Dan Aykroyd a Milano per la vodka
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Dan Aykroyd, a Milano per presentare una vodka contenuta in una bottiglia a forma di teschio, si è concesso alla stampa per una breve intervista: ecco cosa ci ha raccontato
Può succedere, in un lunedì pomeriggio come tanti, di passeggiare per Milano e incontrare gruppi di acchiappafantasmi armati di tutto punto. Dopo un’occhiata data al calendario per controllare che non sia carnevale, l’illuminazione: Dan Aykroyd è in città!
L’occasione del suo arrivo in Italia è degna della fama che lo precede. L’attore, infatti, è sbarcato nel nostro Paese per promuovere la sua Crystal Head Vodka (distribuita in Italia dalla Distilleria Francoli di Ghemme), un distillato contenuto in una bottiglia a forma di teschio, ispirato all'antica leggenda dei tredici crani di quarzo dispersi per il pianeta, pronti a offrire la conoscenza assoluta a chi riesca a riunirli. Il mistero, tuttavia, non finisce qui. Quando c’è di mezzo il ghostbuster più famoso del mondo, d’altronde, nulla è semplice come potrebbe sembrare.
Ospite del temporary store It’s 30 di via Manzoni, l’attore Dan Aykroyd - accompagnato dalla sua numerosa troupe - si è gentilmente concesso alla stampa per una breve intervista. La sua vivacità, però, ha lasciato poco spazio alle domande dei giornalisti che si sono più che altro limitati ad ascoltare la sua avvincente descrizione del prodotto. In uno scenario quasi spettrale, Dan Aykroyd, circondato da teschi di cristallo, ha intrattenuto il pubblico improvvisando un piccolo show dal vivo in cui ha dato libero sfogo alla sua esplosiva personalità e alla sua travolgente allegria.
L'ex Blues brother, in particolare, si è mostrato entusiasta per il premio che la sua vodka si è guadagnata a Mosca: la capitale degli alcolici. La fierezza per aver raggiunto questo traguardo è così tanta, che l’attore non ha esitato ad ammettere di considerare questo riconoscimento addirittura più importante della vincita di un Oscar. Se i più maligni potrebbero dubitare della sua sincerità, chi ha visto l’entusiasmo con cui Aykroyd mostrava il teschio di cristallo agli obiettivi dei fotografi, non può che credere alla sua buona fede.
Perché la scelta di una forma tanto particolare per la bottiglia? Apparatemente non c'è niente che abbia a che fare con la trama del film che l’ha reso famoso in tutto il mondo. La risposta, a sorpresa, sembra riguardare qualcosa di più mistico. Il vetro, ha spiegato l'artista, rappresenta la purezza poiché è trasparente e consente di vedere tutto ciò che sta al suo interno. Allo stesso modo – ha continuato – “la testa, e quindi il teschio, lascia metaforicamente intravedere la personalità di una persona, la sua anima”. Insomma, Dan Aykroyd non sembra aver abbandonato quello spirito che, nel celebre film “The Blues Brothers”, faceva dire al suo personaggio di essere “in azione per conto dello Spirito Santo”.
Con l’esuberanza che lo contraddistingue, infine, l’attore ha immaginato quale potrebbe essere la situazione perfetta per degustare questa speciale vodka, ricavata da una particolare tipologia di mais: "L’ideale sarebbe tornare indietro nel tempo, arrivare nel 1955, e degustare un Martini preparato nel modo più tradizionale possibile, con qualche oliva e, ovviamente, la Crystal Head Vodka.
Il tempo passa veloce e anche quello per l’intervista finisce prima di avere la possibilità di chiedere a Dan Aykroyd i suoi progetti per il futuro. Vista la bottiglia a forma di teschio, però, si può azzardare un’ipotesi: che si stia preparando a interpretare la scena madre dell’Amleto di Shakespeare?
di Serena Cirini
Può succedere, in un lunedì pomeriggio come tanti, di passeggiare per Milano e incontrare gruppi di acchiappafantasmi armati di tutto punto. Dopo un’occhiata data al calendario per controllare che non sia carnevale, l’illuminazione: Dan Aykroyd è in città!
L’occasione del suo arrivo in Italia è degna della fama che lo precede. L’attore, infatti, è sbarcato nel nostro Paese per promuovere la sua Crystal Head Vodka (distribuita in Italia dalla Distilleria Francoli di Ghemme), un distillato contenuto in una bottiglia a forma di teschio, ispirato all'antica leggenda dei tredici crani di quarzo dispersi per il pianeta, pronti a offrire la conoscenza assoluta a chi riesca a riunirli. Il mistero, tuttavia, non finisce qui. Quando c’è di mezzo il ghostbuster più famoso del mondo, d’altronde, nulla è semplice come potrebbe sembrare.
Ospite del temporary store It’s 30 di via Manzoni, l’attore Dan Aykroyd - accompagnato dalla sua numerosa troupe - si è gentilmente concesso alla stampa per una breve intervista. La sua vivacità, però, ha lasciato poco spazio alle domande dei giornalisti che si sono più che altro limitati ad ascoltare la sua avvincente descrizione del prodotto. In uno scenario quasi spettrale, Dan Aykroyd, circondato da teschi di cristallo, ha intrattenuto il pubblico improvvisando un piccolo show dal vivo in cui ha dato libero sfogo alla sua esplosiva personalità e alla sua travolgente allegria.
L'ex Blues brother, in particolare, si è mostrato entusiasta per il premio che la sua vodka si è guadagnata a Mosca: la capitale degli alcolici. La fierezza per aver raggiunto questo traguardo è così tanta, che l’attore non ha esitato ad ammettere di considerare questo riconoscimento addirittura più importante della vincita di un Oscar. Se i più maligni potrebbero dubitare della sua sincerità, chi ha visto l’entusiasmo con cui Aykroyd mostrava il teschio di cristallo agli obiettivi dei fotografi, non può che credere alla sua buona fede.
Perché la scelta di una forma tanto particolare per la bottiglia? Apparatemente non c'è niente che abbia a che fare con la trama del film che l’ha reso famoso in tutto il mondo. La risposta, a sorpresa, sembra riguardare qualcosa di più mistico. Il vetro, ha spiegato l'artista, rappresenta la purezza poiché è trasparente e consente di vedere tutto ciò che sta al suo interno. Allo stesso modo – ha continuato – “la testa, e quindi il teschio, lascia metaforicamente intravedere la personalità di una persona, la sua anima”. Insomma, Dan Aykroyd non sembra aver abbandonato quello spirito che, nel celebre film “The Blues Brothers”, faceva dire al suo personaggio di essere “in azione per conto dello Spirito Santo”.
Con l’esuberanza che lo contraddistingue, infine, l’attore ha immaginato quale potrebbe essere la situazione perfetta per degustare questa speciale vodka, ricavata da una particolare tipologia di mais: "L’ideale sarebbe tornare indietro nel tempo, arrivare nel 1955, e degustare un Martini preparato nel modo più tradizionale possibile, con qualche oliva e, ovviamente, la Crystal Head Vodka.
Il tempo passa veloce e anche quello per l’intervista finisce prima di avere la possibilità di chiedere a Dan Aykroyd i suoi progetti per il futuro. Vista la bottiglia a forma di teschio, però, si può azzardare un’ipotesi: che si stia preparando a interpretare la scena madre dell’Amleto di Shakespeare?
di Serena Cirini