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Oggi, con lo
chef Stefano De Gregorio, impari a preparare un piatto autunnale con gli straccetti di vitello, radicchio e pecorino. Un piatto sano, dal sapore delicato per via della
carne di vitello che è bianca e leggera, saporito per via del sapore del
pecorino romano e dal piacevole retrogusto amaro del radicchio.
Le varietà di radicchio
Radicchio di Chioggia - detto anche
radicchio di Rosolina, si distingue dalle altre tipologie per via della sua forma tonda e il suo colore intenso. Dal sapore dolce e dal retrogusto amarognolo, il radicchio di Chioggia fresco si riconosce facilmente perché non deve avere macchie, deve essere ancora fresco e croccante e non deve avere odori estranei. Si tratta di una varietà precoce.
Radicchio di Treviso Igp - forse il più famoso di tutti, il
radicchio di Treviso può essere precoce e tardivo. Quello detto
tardivo può, secondo il disciplinare, essere raccolto solo dopo che abbia subito due brinate. Quello
precoce è caratterizzato da foglie più larghe, mentre quello tardivo da foglie più lunghe. Varietà pregiatissima, il radicchio di Treviso si mangia crudo e cotto.
Bollito accentua il suo sapore amarognolo,
ma ha un effetto estremamente purificante per il sangue.
Radicchio di Asigliano Veneto - nasce in quello che è il territorio di origine di questo ortaggio. Anche di questa varietà si trovano i radicchio precoce e quello tardivo. Quello precoce ha un cespo espanso medio-grande e foglie rosse con nervature bianche e aperte. Mentre, quello tardivo si semina ai primi di agosto e ha un ciclo con una più lenta formazione del cespo. Il radicchio tardivo ha delle foglie che sono prevalentemente verdognole e che si tingono di rosso solo in corrispondenza dei primi freddi del tardo autunno. La raccolta, che inizia ai primi di dicembre e si protrae fino a gennaio inoltrato.