SCHEDA PRODOTTO
Il syrah è una delle dieci varietà più coltivate nel mondo; si stima che i vigneti coprano un’area superiore a 150 mila ettari. Il vitigno è originario del Medio Oriente; in Iran c’è la città di Shiraz, che verosimilmente ha dato il nome all’uva. Meno credibile l’ipotesi di un’origine siracusana, anche se il syrah era già coltivato in Sicilia all’epoca delle colonizzazione greca, nell’VIII secolo a.C. Plutarco, Marziale e soprattutto Plinio il Vecchio parlano di una Vitis Allobrogica che dava un vino vigoroso, con un particolare sentore di pece: forse si trattava di Syrah, del caratteristico profumo di cacao tostato, tendente col tempo ad assumere note di goudron (catrame). È certo invece che i Templari di ritorno dalla Terra Santa abbiano fatto sosta nella regione del Tain, lungo la valle del Rodano, e che lì abbiano piantato barbatelle di syrah persiano. Ancora oggi, la Vallée du Rhone, tra Vienne e Valence, è la principale area di coltivazione di syrah, da cui deriva uno dei migliori vini rossi di Francia, l’Hermitage. In Italia, il syrah dà ottimi risultati in diverse zone viticole: il territorio di Cortona, nella Val di Chiana aretina, l’Agro Pontino nel Lazio, il Tarantino in Puglia e poi la Sicilia, dove viene vinificato sia un purezza sia in unione col nero d’Avola in varie DOC e nella IGT Sicilia.
Vino consigliato:
Syrah Sicilia IGT Racina (CONAD), in purezza da uve dell’Agrigentino e del Trapanese, ha colore rosso rubino scuro; profumo intenso di piccoli frutti rossi, di cioccolato amaro e di spezie; sapore secco, caldo e robusto, armonico, con gradevole fondo fruttato e speziato.
Abbinamento: primi piatti saporosi, carni rosse, cacciagione, salumi dal gusto deciso (salame Fabriano, sopressata piccante di Calabria), formaggi stagionati (caciocavallo silano, Fontina, Pecorino Fioresardo).
Servizio: 18° C