Chef Pablo Buzzo protagonista della Settimana della Patagonia a Milano
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Lo chef sarà al ristorante Don Juan di Milano per presentare i piatti e i prodotti tipici della sua terra, nel profondo sud dell'Argentina e del Sud America
Ti accoglie con un sorriso, le Converse ai piedi, sempre pronto a chiederti “Come stai?”. Lo chef argentino Pablo Buzzo è così, semplice, spontaneo, come la sua terra, la Patagonia, che racconta nei suoi piatti al ristorante Experiencia Del Fin del Mundo di Buenos Aires e a Milano, al ristorante Don Juan, fino al 18 novembre per la Settimana della Patagonia.
“Agnello, ma anche funghi, trota, lepre, pinoli, frutti rossi, cioccolato”, queste sono le specialità culinarie della Patagonia, racconta lo chef Buzzo che aggiunge: “In Argentina c’è una forte influenza italiana in cucina anche se sono piatti diversi da quelli che si mangiano in Italia”. Altra specialità dell’Argentina e, in particolare, della terra selvaggia in cui è cresciuto Pablo Buzzo, è il vino: “In Argentina ci sono 1400 cantine e negli ultimi anni siamo riusciti a produrre vini di qualità, vincitori di importanti premi internazionali”.
La cucina in Patagonia è tradizionale ed è questa che ripropone lo chef Buzzo: “Io lavoro sulle tecniche e sulle cotture, ma le ricette sono quelle classiche”. Al ristorante Don Juan di Milano, durante la Settimana della Patagonia potrete quindi trovare empanada (una specie di panzerotto) ripiena di trota patagonica, entrecot di manzo alla griglia con funghi caldi, rotolo di agnello con patate arrosto e lenticchie rosse, sfoglia croccante ripiena di dulce de leche con frutti rossi. Altra particolarità è che al ristorante di Pablo Buzzo, Experiencia Del Fin del Mundo, a Buenos Aires, le materie prime vengono tutte dalla Patagonia. “Voglio servire una vera esperienza patagonica – spiega lo chef – ed è proprio questo la “Experiencia Del Fin del Mundo”, l’esperienza della fine del mondo: riuscire a portare tutti i prodotti a Buenos Aires. Per portare un capretto, per esempio, ci vuole una settimana”.
Lo chef Pablo Buzzo può essere definito “figlio d’arte”: la nonna e la madre erano cuoche, “ma io ho iniziato a cucinare quando sono andato a vivere da solo a Buenos Aires. Poi ho fatto un corso amatoriale, da lì mi hanno offerto di andare a lavorare in un ristorante e così è iniziato tutto”. Oggi Pablo Buzzo è il più rappresentativo chef della cucina patagonica, che racconta, non solo a Buenos Aires, ma che presto porterà anche nei principali aeroporti dell’Argentina e del Brasile. “Questo è uno dei miei tanti progetti per il futuro – dice lo chef – sto anche cercando di portare nella capitale giovani chef di piccole realtà della Patagonia, spesso isolate e lontane fra loro, e fare insieme una specie di associazione che ci aiuti a crescere e a farci conoscere”. Nonostante l’Argentina stia affrontando una difficile crisi economica, si leggono determinazione e ottimismo nelle parole e negli obiettivi dello chef. E aggiunge: “Negli ultimi 10 anni è stato difficile per noi chef trovare materie prime fuori dal nostro Paese. Prima importavamo, per esempio dall’Italia, il sale, lo zafferano, l’olio, l’aceto,… Ora dobbiamo produrlo noi ma questo ha portato alla crescita dei piccoli produttori locali e a un miglioramento della qualità dei loro prodotti”.
Se non potete volare a Buenos Aires, potete comunque assaggiare i piatti dello chef Pablo Buzzo e vini dell'azienda Bodega del Fin del Mundo al ristorante Don Juan di Milano dove, fino al 18 novembre, si celebra la Settimana della Patagonia, con il patrocinio del consolato argentino.
I vini argentini della Bodega del Fin del Mundo sono distribuiti in Italia e al ristorante Don Juan da Vie dell'abbondanza www.viadellabbondanza.com
www.ristorantedonjuan.com
di Carlotta Mariani
Ti accoglie con un sorriso, le Converse ai piedi, sempre pronto a chiederti “Come stai?”. Lo chef argentino Pablo Buzzo è così, semplice, spontaneo, come la sua terra, la Patagonia, che racconta nei suoi piatti al ristorante Experiencia Del Fin del Mundo di Buenos Aires e a Milano, al ristorante Don Juan, fino al 18 novembre per la Settimana della Patagonia.
“Agnello, ma anche funghi, trota, lepre, pinoli, frutti rossi, cioccolato”, queste sono le specialità culinarie della Patagonia, racconta lo chef Buzzo che aggiunge: “In Argentina c’è una forte influenza italiana in cucina anche se sono piatti diversi da quelli che si mangiano in Italia”. Altra specialità dell’Argentina e, in particolare, della terra selvaggia in cui è cresciuto Pablo Buzzo, è il vino: “In Argentina ci sono 1400 cantine e negli ultimi anni siamo riusciti a produrre vini di qualità, vincitori di importanti premi internazionali”.
La cucina in Patagonia è tradizionale ed è questa che ripropone lo chef Buzzo: “Io lavoro sulle tecniche e sulle cotture, ma le ricette sono quelle classiche”. Al ristorante Don Juan di Milano, durante la Settimana della Patagonia potrete quindi trovare empanada (una specie di panzerotto) ripiena di trota patagonica, entrecot di manzo alla griglia con funghi caldi, rotolo di agnello con patate arrosto e lenticchie rosse, sfoglia croccante ripiena di dulce de leche con frutti rossi. Altra particolarità è che al ristorante di Pablo Buzzo, Experiencia Del Fin del Mundo, a Buenos Aires, le materie prime vengono tutte dalla Patagonia. “Voglio servire una vera esperienza patagonica – spiega lo chef – ed è proprio questo la “Experiencia Del Fin del Mundo”, l’esperienza della fine del mondo: riuscire a portare tutti i prodotti a Buenos Aires. Per portare un capretto, per esempio, ci vuole una settimana”.
Lo chef Pablo Buzzo può essere definito “figlio d’arte”: la nonna e la madre erano cuoche, “ma io ho iniziato a cucinare quando sono andato a vivere da solo a Buenos Aires. Poi ho fatto un corso amatoriale, da lì mi hanno offerto di andare a lavorare in un ristorante e così è iniziato tutto”. Oggi Pablo Buzzo è il più rappresentativo chef della cucina patagonica, che racconta, non solo a Buenos Aires, ma che presto porterà anche nei principali aeroporti dell’Argentina e del Brasile. “Questo è uno dei miei tanti progetti per il futuro – dice lo chef – sto anche cercando di portare nella capitale giovani chef di piccole realtà della Patagonia, spesso isolate e lontane fra loro, e fare insieme una specie di associazione che ci aiuti a crescere e a farci conoscere”. Nonostante l’Argentina stia affrontando una difficile crisi economica, si leggono determinazione e ottimismo nelle parole e negli obiettivi dello chef. E aggiunge: “Negli ultimi 10 anni è stato difficile per noi chef trovare materie prime fuori dal nostro Paese. Prima importavamo, per esempio dall’Italia, il sale, lo zafferano, l’olio, l’aceto,… Ora dobbiamo produrlo noi ma questo ha portato alla crescita dei piccoli produttori locali e a un miglioramento della qualità dei loro prodotti”.
Se non potete volare a Buenos Aires, potete comunque assaggiare i piatti dello chef Pablo Buzzo e vini dell'azienda Bodega del Fin del Mundo al ristorante Don Juan di Milano dove, fino al 18 novembre, si celebra la Settimana della Patagonia, con il patrocinio del consolato argentino.
I vini argentini della Bodega del Fin del Mundo sono distribuiti in Italia e al ristorante Don Juan da Vie dell'abbondanza www.viadellabbondanza.com
www.ristorantedonjuan.com
di Carlotta Mariani