I sette itinerari enogastronomici da non perdere nel 2013
Preferiti
Condividi
Una delle autrici del portale americano Huffington Post ha scelto le più belle località enogastronomiche al mondo. Tra queste, Palermo
Viaggio, cultura, buon cibo. Ecco gli itinerari enogastronomici consigliati nel 2013 da Elyse Pasquale del portale Huffington Post. Secondo l'autrice, tra le mete migliori al mondo c'è anche l'Italia e, in particolare, la Sicilia, Palermo. Scrive la Pasquale: "Questa è la città dove si mangiano i dolci a colazione, granite alla mandorla, al caffé o al limone, servite con brioche appena sfornate. La storia culinaria della Sicilia è riflessa nella sua cucina con le sue influenze italiane, greche e nord africane. Imbattetevi nelle bancarelle di gastronomia per assaporare gli autentici arancini, le panelle, le frittelle di ceci. I gastronomi avventurosi dovrebbero provare il classico street food, cibo di strada di Palermo: pani ca meusa [pane con la milza, ndr.]. I ristoranti di Palermo propongono pesce appena pescato: pezzi di pesce spada crudo, bistecche di tonno e spaghetti con i ricci. Completate ogni pasto con i cannoli siciliani". Così Elyse Pasquale descrive Palermo per proporre la città italiana tra gli itinerari enogastronomici più belli nel mondo.
Nella top seven delle mete da non perdere nel 2013 ci sono altre interessanti località. San Sebastian, nel Nord della Spagna, la città "con più stelle Michelin pro capite di qualsiasi altro posto sulla Terra", di cui sono consigliate le tapas basche, ovvero acciughe, foie gras, guance di manzo, sanguinaccio; Osaka, che la Pasquale definisce "la capitale culinaria del Giappone"; Lima, in Perù, la rivelazione gastronomica degli ultimi anni; Kiev, capitale dell'Ucraina, dove gustare insalata di barbabietole e aringhe, involtini di cavolo, carne e i famosi varanyky, ravioli ripieni bolliti o fritti; la città coloniale di Antigua in Guatemala, dove trovare ricette antiche di migliaia di anni; Tbilisi, in Georgia, una delle destinazioni più affascinanti tra gli itinerari enogastronomici nel mondo.
Pronti per il 2013? Quale itinerario preferite?
di Carlotta Mariani
Fonte: huffingtonpost.com
Viaggio, cultura, buon cibo. Ecco gli itinerari enogastronomici consigliati nel 2013 da Elyse Pasquale del portale Huffington Post. Secondo l'autrice, tra le mete migliori al mondo c'è anche l'Italia e, in particolare, la Sicilia, Palermo. Scrive la Pasquale: "Questa è la città dove si mangiano i dolci a colazione, granite alla mandorla, al caffé o al limone, servite con brioche appena sfornate. La storia culinaria della Sicilia è riflessa nella sua cucina con le sue influenze italiane, greche e nord africane. Imbattetevi nelle bancarelle di gastronomia per assaporare gli autentici arancini, le panelle, le frittelle di ceci. I gastronomi avventurosi dovrebbero provare il classico street food, cibo di strada di Palermo: pani ca meusa [pane con la milza, ndr.]. I ristoranti di Palermo propongono pesce appena pescato: pezzi di pesce spada crudo, bistecche di tonno e spaghetti con i ricci. Completate ogni pasto con i cannoli siciliani". Così Elyse Pasquale descrive Palermo per proporre la città italiana tra gli itinerari enogastronomici più belli nel mondo.
Nella top seven delle mete da non perdere nel 2013 ci sono altre interessanti località. San Sebastian, nel Nord della Spagna, la città "con più stelle Michelin pro capite di qualsiasi altro posto sulla Terra", di cui sono consigliate le tapas basche, ovvero acciughe, foie gras, guance di manzo, sanguinaccio; Osaka, che la Pasquale definisce "la capitale culinaria del Giappone"; Lima, in Perù, la rivelazione gastronomica degli ultimi anni; Kiev, capitale dell'Ucraina, dove gustare insalata di barbabietole e aringhe, involtini di cavolo, carne e i famosi varanyky, ravioli ripieni bolliti o fritti; la città coloniale di Antigua in Guatemala, dove trovare ricette antiche di migliaia di anni; Tbilisi, in Georgia, una delle destinazioni più affascinanti tra gli itinerari enogastronomici nel mondo.
Pronti per il 2013? Quale itinerario preferite?
di Carlotta Mariani
Fonte: huffingtonpost.com