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Schiava. Un vigneto sperimentale di Erste+Neue

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Da qualche anno mesa da parte a favore degli internazionali, oggi, la Schiava, vitigno tipico altoatesino, sta ritrovando nuovo interesse. Il vigneto sperimentale di Erste+Neue, nato da una selezione da vecchie vigne

La Schiava, Vernatsch in tedesco, è un vitigno tipico dell’Alto Adige e la sua diffusione si estende per oltre 1.500 ettari sul territorio. La Schiava da vita a un vino leggero, a basso contenuto tannico, con un colore che va dal rosso rubino chiaro, al rosso rubino intenso; ha un sapore tenue e fruttato, con un leggero sentore di mandorle amare. Si adatta bene a tavola con affettati, carni bianche, formaggi dolci ed è anche adatto al fuori pasto.
 
Questo vitigno è uno di quelli che sta maggiormente a cuore alla Cantina Erste+Neue di Caldaro (Bolzano). Proprio per questo, Gerhard Sanin, enologo di Erste+Neue, in collaborazione con l’agronomo Federico Curtaz, ha avviato un progetto sperimentale per recuperare e riprodurre vecchie piante di Schiava. «Da alcuni anni, stiamo osservando sul territorio la presenza di vecchi vigneti caratterizzati da una modesta produzione e grappoli non troppo grandi», ha detto Gerhard Sanin. «Si tratta di piante di 80 e anche 100 anni che danno vita a vini di un colore più intenso, maggiori tannini e un buon bouquet». Dalla selezione di 70 ceppi con queste caratteristiche, Sanin ha realizzato un vigneto con 4 mila viti innestate su una tipologia di portainnesto oggi non più utilizzata, in grado di garantire maggior longevità. Dal prossimo anno verranno realizzate microvinificazioni per comparare le resa di queste vecchie piante con quelle degli impianti moderni e valutare una selezione massale per la loro riproduzione.
  Per anni la Schiava, che si trova benissimo sulle sponde del lago di Caldaro, è stata messa da parte a favore delle varietà internazionali. Oggi, invece, torna attuale la sua leggerezza, il profumo gradevolmente fresco, i tannini morbidi, come ci ha spiegato Andrea Carpi, direttore di Erste+Neue: «Stiamo assistendo a una rinnovata attenzione sul Kalterersee, sui vini del lago di Caldaro, e ci sono trend di crescita sia in Italia, sia all’estero, soprattutto negli Stati Uniti dove sta suscitando grande curiosità».

La Erste+Neue è, da più di 100 anni, un pezzo di storia dell'economia vitivinicola di Caldaro. Con la fusione, nell'anno 1986, della Prima Cantina Sociale di Caldaro “Erste” con la Nuova Cantina Sociale di Caldaro “Neue” (fondate rispettivamente nel 1900 e nel 1925) è nata una delle cantine più prestigiose e tradizionali dell'Alto Adige. Il nome Erste+Neue riassume perfettamente la simbiosi tra tradizione e innovazione: un pezzo di storia in ogni bottiglia.
 
di Elena Caccia

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