Tra arte e locali: tour nel cuore di Brera
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Oasi storica nel centro di Milano, il quartiere di Brera è una meta imperdibile per gli amanti dell'arte, delle mete bohémienne e del tipico rito milanese dell'happy hour
Il ritorno di Napoleone a Brera
Da qualche mese è possibile rivedere al centro del Cortile d’Onore del Palazzo di Brera a Milano la statua in bronzo di Napoleone in veste di Marte Pacificatore di Antonio Canova. Molto spesso non si fa caso a questa statua che ci accoglie quando entriamo nella Pinacoteca, simbolo della città meneghina. Capita infatti a volte che per raggiungere una meta ignoriamo la strada che percorriamo per raggiungerla, dimenticando di apprezzare quanto troviamo sul nostro cammino. Al palazzo di Brera accade lo stesso: varcato il cancello, turisti, studenti, impiegati, operai, vanno verso i rispettivi punti d’interesse, facendo poco caso che ad accoglierli al centro del cortile d’onore ci sia un personaggio così strettamente legato alla città di Milano e alla stessa Pinacoteca come Napoleone Bonaparte, immortalato da Antonio Canova nelle vesti di Marte Pacificatore. Forse pochi lo vedono come un capolavoro del Canova, ricordando di lui solo le eleganti sculture neoclassiche che prendevano vita dal marmo, ma in questo caso ci troviamo di fronte a un’imponente statua di bronzo dall’altezza di 3 metri e mezzo e dalla storia un po’ sfortunata.
Il restauro è stato reso possibile grazie al generoso contributo di Bank of America Merrill Lynch che con l’Art Conservation Project fornisce sostegno a istituzioni no profit per la conservazione di opere particolarmente significative per il patrimonio culturale e la storia dell’arte. L’intervento di restauro si è reso indispensabile perché la superficie della statua era stata danneggiata da alterazioni chimico-fisiche, causate da fattori meteorologici e dall’inquinamento atmosferico, oltre ai danni statici visibili nei distacchi e nelle cadute di frammenti del collarino in marmo. L'intervento ha permesso di riportare al suo antico splendore il simbolo di Brera.
Alla scoperta dell'oasi del gusto
Dopo aver ammirato il Napoleone ritrovato, non può certo mancare un giro turistico per il quartiere di Brera, da sempre centro nevralgico, storico e artistico della città, con le sue caratteristiche vie e botteghe di galleristi d’arte e oggetti di particolare rilievo e ricercatezza. Si tratta di un’oasi nel centro di Milano, che trasuda storia ad ogni passo e dove ogni portone e ogni negozio ha una propria vicenda da raccontare. Per i romantici, i bohémienne o aspiranti tali, gli innamorati dell'happy hour, tappa fondamentale è sicuramente il bar Jamaica, un locale dove si respira ancora l’aria di un tempo che fu, quando Brera era un quartiere con le luci sempre accese, pieno di personaggi che tiravano tardi, che tenevano banco discutendo, giocando a carte e bevendo bianchini. Oggi lo ritroviamo come luogo di aggregazione per i giovani, dove pullulano e trasudano ricordi.
Via Brera e dintorni raccolgono, poi, molti altri locali particolari e ristoranti caratteristici, dove si possono assaggiare semplici stuzzichini o la cucina tipica milanese, come la Trattoria del Corso o l’Osteria di Brera. Qui, in ambienti accoglienti o di design, si possono ritrovare non solo piatti particolari come la bourguignonne di carne e pesce, proposta attraverso i vari menu degustazione, ma anche quelli più tradizionali quali il risòt a la milanès, la cotoletta orecchia d’elefante e l’ossobuco. E dopo un’ottima cena in compagnia, alla sera si può approfittare per fare due passi e fermarsi davanti ai tavolini di qualche sedicente mago per farsi leggere le mani, sperando magari in qualche buona novella o discutibile predizione.
di Enzo Di Monte
Il ritorno di Napoleone a Brera
Da qualche mese è possibile rivedere al centro del Cortile d’Onore del Palazzo di Brera a Milano la statua in bronzo di Napoleone in veste di Marte Pacificatore di Antonio Canova. Molto spesso non si fa caso a questa statua che ci accoglie quando entriamo nella Pinacoteca, simbolo della città meneghina. Capita infatti a volte che per raggiungere una meta ignoriamo la strada che percorriamo per raggiungerla, dimenticando di apprezzare quanto troviamo sul nostro cammino. Al palazzo di Brera accade lo stesso: varcato il cancello, turisti, studenti, impiegati, operai, vanno verso i rispettivi punti d’interesse, facendo poco caso che ad accoglierli al centro del cortile d’onore ci sia un personaggio così strettamente legato alla città di Milano e alla stessa Pinacoteca come Napoleone Bonaparte, immortalato da Antonio Canova nelle vesti di Marte Pacificatore. Forse pochi lo vedono come un capolavoro del Canova, ricordando di lui solo le eleganti sculture neoclassiche che prendevano vita dal marmo, ma in questo caso ci troviamo di fronte a un’imponente statua di bronzo dall’altezza di 3 metri e mezzo e dalla storia un po’ sfortunata.
Il restauro è stato reso possibile grazie al generoso contributo di Bank of America Merrill Lynch che con l’Art Conservation Project fornisce sostegno a istituzioni no profit per la conservazione di opere particolarmente significative per il patrimonio culturale e la storia dell’arte. L’intervento di restauro si è reso indispensabile perché la superficie della statua era stata danneggiata da alterazioni chimico-fisiche, causate da fattori meteorologici e dall’inquinamento atmosferico, oltre ai danni statici visibili nei distacchi e nelle cadute di frammenti del collarino in marmo. L'intervento ha permesso di riportare al suo antico splendore il simbolo di Brera.
Alla scoperta dell'oasi del gusto
Dopo aver ammirato il Napoleone ritrovato, non può certo mancare un giro turistico per il quartiere di Brera, da sempre centro nevralgico, storico e artistico della città, con le sue caratteristiche vie e botteghe di galleristi d’arte e oggetti di particolare rilievo e ricercatezza. Si tratta di un’oasi nel centro di Milano, che trasuda storia ad ogni passo e dove ogni portone e ogni negozio ha una propria vicenda da raccontare. Per i romantici, i bohémienne o aspiranti tali, gli innamorati dell'happy hour, tappa fondamentale è sicuramente il bar Jamaica, un locale dove si respira ancora l’aria di un tempo che fu, quando Brera era un quartiere con le luci sempre accese, pieno di personaggi che tiravano tardi, che tenevano banco discutendo, giocando a carte e bevendo bianchini. Oggi lo ritroviamo come luogo di aggregazione per i giovani, dove pullulano e trasudano ricordi.
Via Brera e dintorni raccolgono, poi, molti altri locali particolari e ristoranti caratteristici, dove si possono assaggiare semplici stuzzichini o la cucina tipica milanese, come la Trattoria del Corso o l’Osteria di Brera. Qui, in ambienti accoglienti o di design, si possono ritrovare non solo piatti particolari come la bourguignonne di carne e pesce, proposta attraverso i vari menu degustazione, ma anche quelli più tradizionali quali il risòt a la milanès, la cotoletta orecchia d’elefante e l’ossobuco. E dopo un’ottima cena in compagnia, alla sera si può approfittare per fare due passi e fermarsi davanti ai tavolini di qualche sedicente mago per farsi leggere le mani, sperando magari in qualche buona novella o discutibile predizione.
di Enzo Di Monte