Palermo, Cefal� e Monreale, patrimonio Unesco
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La Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale sono Patrimonio dell’Umanità. La Sicilia incassa altri tre riconoscimenti da parte dell’Unesco che stila la sua lista di annuale di World Heritage List, luoghi caratterizzati dai valori dell’universalità, dell’unicità e dell’insostituibilità e diventa così la regione italiana con il maggior numero di siti Unesco
La Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale sono Patrimonio dell’Umanità. La Sicilia incassa altri tre riconoscimenti da parte dell’Unesco che stila la sua lista di annuale di World Heritage List, luoghi caratterizzati dai valori dell’universalità, dell’unicità e dell’insostituibilità e diventa così la regione italiana con il maggior numero di siti Unesco.
Palermo, Cefalù e Monreale si aggiungono ad altre presenza già sancite dall’Unesco in passato sull’isola: Piazza Armerina, Agrigento, le isole Eolie, la val di Noto, Siracusa e Pantelica e l’Etna. I sette monumenti di Palermo degni di nota sarebbero: Palazzo Reale con la Cappella Palatina, le chiese di San Giovanni degli Eremiti e quella della Martorana, la chiesa di San Cataldo, la Cattedrale, il palazzo della Zisa e il ponte dell’Ammiraglio.
di Elena Caccia
La Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale sono Patrimonio dell’Umanità. La Sicilia incassa altri tre riconoscimenti da parte dell’Unesco che stila la sua lista di annuale di World Heritage List, luoghi caratterizzati dai valori dell’universalità, dell’unicità e dell’insostituibilità e diventa così la regione italiana con il maggior numero di siti Unesco.
Palermo, Cefalù e Monreale si aggiungono ad altre presenza già sancite dall’Unesco in passato sull’isola: Piazza Armerina, Agrigento, le isole Eolie, la val di Noto, Siracusa e Pantelica e l’Etna. I sette monumenti di Palermo degni di nota sarebbero: Palazzo Reale con la Cappella Palatina, le chiese di San Giovanni degli Eremiti e quella della Martorana, la chiesa di San Cataldo, la Cattedrale, il palazzo della Zisa e il ponte dell’Ammiraglio.
di Elena Caccia