Andrea Galanti, primo Master Sommelier del Soave
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Fiorentino, 31 anni, titolare di una gastronomia-enoteca ha conquistato i titolo di Master del Soave. L’obiettivo è valorizzare il vitigno e diffonderne la conoscenza. Nell’intervista che gli abbiamo fatto, ci ha suggerito l’assaggio dell’annata 2010, a parer suo, eccezionale
Andrea Galanti, 31 anni, sommelier e titolare dell’omonima gastronomia-enoteca a Firenze, lo scorso 7 settembre ha conquistato il titolo di Soave Master, un concorso ideato da Ais Veneto per promuovere il bianco veronese per eccellenza. Il Soave è un vitigno autoctono che nasce nella provincia di Verona, su un territorio prevalentemente vulcanico. «Sono particolarmente legato a Verona perché ho vissuto nella città scaligera per qualche tempo e, inoltre, amo la storia del Soave», ha raccontato Andrea Galanti a Saporie.com, continuando «Credo che sia uno dei bianchi italiani più importanti; non è mai banale, ha note fruttate e minerali interessanti e la vena minerale non è mai invadente». Gli chiediamo quale annata, tra le ultime, sarebbe interessante degustare e Galanti suggerisce la 2010: «È eccellente, un’annata da cinque stelle».
Sul podio si sono posizionati altri due toscani: Massimo Tortora di Livorno, con l’argento e Simone Vergamini di Lucca con una medaglia di bronzo. «Il podio dimostra come il Soave sia in grado di farsi apprezzare sia dal pubblico, sia dai tecnici per la sua grande adattabilità», ha dichiarato Antonello Maietta, presidente nazionale dell’Associazione italiana sommelier. Ma quale sarà il compito di Andrea Galanti, il nuovo ambasciatore del Soave? «Il Soave è un vino per tutte le occasioni e questo dovrebbe essere dimostrato anche dalle attività che svolgerà sui territori italiani il nostro ambasciatore», ha detto Aldo Lorenzoni, direttore del Consorzio.
di Elena Caccia
Andrea Galanti, 31 anni, sommelier e titolare dell’omonima gastronomia-enoteca a Firenze, lo scorso 7 settembre ha conquistato il titolo di Soave Master, un concorso ideato da Ais Veneto per promuovere il bianco veronese per eccellenza. Il Soave è un vitigno autoctono che nasce nella provincia di Verona, su un territorio prevalentemente vulcanico. «Sono particolarmente legato a Verona perché ho vissuto nella città scaligera per qualche tempo e, inoltre, amo la storia del Soave», ha raccontato Andrea Galanti a Saporie.com, continuando «Credo che sia uno dei bianchi italiani più importanti; non è mai banale, ha note fruttate e minerali interessanti e la vena minerale non è mai invadente». Gli chiediamo quale annata, tra le ultime, sarebbe interessante degustare e Galanti suggerisce la 2010: «È eccellente, un’annata da cinque stelle».
Sul podio si sono posizionati altri due toscani: Massimo Tortora di Livorno, con l’argento e Simone Vergamini di Lucca con una medaglia di bronzo. «Il podio dimostra come il Soave sia in grado di farsi apprezzare sia dal pubblico, sia dai tecnici per la sua grande adattabilità», ha dichiarato Antonello Maietta, presidente nazionale dell’Associazione italiana sommelier. Ma quale sarà il compito di Andrea Galanti, il nuovo ambasciatore del Soave? «Il Soave è un vino per tutte le occasioni e questo dovrebbe essere dimostrato anche dalle attività che svolgerà sui territori italiani il nostro ambasciatore», ha detto Aldo Lorenzoni, direttore del Consorzio.
di Elena Caccia