SCHEDA ITINERARIO
È tra le più belle capitali delle Alpi. Suggestivo luogo d’incontro multiculturale dall’atmosfera di respiro europeo, Aosta è ricca di edifici storici, chiese e musei oltre a presentare un ricco tessuto commerciale. Per apprezzarne al meglio la sua essenza, è ideale visitarla durante la storica fiera di Sant’Orso che ogni anno, il 30 e il 31 gennaio, porta nelle vie del centro cittadino artisti e artigiani della valle.In epoca medioevale la fiera si svolgeva nell’area circostante l’omonima Collegiata, davanti alla quale, secondo la leggenda, pare che il Santo fosse solito distribuire ai poveri indumenti e “sabot”, le tradizionali calzature in legno, simboli della tradizione artigiana valdostana, esposte ancora oggi alla fiera. Oggi, a distanza di secoli, la fiera è un grande evento popolare, tra esposizioni e rievocazioni, celebrazione della creatività e dell’industriosità delle genti di montagna. Oggetti in ferro battuto, stoffe, merletti, creazioni in vimini, scale, botti, sculture ed intagli su legno sono solo una parte di quanto la fiera propone ai visitatori.
Al meglio dell’artigianato valdostano si uniscono poi le eccellenze enogastronomiche: vini, salumi, formaggi, ma anche miele, erbe officinali e distillati.
La fiera può essere anche la straordinaria occasione per scoprire Aosta e i suoi tesori architettonici, dal Teatro Romano, cuore dell’antica Augusta Praetoria, alle Porte Pretoriane, dall’arco di Augusto, che serviva per accogliere in modo scenografico chi giungeva da Eporedia, l’attuale Ivrea, al complesso di Sant’Orso, principale testimonianza medioevale del capoluogo, composto dalla Collegiata, il campanile romanico, il priorato e lo splendido chiostro.
Altro imperdibile gioiello religioso della città è la Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Giovanni Battista con il museo del tesoro della Cattedrale.
Tre must da non perdere ad Aosta
Collegiata di Sant’Orso
Piazzetta di Sant’Orso – Aosta
A due passi dal cuore della città, la Collegiata di Sant’Orso è, con la Cattedrale, il principale complesso di arte sacra della Valle d’Aosta. Sorto sul sito di un’antica necropoli, comprende la chiesa della Collegiata, il campanile romanico, il priorato ed il chiostro, splendido esempio di arte romanica lombardo-catalana-provenzale. Da vedere gli antichi affreschi ottoniani conservati tra il tetto e la copertura della navata centrale.
Teatro Romano
Via Porta Praetoria, angolo Via du Baillage - Aosta
Cuore romano della città è uno degli angoli più scenografici ed ammirati della regione ed è caratterizzato da una serie di contrafforti ed arcate. La sua costruzione risale a qualche anno dopo la fondazione di Augusta Praetoria, della quale è una delle testimonianze dell’epoca. La facciata sud misura 22 metri d’altezza e 65 di larghezza e domina le gradinate dell’emiciclo dove trovavano posto, durante le rappresentazioni, migliaia di spettatori.
Cattedrale
Piazza Giovanni XXIII – Aosta
Risalente al IV secolo d.C. è una sovrapposizione di stili architettonici, dal romanico al rinascimentale al neoclassico. A pianta a croce latina a tre navate fu, dall’XI al XVI secolo, arricchita dai vescovi che vi si avvicendarono, ed è uno scrigno di straordinarie opere d’arte, tra cui i mosaici pavimentali del coro ed il ciclo di affreschi del sottotetto risalente all’XI secolo. Da vedere anche la cripta a tre navate dell’XI secolo e l’altare barocco in marmo nero con intarsi multicolori.
di Luca Sartori
La fiera di Sant’Orso è un’ottima occasione per visitare le bellezze architettoniche di Aosta ma anche per scoprire l’universo di sapori che la valle sa offrire ai visitatori. Alla nota fontina Dop, autentica eccellenza valdostana, si uniscono una serie di altre meraviglie del gusto: salumi, formaggi, confetture, dolci, vini e distillati compongono, infatti, il ricco e variegato mosaico di sapori che pasticcerie, enoteche, gastronomie e ristoranti sanno proporre e servire alle decine di migliaia di turisti in città per l’evento dell’anno.
Tra le innumerevoli eccellenze enogastronomiche regionali ci sono formaggi come il fromadzo Dop, nel tipo fresco dal sapore fragrante e semidolce, oppure stagionato e piccante, o aromatizzato con bacche di ginepro, semi di cumino o finocchio selvatico, e la toma di Gressoney, delizia dalle origini antiche, formaggio da tavola lavorato direttamente negli alpeggi.
Tra i salumi più apprezzati vi sono il lardo di Arnad, ottimo come antipasto, come condimento di primi e secondi piatti e addirittura su alcuni dessert, la saporita mocetta servita nei locali della valle con i mieli e con l’olio di noci, e i prosciutti, il crudo di Saint-Marcel ed il jambon de Bosses Dop. Poi i vini, tra cui il Blanc de Morgex et de La Salle, prodotto con le uve dei vigneti più alti d’Europa, il Torrette Superieur, il Nus Malvoisie e lo Chambave Rouge, poi gli ottimi mieli, le marmellate, le grappe e il genepy.
Piatto assolutamente da assaggiare in uno dei ristoranti della città è la tradizionale zuppa alla valpellinese, saporita pietanza servita bollente e preparata con verza, fontina, brodo di carne, burro, pane bianco e cannella in polvere.
Soste golose ad Aosta
Ristorante Vecchia Aosta
Piazza Porte Pretoriane, 4 – Aosta
Tel. 0165 361186
www.vecchiaosta.it
Nel cuore della città, a due passi dal Teatro Romano, il ristorante Vecchia Aosta è all’interno della Porta Pretoriana, quello che un tempo era l’ingresso della città romana. Svariate le prelibatezze proposte da quello che è uno dei paradisi del gusto regionale. Il lardo di Arnad e la mocetta con le castagne glassate al miele, le crespelle alla valdostana, lo sformato di funghi con fonduta e la carbonade di manzo con polenta sono solo alcuni dei piatti serviti.
Trattoria degli Artisti “pam pam”
V. Maillet, 5/7 – Aosta
Tel. 0165 40960
www.trattoriadegliartisti.it
Nel cuore antico della città la trattoria propone il meglio della cucina tradizionale valdostana. Con un menu che si rinnova settimanalmente, seguendo la stagionalità dei prodotti provenienti dalle zone limitrofe, propone, tra i suoi piatti, la polenta grassa, realizzata con farina di cereali e condita con la fontina, i risotti, la zuppa di farro o castagne e funghi porcini e la classica zuppa alla valpellinese.
Enoteca L’uva e un quarto
Via Challand, 21 – Aosta
Tel. 0165 235842
www.luvaeunquarto.it
A due passi dalla centralissima piazza Chanoux, l’enoteca “L’uva e un quarto” è un autentico monumento alla cultura del vino e dei distillati. Non una semplice enoteca dove poter scegliere l’etichetta più adatta all’occasione, ma un viaggio tra una moltitudine di eccellenze che spaziano dai vini alle birre, dai distillati ai condimenti. Un percorso culturale indimenticabile che ha ottenuto la concessione per l’utilizzo del contrassegno di qualità “Saveurs du val d’Aoste”.
di Luca Sartori