è uguale a quello della ricetta in bianco, eccolo nel dettaglio:
I pomodorini a tocchetti su cuociono semplicemente con il calore residuo. Quindi il risultato ottenuto è un perfetto contrasto anche di consistenze: con le cozze scioglievoli e morbide che si abbinano ai croccantissimi crostoni di pane.
Prepara dei crostoni di pane sfregati con l'aglio e tostali su una piastra ben calda. Questa è una pepata di cozze rossa degna di essere ricordata.
Il trucco per cucinare le cozze è non aggiungere mai il sale in quanto i liquidi contenuti al loro interno sono già abbastanza saporiti. Le cozze sono un perfetto concentrato di mare. Più pepe c'è, meglio è. Non si chiamerebbe impepata o addirittura pepata se non fosse così piacevolmente piccante.
Certo, non è un piatto da mangiare tutti i giorni ma una volta tanto sicuramente non ha mai fatto male a nessuno. In alternativa, è possibile sostituire il pepe nero con il peperoncino, un'altra tipologia di piccante che si abbina bene alle cozze.
Pare che le origini dell'impepata di cozze siano da far risalire alla fine del XVIII secolo per merito di Ferdinando I di Borbone, Re delle due Sicilie. Il Re, ghiotto di pesce e in particolare di cozze, abituato a gustare le cozze in preparazioni elaborate e ricche, per cercare limitare i peccati di gola in occasione delle festività di pascqua, ordinò che venissero preparate delle cozze con una ricetta semplice ed essenziale.
Ringraziamo sempre lo stomaco di Ferdinando I di Borbone, perchè è da questo suo desiderio che nacque la ricetta dell'impepata. Nel ricettario aristocratico dell'epoca, il "Cuoco Galante", era già annoverata la ricetta dalla fine del '700. La ricetta nasce però in versione bianca, solo dopo, un po' come per l'amatriciana, venne aggiunto il pomodoro che si stava sempre più facendo strada nelle campagne italiane. Da ricetta napoletana è diventata un must in tutta Italia, uno status symbol che crea aggregazione da mettere al centro del tavolo.