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Asiago DOP

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Formaggio Asiago DOP, una storia millenaria di gusto e tradizione. Alla scoperta dell'Altopiano di Asiago e del suo mitico formaggio.




Asiago DOP


L'altopiano di Asiago, un territorio di 500 kmq di estensione compreso fra i 200 e i 2000 metri di altitudine, e uno dei più vasti d'Europa. Terra ricca di storia e di tradizioni e meta turistica di rilevante importanza, fu nel secolo scorso teatro di importanti avvenimenti storici legati alle cruente battaglie della prima guerra mondiale il cui ricordo oggi resta vivo nei musei e nei reperti che costellano il suo territorio. L’Asiago si produce sull’Altopiano di Asiago fin dall’anno Mille. Ovviamente la tecnica di produzione si è sviluppata con gli anni e nel corso del diciassettesimo secolo la produzione si è allargata alle zone vicine: la zona pedemonta- na, le pianure limitrofe e le malghe trentine. Inizialmente per preparare l’Asiago si utilizzava il latte di pecora, con l’aumento invece degli allevamenti bovini sull’Altopiano, nel 1500 circa, si usa esclusivamente il latte vaccino. 

L’Altopiano di Asiago

L’Altopiano di Asiago è una zona immersa nella natura con un clima mite, acqua pura e ricca vegetazione. Queste caratteristiche forniscono da sempre il nutrimento più adatto per la produzione di un latte genuino impiegato per la lavorazione di un formaggio dal sapore inconfondibile. La zona di raccolta del latte e di produzione dell’Asiago Dop comprende quattro provincie: Vicenza, Trento, una parte di Padova e Treviso. I boschi che caratterizzano il paesaggio dell'altopiano di Asiago sono un esempio di come una terra martoriata e completamente distrutta dagli eventi bellici abbia saputo rinascere e rigenerarsi fino a diventare sede di un patrimonio naturalistico di grandissimo valore. Asiago è anche il marchio di una delle più importanti eccellenze gastronomiche della nostra Penisola: il formaggio che da questa zona prende il nome, nato diverse centinaia di anni fa nelle malghe che costellano l'altopiano, ha conquistato i consumatori di tutta Italia e non solo.

 

La DOP

L'attribuzione della denominazione di origine protetta (Dop) da parte dell'Unione Europea, ha sancito il forte legame di questo formaggio con la sua terra e ha limitato in un disciplinare la sua produzione, garantendone l'eccellente qualità e l'unicità. L'Asiago, dolce e gradevole se consumato al naturale, sa accompagnarsi a un grande numero di ricette: moltissimi sono i piatti che vedono questo formaggio coprotagonista e la fantasia di chef e di semplici consumatori arricchisce continuamente il suo ricettario.



Le differenze tra Asiago fresco e stagionato

L’Asiago fresco è un formaggio dal gusto delicato e dal sapore di latte appena munto. Ha una consistenza che si scioglie in bocca e una nota lievemente acidula. Ha una stagionatura

di almeno 20 giorni e una pasta di colore bianco, leggermente paglierino con una crosta sottile ed elastica. L’Asiago stagionato invece è un formaggio con una personalità decisa e un sapore davvero indimenticabile. A seconda della stagionatura può es- sere Mezzano (dai 4 ai 6 mesi), Vecchio (oltre i 10 mesi) o Stravecchio (oltre i 15 mesi). 

 

Come si conserva l'Asiago

Il metodo di conservazione cambia a seconda della stagionatura dell’Asiago. Se acquistate l’Asiago fresco sarebbe ideale consumarlo appena acquistato, in questo modo assaporerete tutta la sua dolcezza. L’Asiago fresco si conserva in frigorifero per una decina di giorni a una temperatura tra gli 8 e i 9°C. L’Asiago stagionato invece si può conservare sia in frigorifero che in un ambiente adatto alla temperatura di 10-15°C, l’importante è che sia avvolto da un telo. Potete gustare l’Asiago stagionato fino a un mese dopo l’acquisto. 



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