Martin Foradori Hofst�tter e la sua lotta per il Riesling
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Con l'annata 2014 Martin Foradori Hofstätter vede realizzato un sogno: fare Riesling e farlo in Mosella, la terra più vocata al mondo per questo grande bianco. Grazie alla collaborazione con Nik Weis, proprietario della Weingut St.Urbans-Hof, finalmente il Rieling avrà filosofia italiana e terroir tedesco
Martin Foradori Hofstätter è un uomo con una grande passione: il Riesling, vitigno bianco tra i più nobili al mondo. Da altoatesino com’è era abituato ad avere dei buoni Riesling sul territorio, ma voleva di più, voleva il meglio. Così, nel marzo del 2014 ha ufficializzato un accordo con Nik Weis, proprietario della Weingut St.Urbans-Hof, entrando come nuovi soci nella Weingut Dr.Fischer – Bocksteinhof.
Siamo naturalmente in Mosella, in Germania, la terra del Riesling per eccellenza, 9 mila ettari complessivi con pendenze dei terreni che arrivano fino a 60 gradi ed escursioni termiche fortissime anche in piena estate, capaci di regalare vini strepitosi. Insieme i due hanno dato vita a un progetto vitivinicolo per valorizzare il vitigno principe.
L’annata 2014 del Riesling Dr.Fischer è una una svolta importante per la cantina altoatesina Hofstätter. Il Riesling, da questo momento, non è più un vino d’importazione, ma un vino fatto in Germania da un produttore italiano e, quindi, con una filosofia personale. «La cultura del Riesling in Italia è ancora agli inizi e anno per anno il numero di estimatori di questo splendido vitigno è in crescita. Puntiamo molto sul Riesling Trocken, poiché questa tipologia è molto vicina al palato italiano, mantenendo però sempre la tipicità del Riesling d’Oltralpe», ha spiegato Martin Foradori Hofstätter. Il Riesling Trocken nasce da vigneti in proprietà, siti nel paese di Ockfen e sui ripidi pendii sopra la vicina cittadina di Saarburg. Il vino viene prodotto dalla prima selezione di uve di questi vigneti, da grappoli maturi ma non sovramaturi. Questi ultimi, spesso intaccati dalla botrite nobile, vengono vendemmiati in un secondo tempo e sono destinati per le selezioni con residuo zuccherino. Attendiamo le prime bottiglie.
di Elena Caccia
Martin Foradori Hofstätter è un uomo con una grande passione: il Riesling, vitigno bianco tra i più nobili al mondo. Da altoatesino com’è era abituato ad avere dei buoni Riesling sul territorio, ma voleva di più, voleva il meglio. Così, nel marzo del 2014 ha ufficializzato un accordo con Nik Weis, proprietario della Weingut St.Urbans-Hof, entrando come nuovi soci nella Weingut Dr.Fischer – Bocksteinhof.
Siamo naturalmente in Mosella, in Germania, la terra del Riesling per eccellenza, 9 mila ettari complessivi con pendenze dei terreni che arrivano fino a 60 gradi ed escursioni termiche fortissime anche in piena estate, capaci di regalare vini strepitosi. Insieme i due hanno dato vita a un progetto vitivinicolo per valorizzare il vitigno principe.
L’annata 2014 del Riesling Dr.Fischer è una una svolta importante per la cantina altoatesina Hofstätter. Il Riesling, da questo momento, non è più un vino d’importazione, ma un vino fatto in Germania da un produttore italiano e, quindi, con una filosofia personale. «La cultura del Riesling in Italia è ancora agli inizi e anno per anno il numero di estimatori di questo splendido vitigno è in crescita. Puntiamo molto sul Riesling Trocken, poiché questa tipologia è molto vicina al palato italiano, mantenendo però sempre la tipicità del Riesling d’Oltralpe», ha spiegato Martin Foradori Hofstätter. Il Riesling Trocken nasce da vigneti in proprietà, siti nel paese di Ockfen e sui ripidi pendii sopra la vicina cittadina di Saarburg. Il vino viene prodotto dalla prima selezione di uve di questi vigneti, da grappoli maturi ma non sovramaturi. Questi ultimi, spesso intaccati dalla botrite nobile, vengono vendemmiati in un secondo tempo e sono destinati per le selezioni con residuo zuccherino. Attendiamo le prime bottiglie.
di Elena Caccia